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Tra le righe libri

Andrea De Vita un liberale. L'impegno civile

Andrea De Vita un liberale. L'impegno civile

Libro: Libro in brossura

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2016

pagine: 162

Rileggere i discorsi, gli articoli, gli interventi dell’avvocato Andrea De Vita aiuta oggi a capire la vera sintesi dell’impegno politico e civile al termine della Seconda guerra mondiale. Lezione di vita e di passione, ma anche e sopratutto spunti di riflessione per la politica attuale. “Ricordino i beati possidenti-scrivere De Vita nel 1945-che il voler possedere tutto non è possibile, quando i più sono privi del necessario; che le rivoluzioni sono provocate dai gretti conservatori; ed è savio consiglio dare oggi spontaneamente ciò che può essere preso domani coattivamente. E non dimentichino i diseredati dalla fortuna che non con i capovolgimenti improvvisi, ma con il lavoro e con il risparmio possono modificare la loro condizione. Ciò che non viene guadagnato col sudore della fronte non rimane nelle tasche: la farina del diavolo se ne va in crusca”. Brano tratto dall'articolo dal titolo “Il governo modello secondo gli antichi” di Andrea De Vita uscito sulla Gazzetta del Serchio numero 35 (anno II) 11-12 marzo 1945.
14,00

Iena. Diario di un partigiano dietro la Linea Gotica in Garfagnana (1944-1945)

Iena. Diario di un partigiano dietro la Linea Gotica in Garfagnana (1944-1945)

Giuseppe Lazzarini

Libro: Libro in brossura

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 176

La Resistenza in Garfagnana è stata negli ultimi anni studiata, cercando di capirne le dinamiche, le azioni e l'impatto che questa ha avuto sull'andamento del conflitto. Diverse centinaia furono i giovani che salirono "all'alpe" formando piccole formazioni e bande partigiane. Tra queste le maggiori furono il Gruppo Valanga e la 1° brigata della divisione "Garibaldi Lunense". Questo libro nasce intorno al diario di un ragazzo di 19 anni, Giuseppe Lazzarini "Iena", che nel 1944 scelse di "fare" il partigiano entrando nel battaglione "Marco", passando poi in uno degli altri tre (dallo scritto non si comprende se il 2°, 3° o 4°), partecipando all'attacco delle Rocchette di fine novembre e al successivo sbandamento della formazione. Ma mentre molti dei suoi compagni scelsero di passare il fronte, lui con pochi altri rimase in Garfagnana. Iniziò un periodo di tormenti e sacrifici. Il libro è introdotto dal saggio "I piccoli maestri. Un ritratto del movimento partigiano italiano" di Andrea Giannasi.
14,00

I ribelli della montagna jugoslava. Storia della divisione italiana partigiana «Garibaldi» 1943-1945

I ribelli della montagna jugoslava. Storia della divisione italiana partigiana «Garibaldi» 1943-1945

Francesco Filiali

Libro: Libro in brossura

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 140

La Divisione "Garibaldi", che ha operato in Jugoslavia dalla fine del 1943, fu vittima di un fatto inaudito: l'abbandono da parte del governo di Badoglio e del Re di interi reparti dell'Esercito in territorio occupato dal nemico. Per questo resistere, per quei corpi dell'Esercito, era condizione di vita. Ma resistere a chi? All'Esercito tedesco che dopo l'8 settembre 1943 aveva occupato l'Italia ormai da ex-alleato; oppure resistere ai partigiani jugoslavi che avevano conosciuto l'occupazione italiana in certi casi con la medesima ferocia dell'occupante tedesco? Fino al 2 dicembre la confusione contribuisce all'esposizione delle truppe italiane agli attacchi sia del vecchio, sia del possibile nuovo alleato. La riorganizzazione è una necessità, il dovere degli ufficiali, verso i quali si voltano gli uomini abbandonati, esposti all'incombente inverno, è di non lasciarli in piccoli gruppi contro il nemico. Necessario dunque ricostituire un corpo militare in grado di difendere se stesso e soprattutto di trovare una nuova ragione per combattere. Scelsero così questi uomini di farlo a fianco di chi lottava il nemico comune: il nazifascismo.
14,00

Il pratofiorito. La mia famiglia due secoli di storia

Il pratofiorito. La mia famiglia due secoli di storia

Libro: Libro rilegato

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 236

È difficile e forse impossibile dire quando e come ebbe origine la prima famiglia Giannini di S. Cassiano di Controni. L'antenato più antico rintracciato fu un certo Iacopo, il quale visse in detto paese al tempo in cui Cristoforo Colombo scopriva l'America. I colossali castagni delle selve vicine a casa, uno dei quali tanto grosso che cinque persone riescono appena ad abbracciarne il fusto, furono piantati forse da lui. Pare che gli antenati provenissero da Celle, la Villa più alta. E si troverebbero conferme in alcune ricevute rilasciate verso la metà del 1600 a Agostino Giannini di Celle, che probabilmente abitava nella primitiva casa paterna. Se ciò fosse vero, la casa originaria della famiglia sarebbe andata distrutta, perché Celle e Cerro, due altre ville che appartenevano a S. Cassiano, furono insieme travolte da una frana, nel 1784. Se gli antenati provenivano da Celle, si deve a loro, verso la fine del 1700, la costruzione dell'attuale casa a Cocolaio. A partire da questo periodo si è riusciti a ricostruire tutta la storia della famiglia, e risulta che il Sere Mariano ebbe un unico figlio di nome Giuseppe il quale sposò una vedova di Palleggio, la nonna Eufemia Lucchesi.
14,00

Il romanzo autobiografico. «La bambina» di Francesca Duranti

Il romanzo autobiografico. «La bambina» di Francesca Duranti

Anna L. Del Carlo

Libro: Libro rilegato

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 138

Questo saggio mostra come sia possibile l'identificazione del romanzo autobiografico come Bene Culturale, muovendo da un'analisi che non va a discordare con il concetto di bene così come è definito dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, ma che affianca ad esso un'altra considerazione, quella che estende il valore di Bene Culturale anche a quei beni che non sono giuridicamente e universalmente riconosciuti tali, che ne sono però intimamente legati e fondamentali per la loro conservazione. Alla descrizione dell'autobiografia come genere letterario prima e bene culturale dopo, segue una esemplificazione di ciò che si studia attraverso l'analisi approfondita del romanzo di Francesca Duranti, "La Bambina", secondo una chiave di lettura volta a rintracciare i molti elementi culturali che possono essere considerati parte del patrimonio della nostra collettività. Lo studio, preceduto da una intervista rilasciata da Francesca Duranti, è il risultato di un lavoro di ricerca mirato a ricavare dalla narrazione i numerosi segni culturali racchiusi nel romanzo: dalla Storia della seconda guerra mondiale, all'arte di cui la villa di Gattaiola.
14,00

La grande guerra attraverso le istantanee del tenente Gustavo Weiss

La grande guerra attraverso le istantanee del tenente Gustavo Weiss

Libro: Libro rilegato

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 202

Uscito dalla Regia Accademia come Aspirante Ufficiale d'Artiglieria, nel 1915, dopo il corso accelerato di 86 giorni, Gustavo Weiss venne assegnato al Fronte della Carnia, Comando del XII Corpo d'Armata - Sezione Cartografica. Il compito dei militari della Sezione consisteva nel tenere continuamente aggiornata, in base ai dati reali sul terreno, la cartografia disponibile per i Comandi dell'artiglieria e della Fanteria sulla linea del Fronte. L'ufficiale ebbe modo di scattare numerose fotografie di trincee, batterie d'artiglieria, gruppi di prigionieri, una visita del Re Vittorio Emanuele III, alpini sulla neve in prima linea, e ancora panorami, paesi e aerofotografie. Ottantacinque scatti inediti della Grande guerra. Gustavo Weiss passò dal grado di Aspirante a quello di Sottotenente e poi Tenente nell'arco di pochi mesi: i Subalterni facevano presto a passare di grado sostituendo i predecessori feriti o caduti. Le testimonianze di guerra del Tenente Weiss si perdono poco prima dei tragici fatti di Caporetto; con lo sfondamento del Fronte della II Armata e il crollo dell'intero Fronte dell'Isonzo anche il XII Corpo d'Armata ripiegò verso l'Altopiano dei Sette Comuni.
20,00

Gli occhiali di Sara

Gli occhiali di Sara

Ciro Pinto

Libro: Libro in brossura

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 192

Siamo alla fine del 1990. Il muro di Berlino è appena crollato; la gente dell'Europa dell'Est vive con grandi aspettative il cambiamento, mentre nel resto d'Europa il benessere degli anni ottanta sembra sbriciolarsi. Enrico Fontana, romano e benestante, è figlio di un gerarca fascista, ucciso dai partigiani, e di una donna illuminata della borghesia romana, morta due anni prima. L'uomo è alla soglia dei cinquant'anni, vive di rendita e spende la sua esistenza tra piaceri e viaggi. Durante un soggiorno a Praga, incontra Elisheva Kundrova, un'anziana ebrea sopravvissuta ad Auschwitz, e Judita, la pronipote. Le due donne gli raccontano di Sara e degli orrori dell'Olocausto, rivelando pian piano una sconcertante verità che lo riguarda.
14,00

La balena ed altri cetacei

La balena ed altri cetacei

Angelo Tolomeo

Libro: Libro rilegato

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 96

La raccolta di un poeta senza poesie che fa parte de La Masnasa, gruppo letterario formatosi a Cropani negli anni zero. L'alba è di un silenzio attonito che non si può sfuocare (tu rimani nel suo alveo - per viltà) ed il giorno è una processione ingiuriosa che brucia le sue candele invano. La notte è questa venerazione incontaminata questo spargersi al mondo come il primo uomo che vide la prima donna. Il resto, tutto quello che si dice di Angelo Tolomeo, è solo un agglomerato di "blablablablabla". Vive a Trento. "La balena ed altri cetacei" è la sua opera prima.
10,00

Questi fantasmi. Il primo mistero del caso Moro

Questi fantasmi. Il primo mistero del caso Moro

Gianremo Armeni

Libro: Libro in brossura

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 292

La mattina del 16 marzo 1978, un testimone oculare si presentò agli inquirenti sostenendo di aver assistito all'intero svolgimento della strage di via Fani. Riferì una serie di dettagli, tra cui una diapositiva, esclusiva rispetto alla memoria visiva del resto dei passanti perché riprendeva l'ultimo frammento del rapimento. Quella rivelazione suscitò subito un gran clamore, e non fu mai posta in discussione perché ad autenticarla intervennero una sentenza della magistratura e le pagine di storia. In quella scena finale, secondo il racconto del teste più noto di tutto l'affaire, due centauri a bordo di una moto Honda gli esplosero contro una raffica di mitra. Questi due personaggi non furono mai individuati, al pari del mezzo a due ruote, e questa lacuna autorizzò molti osservatori a piazzare sulla motocicletta di tutto, da uomini dei servizi segreti a quelli della criminalità organizzata, tutti uniti sotto l'egida del complotto. Questa storia rappresenta il primo mistero del caso Moro. Ma le cose andarono veramente in quel modo? Ciò che il testimone vide, corrispose effettivamente a ciò che andò in onda?
16,00

La mina tedesca. Il vero romanzo di Giaime Pintor

La mina tedesca. Il vero romanzo di Giaime Pintor

Carlo Ferrucci

Libro: Copertina morbida

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 230

Nel settembre del '43, dopo la resa di Roma all'esercito di Hitler, il tenente Giaime Pintor, giovane intellettuale tra i più lucidi e brillanti della sua generazione, decide di impegnarsi a fondo per il riscatto dell'Italia dai tragici errori di Mussolini e della monarchia. Raggiunta Brindisi e scontratosi con l'immobilismo dei politici e dei militari capeggiati dal maresciallo Badoglio, egli sceglie di disertare e di portarsi a Napoli, appena liberata dagli Alleati, per contribuire alla formazione di un corpo di volontari battente bandiera italiana. Il fallimento di questo progetto non lo ferma, e Pintor accetta l'offerta degli inglesi di fargli riattraversare le linee insieme ad alcuni compagni per stabilire un collegamento con i primi gruppi partigiani. Ma la missione è molto rischiosa, e sulla strada del drappello c'è un campo minato. La storia esemplare di un prestigioso intellettuale che unendo in sé pensiero e azione, talento poetico e rigore morale, rinuncia ai suoi privilegi e sacrifica la sua vita per il riscatto dell'Italia in uno dei periodi più bui della sua storia.
15,00

Diario di guerra di un caduto sul Carso. 9 ottobre 1916

Diario di guerra di un caduto sul Carso. 9 ottobre 1916

Antonio Poli

Libro: Libro in brossura

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 100

Antonio Poli combatté sul Carso nella zona di Doberdò con l'89º Reggimento fanteria "Salerno". Un'unità che tra il maggio del 1916 e l'ottobre del 1917, venne decimata da continui attacchi per tre volte e per tre volte venne ricostituita con nuovi rincalzi. Il nostro fante, che aveva a casa tre figli, e che l'anno prima aveva perso la moglie, salì in linea a luglio partecipando ai primi duri scontri. Fu, suo malgrado, tra i protagonisti della seconda distruzione dell'89° Reggimento, cadendo il 9 ottobre del 1916. Il Poli lasciò un diario che fortunosamente venne recuperato e riconsegnato ai famigliari da un compaesano, che aveva il ruolo di barelliere. Attraverso queste pagine, scritte in trincea con un lapis color violetto, si ha modo di poter osservare la guerra attraverso gli occhi di una persona semplice, che fa il proprio dovere, affidandosi alla Madonna e alla buona sorte.
12,00

Il mastro, il sigaro e la sedia

Il mastro, il sigaro e la sedia

Beppe Calabretta

Libro: Libro in brossura

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2015

pagine: 240

A Vela, un immaginario paesino della costa jonica calabrese, nasce vive e muore Vincenzo Torrini mastro falegname. Il racconto della sua vita si coniuga con quella dei parenti più intimi e con quella dei suoi due amici, Ciccio e Pico. Decisivo è l'incontro con "mastro Andrea", che, oltre a insegnargli l'arte di lavorare il legno, lo indirizza verso la conoscenza, lo incoraggia a studiare, gli svela i misteri del sesso e dell'amore, ne stimola la formazione della coscienza civile e della responsabilità. La vicenda si sviluppa prevalentemente lungo la prima metà del '900, tra guerre, fascismo, devastazioni climatiche, carestie, recuperando, per quanto è stato possibile all'autore, usi, costumi, cultura e tradizioni. Figure chiave nella vita di Vincenzo sono quattro donne. Annina, la madre; Mariantò, la nonna; Vittoria, la zia; Marianna, la moglie. Quattro personaggi femminili che emergono come figure forti e complesse e accompagnano tutta la storia di Vincenzo.
15,00

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