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Mannarino: Il nonno racconta

La torre di San Martino Battaglia di San Martino e Solferino

La torre di San Martino Battaglia di San Martino e Solferino

Delfino Tinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Mannarino

anno edizione: 2023

pagine: 64

Sono passati oramai più di sessant'anni dal centenario di San Martino e Solferino celebrato nel 1959, ma un piccolo ricordo di quella ricorrenza rivive in questo libro, esattamente nei disegni degli scolari della classe VI elementare di Alfianello di quell'anno, in cui maestro ne fu l'autore stesso, ancora lontano, al tempo, dalla veste di "nonno". Il titolo «La torre di San Martino» è indicativo del senso di questa rievocazione che il nonno rivolge ai suoi nipoti, con netta preferenza agli aspetti bresciani di quegli avvenimenti, senza trascurarne altri che, pur significativi, non trovano rilievo nelle solite memorie: citiamo fra questi, ad esempio, il personaggio di Maria Clotilde di Savoia o il numero di 14.000 uomini rimasti fuori combattimento dopo la battaglia. Fu proprio questo numero che impressionò Henry Dunant, personaggio Svizzero casualmente presente sul campo il giorno dopo la battaglia, il quale scrisse un libro per cui i nomi di San Martino e Solferino sono passati dalla storia d'Italia a quella dell'Umanità. È noto a tutti, in proposito, che da quel libro è nata la Croce Rossa, ma non a tutti perché mai proprio quel simbolo sia stato scelto per significare la protezione universale verso i feriti di guerra e il nonno, appunto, ce lo dice. La letteratura ci ha lasciato, poi, dopo San Martino il racconto di Edmondo De Amicis: "La piccola vedetta lombarda" che l'autore qui, mentre ce lo riporta alla lettera, amerebbe intitolare: La piccola vedetta bresciana. Età di lettura: da 6 anni.
10,00

Le dieci giornate di Brescia con la treccia sul cuore

Le dieci giornate di Brescia con la treccia sul cuore

Delfino Tinelli

Libro: Copertina morbida

editore: Mannarino

anno edizione: 2022

pagine: 56

Tutti ricordiamo che a Brescia ci furono Le Dieci Giornate, e così le nominiamo quando serve, ma ben pochi saprebbero dire che cosa avvenne allora in ciascuna giornata, salvo che per la prima, poiché questa l'ha resa di conoscenza diffusa il poeta bresciano Angelo Canossi col suo famoso poemetto dialettale intitolato, appunto, L'esòrdio dè le dés zornade. In questo libro, invece, il nonno che conosce quei fatti giornata per giornata li racconta ai suoi nipoti e ai lettori, mentre proprio dall'esòrdio del Canossi l'Autore fa derivare il sottotitolo del libro Con la treccia sul cuore. Per tutti i Bresciani, comunque, a parte i dettagli degli eventi giornalieri, le Dieci Giornate vogliono dire barricate, fanno ricordare l'eroe Tito Speri e, soprattutto, spiegano l'appellativo di Leonessa d'Italia di cui essi e la città stessa vanno fieri. C'è anche un altro nome di animale, dopo quello di "leonessa", del quale le Dieci Giornate fanno memoria ed è quello di "iena", perché l'appellativo di Iena di Brescia è rimasto attribuito da allora alla figura del generale austriaco Haynau, a causa delle vendette feroci che le sue truppe hanno inferte, infine, alla città e ai cittadini bresciani. Il nonno qui ricorda ai lettori tutti i personaggi di quei giorni, fra i quali citiamo il martire Carlo Zima con il suo atto eroico, ma il protagonista vero delle Dieci Giornate fu soprattutto il Popolo dei Bresciani, dalle cui imprese belliche nel Risorgimento derivò il motto storico di combattimento alla bresciana. Età di lettura: da 8 anni.
10,00

Longobardi. La regina Ansa il re Desiderio e la loro famiglia

Longobardi. La regina Ansa il re Desiderio e la loro famiglia

Delfino Tinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Mannarino

anno edizione: 2022

pagine: 52

Di Ansa, la moglie bresciana di re Desiderio, scrisse uno storico: Ansa, per meriti famosissima che imperitura rimane nel mondo intero… In verità è una grande regina poco ricordata non solo dal mondo intero, ma anche dagli stessi Bresciani che pure Le devono il Monastero di Santa Giulia per il quale Brescia è, questo sì, conosciuta in Italia e nel mondo. Il libro è scritto per ragazzi ma leggibilissimo con profitto… storico pure dagli adulti e l’Autore ci riporta con passione nelle vicende bresciane di re Desiderio, della regina Ansa, di re Adelchi e infine, ma non per ultimo, della regina Ermengarda che sparsa le trecce morbide sull’affannoso petto… muore, secondo il Manzoni, proprio in Santa Giulia. Questo nonno che racconta, mentre ci conduce piacevolmente con Ansa e con la sua regale famiglia ai tempi del Ducato di Brescia, ci fa ricordare, e in qualche caso conoscere, elementi longobardi che sembrano lontani secoli da noi e che invece sono ancora attuali nella Brescia di oggi. Come, per dirne una, la vicenda di via Serpente che porta questo antichissimo nome longobardo in cui il serpente, come rettile, non c’entra proprio per niente. Età di lettura: da 7 anni.
10,00

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