Enzo Jannacci è il “poetastro”, come amava definirsi, che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano di quartiere degli anni Sessanta e Settanta. Nelle sue canzoni, il capoluogo lombardo affiora come luogo privilegiato di sentimenti ed emozioni, un teatro ideale per osservare e far agire la miriade di personaggi picareschi che affollano i testi surreali e ironici del cantautore. Raffaele Mantegazza, Isabella D’Isola, Simone Porro e Domenico Laterza analizzano il raffinato métissage musicale di Jannacci a partire dagli oggetti, portatori, nella sua poetica, di uno stile di vita in cui l’attenzione agli ultimi e agli emarginati è di fondamentale importanza. Una pedagogia sui generis che, senza prendersi troppo sul serio, riconosce al caposcuola del cabaret italiano una peculiare dimensione filosofica.
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La filosofia di Enzo Jannacci. Storie di un barlafuus
| Titolo | La filosofia di Enzo Jannacci. Storie di un barlafuus |
| Curatori | Isabella D'Isola, Raffaele Mantegazza |
| Argomento | Arti, cinema e spettacolo Musica |
| Collana | Musica contemporanea |
| Editore | Mimesis |
| Formato |
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| Pagine | 210 |
| Pubblicazione | 03/2019 |
| ISBN | 9788857554013 |
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