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Le stanze per la fantasia

Le stanze per la fantasia
Titolo Le stanze per la fantasia
Curatore
Argomento Poesia e studi letterari Saggistica
Collana Officina d'autore, 7
Editore Officina Libraria
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 112
Pubblicazione 12/2025
ISBN 9788833673417
 
Prossima pubblicazione, disponibile dal 12-12-2025
12,90

 
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Negli ultimi mesi del 1944, Aldo Buzzi è sfollato ad Appiano Gentile a causa degli eventi bellici. Dopo aver dato alle stampe, durante l’estate, il Taccuino dell’aiuto-regista, ha subito messo mano a nuovi progetti. Fra questi, il volumetto Stanze per la fantasia, composto da prose di vario genere, alcune delle quali già pubblicate in precedenza – incluso il testo che dà il titolo al libro, apparso su «Domus». Buzzi lavora al libro con un certo impegno: alla fine del 1946, come risulta dalla sua corrispondenza con Saul Steinberg, la pubblicazione sembra ormai cosa fatta. Invece, per ragioni ignote, il dattiloscritto rimane inedito, e fa perdere le proprie tracce per quasi ottant’anni. Nel 2023 il testo viene ritrovato fra le carte lasciate dallo scrittore ai famigliari, in una redazione molto avanzata benché non ancora definitiva. Anche così, Stanze per la fantasia si presenta come un’opera compiuta, costituita da due scritti narrativi e da due lunghe «Note» di carattere saggistico, dedicate rispettivamente alla storia delle camere oscure e alle «macchine inutili» dell’amico Bruno Munari. Ulteriori ricerche – condotte in modo particolare presso l’archivio privato di Paolo Mereghetti, intimo amico di Buzzi negli ultimi anni – hanno infatti permesso di ricostruire intorno al libro una vera e propria costellazione di testi: oltre a un'ulteriore e più breve versione delle «Note», sono emersi fra l’altro un articolo dedicato a Munari apparso nel 1949, ottenuto da Buzzi assemblando alcuni frammenti del dattiloscritto inedito, e un persino un breve carteggio fra lo stesso Buzzi e Sebastiano Timpanaro Senior a proposito dell’invenzione della camera oscura e della sua storia. La pubblicazione di Stanze per la fantasia, accompagnata da tutti questi materiali aggiuntivi, permette di entrare nell’officina del Buzzi scrittore, autentico bricoleur della parola, mettendone in luce tanto le idiosincrasie quanto le originali strategie compositive: tutti aspetti, insomma, che ritroveremo nelle opere della maturità.
 
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