Edward Said concludeva uno dei suoi più celebri e discussi saggi, "Travelling Theory", sostenendo che la "coscienza critica" è fondamentalmente la "ricerca incessante di alternative": alla staticità delle idee, all'arroganza del pensiero dominante, al lavoro degli intellettuali che non mettono in dubbio dogmi e autorità. E chiedeva di praticare un "umanesimo" democratico, aperto a tutte le istanze politiche, sociali e culturali: un processo ininterrotto di (auto)critica e di liberazione. Sulla scia di questo pensiero i saggi di questo volume propongono una revisione critica del canone letterario italiano (da Marinetti a Calvino), delle pratiche "orientaliste" della letteratura che ha contribuito alla costruzione della inferiorità dei Sud, del discorso razzista istituzionale e intellettuale sulle migrazioni, che ha reso possibili, in particolare, la disumanizzazione dei migranti, l'islamofobia e le politiche di governo delle migrazioni. Ma anche saggi che guidano all'esplorazione di "narrazioni alternative" come quelle prodotte dalla letteratura migrante e postcoloniale italiana (da Shirin R. Fazel a Jadelin M. Gangbo).
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Identità, migrazioni e postcolonialismo in Italia. A partire da Edward Said
| Titolo | Identità, migrazioni e postcolonialismo in Italia. A partire da Edward Said |
| Autori | Bruno Brunetti, Roberto Derobertis |
| Collana | Letterature |
| Editore | Progedit |
| Formato |
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| Pagine | 188 |
| Pubblicazione | 01/2014 |
| ISBN | 9788861942233 |
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