Questo dialogo con Michaël Foessel restituisce la parabola intellettuale di Jürgen Habermas dagli esordi filosofici nell’immediato dopoguerra, quando il giovane Habermas si confronta con un nazionalsocialismo ancora dominante in Germania, fino all’attuale critica del capitalismo finanziario, delle democrazie di facciata e dei populismi di destraRicordando gli incontri con i più importanti pensatori del panorama culturale mondiale, si delineano così gli scambi e i confronti che hanno portato il filosofo tedesco alla definizione delle proprie teorie: gli studi nell’alveo della Scuola di Francoforte, dove viene elaborata una teoria critica della società; la folgorazione, nel 1955, per la lettura di Prismi dove lo “spirito luminoso” di Adorno, senza farsi influenzare dall’anticomunismo della Guerra Fredda, analizzava con categorie marxiste la contemporaneità; i diverbi filosofici con Foucault e Derrida; il dibattito degli anni Ottanta con la filosofia politica (Rawls, Dworkin) e le teorie del linguaggio anglosassoni (Searle, Putnam, Rorty, Brandom). Prefazione di Stefano Petrucciani.
Il valore della filosofia. Dialogo con Michaël Foessel
| Titolo | Il valore della filosofia. Dialogo con Michaël Foessel |
| Autore | Jürgen Habermas |
| Prefazione | Stefano Petrucciani |
| Traduttore | Anna Maria Brogi |
| Collana | Irruzioni |
| Editore | Castelvecchi |
| Formato |
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| Pagine | 48 |
| Pubblicazione | 12/2019 |
| ISBN | 9788832827231 |
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