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La leggenda romana del ratto delle Sabine

La leggenda romana del ratto delle Sabine
Titolo La leggenda romana del ratto delle Sabine
Autore
Prefazione
Editore Scorpione
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 100
Pubblicazione 01/2024
ISBN 9788880995876
 
17,00

 
0 copie in libreria
Luigi Viola (Galatina 1851, Taranto 1924), archeologo e ideatore del Museo Archeologico di Taranto (oggi MArTA), anche sindaco della città di Taranto, pronunciò nel 1880 ad Atene, di fronte ai soci dell’Associazione Filologica «Parnassós», un discorso intitolato “La leggenda romana del ratto delle Sabine”, il cui testo scritto, qui tradotto, è stato fornito dall’Avv. Enrico Viola, in fotocopia. La lingua usata dal Viola è la katareúousa, la lingua pura, artificiale, creata dai puristi agli inizi del XIX secolo, in uso tra le persone dotte fino alla fine dell’Ottocento, sostituita solo nel 1982dalla riforma ortografica che introdusse il sistema monotonico, eliminando quello tradizionale politonico. Francesca Poretti, che lo ha tradotto, ne ha messo in luce il valore storico e antropologico, in quanto il Viola, dopo aver ripreso quanto attestato dalla tradizione sull’origine di Roma, sulla leggenda di Romolo e Remo (fonti greche e latine),riflettendo sulla mancanza di prove certe circa l’esistenza di Romolo, cerca di spiegare l’origine del mito del ratto delle Sabine.
 
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