In questo manualetto di filosofia di montagna, Morelli considera una fortuna che la terra sia corrugata e continui in futuro a corrugarsi e a generare rilievi, nonostante le acque lavorino per rendere i continenti lisci, adatti alle strade asfaltate e alla civiltà della ruota. Da pochi lustri si è appreso che le principali catene montuose, contorcendosi come vertebrati, salgono ogni anno di qualche decimillimetro. Questo libro è per chi gode di tale notizia, e spera invece che il mare si allontani, assieme alle spiagge, alle cabine e ai bagnanti, che sono concettualmente agli antipodi. Il libro si vedrà che è al fondo un po' stoico, anche un po' scettico (forse taoista, anche se l'autore certo non lo direbbe); il che serve a moderare i furori alpestri e la foga ascensionale degli zotici, ma anche a far sorgere la voglia di una fuga definitiva e felice tra i monti, con tutto l'indispensabile. (Ermanno Cavazzoni)
Vademecum per perdersi in montagna
Titolo | Vademecum per perdersi in montagna |
Autore | Paolo Morelli |
Collana | Narrativa |
Editore | Nottetempo |
Formato |
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Pagine | 157 |
Pubblicazione | 06/2017 |
ISBN | 9788874526741 |
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