Accademia della Crusca: Le varietà italiano.Scienze,arti,profess.
La lingua di Galileo. Atti del convegno (Firenze, 13 dicembre 2012)
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2013
pagine: 150
L'Accademia della Crusca ha concluso le iniziative per il IV centenario dell'"invenzione" del cannocchiale con un convegno dedicato alla lingua di Galileo. In questo contesto è apparso particolarmente significativo mettere in luce quanto, alla novità delle scoperte scientifiche di Galileo, abbia corrisposto la sua volontà di innovare molto profondamente anche il linguaggio con cui le ha rese note. La scelta del volgare, in un momento in cui il latino era ancora la lingua prevalente della comunicazione accademica, e la necessità di fondare un lessico scientifico che aderisse al nuovo metodo e alle nuove scoperte, fanno della lingua di Galileo un importante spartiacque da cui ha inizio la storia dell'italiano scientifico moderno. Il convegno ha delineato da più angolazioni i tratti caratterizzanti la lingua, lo stile, i procedimenti retorici e dialettici dello scienziato, offrendo un quadro di nuovi approfondimenti critici e spunti per ulteriori linee di ricerca.
Il secolo artusiano. Atti del Convegno (Firenze-Forlimpopoli, 30 marzo-2 aprile 2011)
Libro: Copertina morbida
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2012
pagine: 324
Un secolo per la Costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano. Atti del Convegno (Firenze, 11 novembre 2011
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2012
pagine: 290
Lingua e processo. Le parole del diritto di fronte al giudice. Atti del convegno (Firenze, 4 aprile 2014)
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2016
Ancora un incontro tra linguisti e giuristi che si sono di nuovo ritrovati nella Villa di Castello, questa volta per discutere insieme della lingua che si manifesta nel processo. Il processo, che accerta i diritti, è anche un banco di prova della lingua del diritto e della sua capacità comunicativa perché è la scena dove s’incontrano protagonisti diversi: la legge, i giudici, gli avvocati, i cancellieri, i consulenti, i poliziotti, i carabinieri, e le parti private. Più che un crogiuolo il processo è apparso una fucina: un luogo dove si fonde, ma anche – senza confondere – talvolta si crea un lessico nuovo. Ma con un rischio per la lingua giuridica: che aumentino i momenti di incomunicabilità; non solo tra i giuristi e i cittadini comuni con evidente pregiudizio alla fine pure per la democrazia, ma anche tra gli stessi cultori del diritto che spesso, tutti presi all'interno dei loro specialismi, non si capiscono più, per paradosso, neppure tra loro. Una maggiore consapevolezza linguistica dovrà contribuire a restituire a tutti i giuristi una base culturale comune, che sia di cultura alta e non meramente tecnica, per tornare a comprendersi, e farsi comprendere di più dai cittadini.