Aldenia Edizioni: Storie di vita

Un casuale ingresso in ospedale porta due persone che non si vedono da tempi infiniti a un incontro fortuito. Uno di loro, attraverso rocambolesche manovre, si ritrova costretto a una forzata convalescenza in una locanda fuori mano. Immerso in un ambiente intrigante e a lui sconosciuto, viene catapultato in un mondo nuovo, ricco di situazioni complicate da districare, che lo conducono a un confronto sincero e disinteressato con l’amico di vecchia data. In un clima di curiosità e riservatezza, si alterna un gioco di parole non dette, frasi monche e scenari appena percepiti. Il Convalescente è un viaggio nell’introspezione e nella riscoperta dei rapporti umani. Attraverso le vicende dei protagonisti, il romanzo offre preziosi insegnamenti sociologici e psicologici, mostrando come le circostanze impreviste possano trasformarsi in opportunità di crescita personale e di riconnessione con gli altri. Una lettura che invita a riflettere sull’importanza delle relazioni autentiche e sulla capacità di trovare significato anche nelle situazioni più inaspettate.

Il libro percorre i cambiamenti culturali e sociali degli ultimi due secoli che hanno profondamente influenzato la vita di una bambina emarginata a causa della sua salute. L'autrice, oltre a mettere in risalto le origini della famiglia materna, che vengono annullate dai cambiamenti dovuti ad una guerra superata senza essere vissuta, narra la storia di una generazione disordinata ed eccentrica, alla scoperta di un mondo nuovo in cui la famiglia assume connotazioni diverse, in un'ottica revisionale della figura paterna senza trovare riferimenti alternativi concreti. La cultura e l'arte faticano ad emergere in un'atmosfera che l'autrice paragona ad un attuale secondo Medioevo. L'antologia, così l'autrice chiama la sua storia, si conclude con il racconto dell'improvviso tumore che la sorprende e del modo in cui i primi momenti di smarrimento vengono affrontati e trasformati in una nuova filosofia di vita, con la speranza che possa suggerire alternative a chi ne viene colpito.

Una professoressa, impiegata come supplente, si trova a vivere un rapporto di amicizia con un vecchio capitano in pensione, al quale non sfuggendo la sua curiosità, la sua intelligenza viva e sottile, le parla di un fatto capitatogli quando ragazzo era ancora sui pescherecci, qualcosa da passare ai suoi allievi riportato su un diario di bordo a lui appartenuto, fatti, episodi, di una malvagità estrema di cui lui è stato vittima e che ancora si porta dentro. Uno spaccato di vita che coinvolge diversi protagonisti e avvenimenti che lasciano un sapore amaro.

Un'organizzazione umanitaria che incanala tecnici nei paesi del terzo mondo, e, quando necessario, fa espatriare persone in pericolo. Un tentativo di controllo delle masse. Un ricercatore in pericolo. Un turista che sembra caduto da un altro pianeta, e un'elegante signora che gli permette di vivere una piacevole vacanza al mare, dove, alcune incomprensioni rendono il soggiorno alquanto movimentato. Il testo porta il lettore a confrontarsi sia con la realtà attuale sia con un futuro nel quale il controllo delle masse appare sempre più vicino.

Traffici, sbarchi, storie, pasticci di coppia vissuti in un clima vacanziero su un'isola, coinvolgono alcuni ragazzi rendendo il loro soggiorno intrigante. Una morte sospetta fa la sua apparizione chiamando a indagare su presunti o immaginari colpevoli, e dove, se non per un casuale risultato ottenuto sul traffico di droga legato a quei mari, tutto resta nel dubbio. Uno spaccato di vita che impegna diverse generazioni, avvenimenti che lasciano un sapore amaro.

Meccanismi ostacolanti, frenanti, vincolanti per la nostra crescita, per il cambiamento e ciò che noi apprendiamo da piccoli, lo portiamo nelle nostre modalità di comportamento da adulti, nelle nostre relazioni personali e interpersonali. Spesso queste nostre modalità ci portano ad avere sensi di colpa, oppure una grande rabbia, e quindi, per non sentirle, ci comportiamo come "ci è stato insegnato". Peccato che non sempre funzioni!

Voli ed esperienze, considerazioni tra equipaggi in una narrazione corale che riporta storie di vita vissuta. Uno dei tanti voli ambulanza che vengono attivati agli orari più impensati per destinazioni delle quali non si era mai sentito parlare e delle quali non si conoscono che quei pochi particolari riportati sulle carte - anonimi tracciati senza identità. E dove, nelle lunghe attese imposte dall'equipe medica, in quei contesti spesso non ci si fa mancare l'opportunità di confrontarsi su storie di vita vissuta... In questo caso, attraverso rocambolesche forzature, è toccato a un volo sull'atlantico con un vecchio DC 3 - Dakota.

La storia di due incontri uno che avviene on-line e che passa dal virtuale al reale mostrando tutte le complicanze e le problematiche che questo comporta ed uno "normale", quasi banale nella sua normalità, che avviene nel mondo reale. Il libro in forma leggera e a tratti ilare affronta l'uso che ormai la nostra società fa di internet per affrontare i temi e i problemi della vita quotidiana. L'intento è quello di affrontare l'uso di internet nella soluzione di problemi e solitudini sentimentali che prima però sono sempre relazionali. La vittoria del normale sul facile e virtuale, la vittoria dell'amore umano e solidale... e senza PC.

Il cambiamento degli stili di vita e di management è sempre più rapido.Per non perdere terreno dobbiamo muoverci e adattarci continuamente, rimanendo all'altezza di elevati livelli di performance a cui agganciamo la nostra autostima. Così almeno ci hanno abituato a pensare. Ma la vita chiede anche altro e l'equilibrio tra tempo libero e tempo debito diventa spesso una chimera. In questo libro, attraverso riflessioni emerse dall'osservazione della quotidianità lavorativa di una grande azienda, Andrea Famiglietti ci propone domande, dubbi e situazioni provocatorie che possono aiutarci a comprendere dove si trova la migliore stabilità per ognuno di noi, sul piano traballante di una realtà che ci chiede continui compromessi. Nello slalom tra i "si" ed i "no" con cui il protagonista affronta il proprio viaggio professionale, si consuma la ricerca di un punto fermo esistenziale in grado di arrestare una corsa ad ostacoli il cui senso, talvolta, sfugge.

Una improvvisa patologia che invade la pelle delle mani, debilitando il fisico, la psiche e le relazioni sociali, costringe l'autore a intraprendere un percorso di medicina naturale, attraverso cui ha potuto approcciarsi anche a metodi non convenzionali, che lo hanno indirizzato verso frontiere che mai avrebbe pensato di varcare. Questo libro è la storia della vittoria su un malessere che si conclama dall'esterno, ma che nasconde una profonda infiammazione interna, causata da un eccesso di abitudini alimentari sbagliate, da un abuso di attività fisiche, che hanno scaturito l'acidosi nella matrice extra cellulare e... da un accumulo di vecchi schemi mentali, i quali hanno avvolto l'anima dell'autore nel velo dell'inerzia evolutiva e nel labirinto della noia. Attraverso il racconto di una storia personale di guarigione da una patologia dermatologica si avvicina il lettore alle tematiche delle medicine naturali in generale e della sana alimentazione in particolare.

Un viaggio tra i ricordi che spazia dalla realtà contadina delle piccolo borgate dell' appennino Tosco Emiliano ai viaggi nel deserto. Una panoramica su di uno stile di vita che ormai non esiste più e che viene narrato in prima persona dall'autore così come lo ha vissuto. Un mondo prima della globalizzazione e delle nuove tecnologie in cui tutto era una scoperta, che viene narrato, con un pizzico di nostalgia, affinché anche le nuove generazioni possano conoscere il recente passato.

Il racconto di un dolore "normale" culminato in un dolore tragico che compone, in chiave contemporanea, un'analisi emotiva della depressione, per recare coraggio soprattutto ai familiari delle persone depresse. L'autrice, buddista praticante, illustra come la vita acquisti un senso quando riusciamo a trasformare il nostro "karma" in "missione", ovvero diventiamo in grado di utilizzare gli eventi che ci hanno colpito per sostenere altre vite. Un volume scritto quasi a quattro mani poiché alla voce dell'autrice si unisce, nel ricordo, quella della madre (Marina Pellegino), vittima della depressione, e tragicamente scomparsa.