Armando Dadò Editore: L'officina
Il Collegio Papio di Ascona. Da Carlo Borromeo alla diocesi di Lugano
Lorenzo Planzi
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2018
pagine: 416
La storia parte sempre da luoghi concreti, nei quali è immersa la nostra vita. Quel luogo simbolico che rappresenta il Collegio Papio di Ascona, ponte culturale tra Svizzera e Santa Sede, ha reso possibile un itinerario di ricerca. Nella Città eterna affondano le radici del Collegio, con la vicenda dell’asconese Bartolomeo Papio, che fa fortuna a Roma nel Cinquecento, destinando il suo palazzo di Ascona alla creazione di un seminario. Il cardinale Carlo Borromeo fonda così, nel 1584, il Collegio Pontificio di Ascona. Il suo destino nei secoli è raccontato in questo libro, in un filo di drammaticità intensa, nei suoi diversi periodi: dalla fondazione della chiesa di Santa Maria della Misericordia nel Quattrocento all’arrivo dei primi studenti, dagli oblati milanesi alla secolarizzazione ottocentesca, dai salesiani italiani agli assunzionisti francesi, sino al periodo di abbandono durante la Prima guerra mondiale. Un’attenzione tutta speciale è dedicata al Novecento, contrassegnato dal periodo d’oro dei monaci benedettini di Einsiedeln ad Ascona, dal 1924 al 1964, e poi dal periodo diocesano, con i rettorati di don Aldo Lanini e don Mino Grampa.
Tra fascio e balestra. Un'acerba contesa culturale (1941-1945)
Pierre Codiroli
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2017
pagine: 156
Crisi della parrocchia
Ilaria Macconi Heckner
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2017
pagine: 224
Con il suo studio Ilaria Macconi Heckner ci offre uno spaccato inedito della storia sociale, religiosa e culturale del Ticino del secondo dopoguerra. Le trasformazioni intervenute nel Cantone a partire dai primi anni Cinquanta, portarono non solo a nuovi sviluppi in campo economico produttivo e a un diverso assetto demografico-sociale. Influirono anche sulle dinamiche familiari e sui tradizionali modelli di comportamento della popolazione della diocesi di Lugano, intaccando profondamente le antiche pratiche religiose e i valori alla loro base. Nell’emergente società dei consumi, la ricerca del benessere materiale diventava sempre più l’ideologia dominante, mentre la dimensione spirituale dell’esistenza veniva progressivamente relegata in secondo piano. Di conseguenza la parrocchia, un tempo il luogo privilegiato per la trasmissione e la condivisione della fede, fu coinvolta in pieno in questo generale processo di modernizzazione. Nella ricerca qui presentata si analizzano i fattori scatenanti della crisi che investì l’istituzione parrocchiale, le sue strutture e il messaggio proposto, ma anche i suoi pastori e la comunità dei fedeli.
Addio, Lugano bella
Maurizio Binaghi
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2017
pagine: 688
Il Ticino e la lotta al fuoco. Storia sociale di un rischio collettivo (1803-1918)
Fabio Ballinari
Libro
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2017
pagine: 384
Grazie al concetto di «culture del rischio» la storiografia più recente ha ormai conferito agli eventi catastrofici piena legittimità come oggetto di ricerca, svelandone la ricchezza e le potenzialità. La percezione e la gestione di un rischio sono infatti legate al contesto storico in cui esso si manifesta, alle caratteristiche della società che vi è confrontata e al rapporto di quest’ultima con il proprio territorio. Dalla prevenzione alla reazione, l’attitudine di una comunità di fronte al pericolo presenta implicazioni di carattere politico, sociale, economico e culturale. È soprattutto nel corso dell’Ottocento che la gestione dei rischi, naturali e non, s’impone come vero e proprio problema pubblico. Nella Confederazione svizzera, i processi di formazione cantonale seguenti l’Atto di mediazione napoleonico costituiscono in questo senso dei casi di studio molto proficui e interessanti. Il presente volume analizza l’evoluzione della gestione del rischio d’incendio nella storia ticinese (1803-1918), illustrando il valore del tema come «rivelatore» sociale e offrendo al lettore un percorso nuovo e originale attraverso lo sviluppo del Cantone.

