Baldini + Castoldi: TempoReale
L'intrigo di via Poma
Giacomo Galanti, Gian Paolo Pelizzaro
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2025
pagine: 608
Via Poma. Due parole. E nella mente di tanti si materializza una foto degli anni Novanta. C’è una giovane in spiaggia in costume da bagno intero di colore bianco. Si chiama Simonetta Cesaroni. Il 7 agosto 1990 viene uccisa a Roma nell’ufficio dove si recava due volte a settimana, di pomeriggio, per registrare al computer la contabilità. Il suo caso è ancora irrisolto. Il 19 dicembre 2024, l’omicidio è tornato al centro delle cronache per la decisione della Gip di proseguire le indagini, respingendo la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura. I punti salienti del delitto che la giudice ha evidenziato nella sua ordinanza erano già stati puntualmente indicati in un libro del giornalista Gian Paolo Pelizzaro – dal titolo L’intrigo – pronto per la pubblicazione e acquisito agli atti dal magistrato di allora, il 31 ottobre 1996. Ma quell’inchiesta fu improvvisamente archiviata e i documenti al centro del libro di Pelizzaro furono fatti sparire. È stato un altro giornalista, Giacomo Galanti, a ritrovare il dattiloscritto di quel libro, mentre nel 2020 cercava i documenti per il podcast Le ombre di via Poma. Questo non è solo il racconto di uno degli omicidi più famosi della cronaca nera e giudiziaria del Dopoguerra, ma di un preciso momento storico che vede il crepuscolo della Prima Repubblica e alcuni dei suoi attori incrociare da vicino questa vicenda. È la storia di un retroscena mai raccontato prima, di documenti inediti e di un libro perduto. Una storia tornata prepotentemente attuale.
Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global cities
Giulio Centemero
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2025
pagine: 80
Milano è la global city italiana per antonomasia, la più ricca, ma, all’ombra della Madonnina, i milanesi si scoprono poveri. O meglio, finti ricchi. Che cosa sta succedendo? In questa inchiesta, Giulio Centemero percorre in rassegna una serie di fenomeni che ne intercettano uno più silente e nascosto: la metamorfosi delle città, tra opportunità, conflitti e contraddizioni. Perché Milano non è un fatto locale, quanto invece un paradigma che consente di comprendere le dinamiche più estese e universali delle global city, davanti alle quali non ci si può permettere di sopravvivere soltanto. Il presente ci chiede di comprendere e raccogliere le sfide che arrivano dalle nuove tecnologie e dai mutamenti antropologici e sociali, rivendicando per i nostri centri urbani un ruolo di guida e di ottimismo. Prendendo in esame cinque diversi ambiti – affitti brevi, istruzione, turismo, giovani e «Cantillon effect» – "Anche i ricchi piangono" scava nelle dinamiche che oggi caratterizzano la vita della metropoli lombarda. La diffusione dello smart working e il neo nomadismo digitale hanno fatto crollare sicurezze e prospettive, al punto che anche la casa non è più percepita come un diritto. Ma è tutta colpa di Airbnb oppure il fenomeno degli affitti brevi, incrementato dal turismo di massa, rivela invece uno stile di vita che sta evolvendo rapidamente verso esiti sconosciuti? Per non parlare della scuola: si mandano i bambini nelle scuole private per scelta o per necessità? Che cause ha e che conseguenze innesca lo spopolamento allarmante dei centri storici? Come può Milano oggi proporre un nuovo esempio di sviluppo e comunità, per farsi ancora città-catalizzatore di un ritorno dei giovani che fuggono all’estero o delle famiglie che si spostano nelle aree suburbane? Trovare risposte a queste domande – attraverso una riflessione approfondita, supportata dai dati scientifici – significa trovare un modo per trainare le nostre città verso il futuro. Prefazione di Guido Maria Brera.
Asia criminale. I nuovi triangoli d'oro tra scam city, armi, droga, pietre preziose ed esseri umani
Emanuele Giordana, Massimo Morello
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2025
pagine: 288
Una tela di ragno copre il Sudest asiatico: un immenso triangolo. Il vertice sud è a Singapore, l’angolo a nordovest nel Rakhine birmano, quello a nordest nel golfo del Tonchino, ovvero nel mar della Cina meridionale. La bisettrice del triangolo attraversa la Thailandia, intersecando Birmania, Laos e Cambogia. È il Nuovo Triangolo d’Oro di questa parte di mondo, dove il terreno favorisce la coltivazione del papavero da oppio e la geografia umana e politica aveva creato Apocalypse Now. Qui, due reporter figli di una tradizione giornalistica ormai sempre più rara e che da anni percorrono e vivono il Sudest asiatico, investigano i regni dei signori della guerra e della droga, dove gli esseri umani sono una merce, al pari dell’oppio, dell’eroina, delle metanfetamine, del legname, delle pietre preziose e delle armi. Luoghi in cui i traffici sono mascherati da movimenti di guerriglia e viceversa, spesso in quelle Special Criminal Zones ai confini tra gli Stati, dove si sono sviluppate le enclavi cinesi nelle altre Nazioni. Il giro d’affari maggiore è oggi nelle Scam City, città-prigione dove oltre 200.000 schiavi informatici operano nelle frodi e nel gioco online, un business che vale miliardi di dollari. Anche il mare e le coste sono scene del crimine, tra pirateria, traffici d’armi e di esseri umani, sulla corrente dei profughi. In altri luoghi ancora il crimine è più occulto, tra centrali di riciclaggio del denaro e società finanziarie. Ed è proprio in modo occulto che le storie del Nuovo Triangolo d’Oro si ripercuotono a livello globale. Emanuele Giordana e Massimo Morello scrivono un reportage condiviso su un’area che va dal Bangladesh sino al Borneo per scoprire cos’è cambiato nel cuore di tenebra del Sudest asiatico e dentro di loro.
Essere ebrei dopo la distruzione di Gaza
Peter Beinart
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2025
pagine: 192
In questo saggio potente e autorevole, Peter Beinart analizza come la storia della comunità ebraica nel mondo sia stata dominata da una narrazione costante che vede gli ebrei nel ruolo di vittime e perseguitati. È una narrazione che offusca buona parte della tradizione religiosa ebraica e che ci impedisce una nitida comprensione dei rapporti e del conflitto fra Israele e Palestina. Dopo ciò che è successo a Gaza, in cui i testi, la storia e la lingua ebraica sono stati utilizzati per giustificare uno sterminio di massa e una guerra che ha ridotto alla fame un popolo intero, sostiene Beinart, gli ebrei devono adottare un nuovo punto di vista su sé stessi. Alla luce di questa guerra, il cui orrore avrà eco per generazioni, la comunità ebraica internazionale non può più evitare di domandarsi: cosa significa oggi essere ebrei? Attraverso una ricca e sfaccettata mole di dati, documentazioni e fonti, Beinart prova a immaginare dunque una narrazione alternativa, che rilegge in modo diverso la tradizione ebraica e gli sforzi delle altre nazioni di compensare un danno morale. Una storia in cui gli ebrei israeliani hanno diritto all’eguaglianza, non alla supremazia, e in cui ebrei e palestinesi possono godere di una reciproca condizione di pace e sicurezza. Una condizione non esclusiva, bensì codipendente, che riconosce il pericolo insito nel venerare le autorità statali a discapito della vita umana. "Essere ebrei dopo la distruzione di Gaza" è un libro provocatorio che ha il coraggio di ridefinire alcuni dei termini portanti del discorso contemporaneo. Un saggio capace di cucire un filo coerente e solido tra esperienza personale, storia internazionale e profonda capacità analitica, su uno dei più importanti dilemmi politici e morali del nostro tempo, per provare a definire una visione più nitida del futuro che ci aspetta.