Bevivino: Teatroggi
Il fantasma del castello
Antonio Panzarella
Libro
editore: Bevivino
anno edizione: 2010
pagine: 112
Il fantasma del castello è ambientato nel 1783, in una Calabria che ha sullo sfondo un clima politico più soffocante che in altre parti d'Italia, dove vivono significative società segrete e dove sono presenti parecchi moti rivoluzionari spinti dalle pesanti repressioni e dall'arretratezza sociale. La storia narra la ferma opposizione di una giovane coppia di sposi alla volontà del feudatario spagnolo di ripristinare lo ius primae noctis a S. Giorgio Morgeto. Una miscela perfetta di realtà e fantasia esplode nello stesso anno, nello stesso mese e nello stesso giorno in cui avvenne quell'immane catastrofe che squassò quasi per intero il territorio calabrese. L'alchimia del teatro produce una percezione tangibile di presenze estrapolate dal tempo che invadono il castello impregnandolo di contenuti vitali, rinnovando in una sorta di calviniana rievocazione di "orrori e delizie" la sua utilizzazione come spazio scenico ideale.
Commedie rosa e nere
Enrico Groppali
Libro
editore: Bevivino
anno edizione: 2010
Prefazione di Masolino D'Amico.
Le giornate di un critico. Ragioni e testimonianze per l'assegnazione a Ugo Ronfani del Premio Adamo Caduto per l'esercizio della critica drammatica
Libro: Copertina morbida
editore: Bevivino
anno edizione: 2006
pagine: 125
Adamo Caduto è un premio al Critico Drammatico che si tiene ogni anno a Milano. Ugo Ronfani è stato premiato, al Teatro Dal Verme, con la seguente motivazione: "Un critico che nella sua lunga carriera ha saputo accostare fare al necessario silenzio dello studio e della osservazione dei fenomeni teatrali esercizio quotidiano di una sintesi informativa mai afona e acquiescente, facendo anzi sentire alta la propria voce, prima scorgendo l'approssimarsi del malessere nel corpo apparentemente sano della società teatrale, poi anche denunciando in più forme e in diversi registri polemici i segni di un declino che alcuni hanno finto di non vedere e molti non hanno voluto capire".