Campisano Editore: Storia dell'arte
Imago Papae. Le pape en image du Moyen Âge à l'époque contemporaine
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2021
pagine: 504
Caravaggio. Il vero Matteo
Sara Magister
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2020
pagine: 272
Sironi svelato. Il restauro del murale della Sapienza
Eliana Billi, Laura D'Agostino
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2020
pagine: 162
Architecture au XIXe siècle. Programmes, styles, fantasmes
Jean-Michel Leniaud
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2020
pagine: 352
Le cappelle Bufalini e Carafa. Dall'odio dottrinale e culturale tra domenicani e francescani alle rivalità artistiche
Fumika Araki
Libro
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2019
pagine: 168
Dizionario portatile delle arti a Roma in età moderna
Libro
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2019
pagine: 504
Antiche ketubbòt romane. I contratti nuziali della comunità ebraica di Roma
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2019
pagine: 176
Il termine ketubbà (pl. ketubbòt) deriva dalla radice ebraica katav che significa scrivere, redigere. È un documento di natura giuridica che nel matrimonio ebraico certifica le obbligazioni assunte dal marito a favore della moglie e che concorre a svolgere anche funzioni probatorie del vincolo. La sua origine è molto antica: seppure non sia citata esplicitamente, secondo alcuni maestri e studiosi è possibile rinvenirne le tracce nei libri biblici. Presso il Museo Ebraico di Roma e l’Archivio della Comunità Ebraica di Roma sono conservate ottantasei splendide ketubbòt di produzione romana in pregiata pergamena di pecora, scritte a mano e decorate all’acquarello, databili tra la fine del sec. XVII e l’inizio del sec. XX. L’arte di decorare i contratti matrimoniali ebraici ha trovato infatti a Roma uno dei luoghi di maggiore sviluppo in Italia. Il valore storico di questi documenti era molto importante, attraverso di essi le famiglie non solo manifestavano il proprio status sociale, ma celebravano anche momenti esaltanti e felici di libertà: molte sono le ketubbòt decorate con i colori della bandiera francese risalenti dunque al favorevole periodo della dominazione napoleonica a Roma, e molte sono quelle con i colori della bandiera italiana, databili al periodo dell’Emancipazione, quando con l’Unità d’Italia, e soprattutto con la fine del potere temporale dei Papi e l’abolizione definitiva del ghetto, gli ebrei romani venivano finalmente equiparati agli altri loro concittadini. Il ricco apparato iconografico, le approfondite ricerche d’archivio condotte dai vari autori e la ricostruzione di complessi intrecci famigliari restituiscono uno spaccato di una società viva e culturalmente attiva, ancora poco nota anche negli ambienti ebraici nazionali e internazionali e al contempo costituiscono un valido aiuto per molti ebrei della Capitale a riappropriarsi delle proprie radici.
I Colonna. Ediz. inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2019
pagine: 316
L'arte per l'arte. Patrimonio d'Abruzzo restituito dalla fondazione Venanzo Crocetti
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2019
pagine: 320
Questo è un libro che viene da lontano e ha radici nel terremoto che ha devastato L’Aquila il 6 aprile del 2009. All’indomani del sisma, l’onorevole Antonio Tancredi, allora presidente della Fondazione Venanzio Crocetti di Roma, ideò una complessa operazione per recuperare fondi da destinare al restauro di opere d’arte danneggiate da quel sisma. L’arte per l’arte, così fu denominata l’azione, per il tramite della Fondazione Crocetti e con la collaborazione della Banca di Teramo di Credito Cooperativo, coinvolse artisti, galleristi e collezionisti che, in una vera e propria gara di solidarietà, risposero all’appello della Fondazione donando centottantasei opere da mettere in asta. La vendita di opere d’arte contemporanea bastò per restaurarne novantotto di arte antica. Il primo appuntamento, organizzato da Christie’s Italia, che per l’occasione rinunciò ai diritti di commissione, ebbe luogo a Roma il 25 giugno 2009 nei saloni di Palazzo Massimo Lancellotti. La seconda asta fu battuta a Castelbasso nella sede della Fondazione Malvina Menegaz, il 23 agosto 2009; il terzo appuntamento ebbe luogo il 21 novembre dello stesso anno nella sala polifunzionale della Banca di Teramo. Il ricavato fu destinato al recupero delle novantotto opere analizzate in questo volume, selezionate dalle tre principali istituzioni coinvolte nella gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico aquilano: il Dipartimento di Protezione Civile; la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici d’Abruzzo e la Curia Arcivescovile dell’Aquila. La ricerca presentata in questo libro chiude il cerchio di tale iniziativa e conferma quanto un’operazione di restauro mirato possa far progredire gli studi relativi ad un territorio. Sculture lignee e quadri, che si snodano per quasi settecento anni di storia dell’arte, sono il frutto di una scelta opzionata sulle condizioni di conservazione e sulla necessità d’intervento, eppure hanno trovato una logica interna che le ha messe in relazione tra di loro. Il corpus, diviso per gruppo tematico, piuttosto che per provenienza, ha connesso opere ad artisti, mettendole a confronto con altri manufatti che hanno contribuito ad arricchire il territorio abruzzese. Si passa dalla scultura lignea policromata del XIV-XVI secolo, frutto della contaminazione tra scultori autoctoni e forestieri, ai dipinti suddivisi in sei temi principali: pale d’altare, maestri stranieri e, entrando più nel dettaglio, la produzione della bottega napoletana dei Sarnelli, due dipinti di Vincenzo Conti, sei quadri di Teofilo Patini e, infine, l’intera serie dei ritratti di Vescovi dell’Aquila che riveste un valore storico di sicuro interesse.