Caosfera: Riflessioni

Mihaela è trentenne quando, complice il mare in una notte d’agosto, comincia a scavare in fondo ai ricordi, riavvolgendo il nastro della sua vita. Si rivede nella spensieratezza dell’infanzia, ritrova il suo premuroso padre, rivive le felici vacanze estive con i nonni. Poi fa i conti coi sogni infranti, con la morte ingiusta e inaspettata, con la malattia, l’abbandono, la violenza, la menzogna. Un intenso viaggio all'indietro, dentro a sé stessa, per ritrovare la consapevolezza perduta, per riprendere la strada della verità e per riabbracciare Walter, più volte allontanato, poi cercato, trovato e riperso. Chi è Walter? Perché è così importante?

Sandra è ancora una bambina piccola quando è costretta a fuggire con la famiglia al passaggio della guerra in Toscana. Una bambina di appena 3 anni costretta ad assistere a soprusi, raid, bombardamenti e all'eccidio avvenuto il 10 luglio del 1944 a Padulivo, dove era sfollata. Ora quella bambina è donna e ci racconta in prima persona cosa voleva dire vivere in quei tragici anni.

Quando si divorzia ci si rende conto di quanto il sistema giudiziario sia sbilanciato. E a farne le spese sono i padri e di riflesso i figli. In questo romanzo autobiografico le mille difficoltà, sofferenze e ingiustizie affrontate dal protagonista nel suo sforzo immane per riuscire a essere semplicemente un papà.

Spesso ci domandiamo dove sono andati a finire gli "italiani"? Al bar Beluga! Tappa fissa e crocevia di personaggi, storie, ricordi, emozioni che in venti racconti, con improvvise virate e cambi di scena, riescono a farci sentire "a casa", tra l'amicizia, gli affetti, il dolore e la gioia che a volte ci sorprende di fronte a un bel panorama.

Umberto è disilluso e stanco. Ha un lavoro che non lo gratifica e, alle spalle, una relazione finita davvero male. Decide di far perdere le sue tracce e di ricominciare altrove una nuova vita. Ma l'incontro con una donna e un misterioso delitto trasformeranno il suo esilio volontario in una fuga. In equilibrio tra paura e determinazione, tra morale e riscatto, tra apparente normalità e vicende scabrose, una storia gialla, venata di noir e fantapolitica.

L'amore, il desiderio bruciante, la passione. Ma anche il dolore, l'odio, l'infelicità. Questo libro narra di una storia familiare dai colori accesi, dai conflitti esasperati, fatta di incomunicabilità ma anche di struggenti sentimenti. Attraverso la morte, la vita alla fine si prenderà la sua giusta rivincita.

Dai pomeriggi primaverili passati in Piazza San Marco a conoscere ragazze straniere, all'esperienza della vacanza studio, fino alle serate con gli amici, ogni situazione diventa un'occasione per mettersi in gioco e provare a scoprire chi sono questi animali affascinanti e misteriosamente alieni noti con il nome di ragazze.

Un uomo è in coma ma in realtà è lucido e riceve le visite della moglie, dell'amante, dell'altra amante, e dei figli avuti da donne diverse. L'ipotesi di renderlo donatore di organi, quand'anche ancora vivo, prende consistenza. Tutta la sua vita è costellata da storie tristi, da avventure, da passioni consumate alla ricerca dell'affetto perduto della madre. Per non parlar del padre, il suo parente più infido. O del fratellastro mai accettato. O del nonno rubacuori. Quando pare che tutto si risolva per il meglio, ecco che qualcosa cambia nuovamente le carte in tavola.

Cosa hanno in comune Niccolò Machiavelli ed Erica Rangoni, i due protagonisti di questo romanzo, così lontani e diversi tra loro? Tra storia, mito e attualità, leggendo questo romanzo scoprirete quanta profonda modernità è tutt'ora presente nelle riflessioni dell'illustre personaggio storico.

Una vita rinchiuso in manicomio, poi, all'improvviso, la libertà. La tragica storia di un internato, le difficoltà di una vita in un ospedale psichiatrico e l'enorme sfida di riprendere in mano la propria esistenza una volta fuori.

Delfina che è nata due volte. Delfina che è vissuta chiusa in un castello e immersa nel mondo. Delfina che vive la vita pienamente, senza gelosie o invidia. Perché bisogna imparare a riconoscere quello che si ha per capire che è tantissimo, anche quando è poco o troppo poco.