Coniglio Editore: Paracult

Zombie, vampiri, streghe, scienziati folli e antiche maledizioni! Questa, giorno per giorno, è la vita quotidiana di Peculia, ragazza che ama mettersi nei guai e sa sempre come tirarsene fuori, magari con l'aiuto dell'impeccabile maggiordomo Ambrose o del misterioso Obscurus, l'uomo che non esiste. Le sue avventure sono raccolte in questa graphic novel di orrori: un piccolo catalogo del gotico contemporaneo, venato di umorismo nero e surreale poesia. Come un'Alice nel Paese dei mostri, Peculia s'inoltra senza scomporsi in un altrove bizzarro e minaccioso, dove la posta in gioco è la sopravvivenza, e il trionfo della fantasia è l'unica morale. Richard Sala scrive e disegna per chi non sa resistere al richiamo di un'ombra sfuggente o di un sinistro cigolio, per chi non vuole distinguere l'incubo dal sogno, per gli innamorati del mistero, per chi è pronto alla paura e per chi ne ha nostalgia.

Questa è la storia vera di Marion, giovane pubblicitaria in crisi, della sua caduta nell'ingranaggio implacabile di Scientology e della faticosa riconquista della propria libertà. Marion mostra dall'interno il graduale processo di seduzione, indottrinamento e intimidazione attraverso il quale le sette - compresa la più potente, quella di cui (quasi) nessuno ha il coraggio di parlare - prendono il controllo delle menti e dei cuori di chi cade nella loro rete. La sua testimonianza è limpida e terrificante: nessun pregiudizio e nessuna retorica, ma soprattutto nessuna indulgenza, neanche per se stessa. In appendice alla graphic novel, un breve saggio che analizza il sistema di reclutamento delle sette e un intervento sulla diffusione di Scientology in Italia.

Jerry e Tina passano i loro giorni felici con i genitori e con Dinky, il cagnetto meccanico, al 198° piano di un grattacielo. Due bambini normali in un mondo normale, dove la tecnologia dà forma al quotidiano e la vita diventa sempre più asettica, non fosse per qualche sperduto esserino organico che, di tanto in tanto, spunta da dove meno te lo aspetti. Questo mondo alienato, crudele e insieme aperto a possibilità infinite, è il nostro mondo, è la stessa Europa che Miguel Ángel Martín vede, interpreta e racconta in tutti i suoi libri. In "Giorni felici" l'autore, attraverso gli occhi di Jerry e Tina e i colori vivaci dell'infanzia, si rivolge anche ai più piccoli, lasciando scorrere le ossessioni e le ansie sotto un morbido strato di, altrettanto inquietante, serenità.

Ve li ricordate gli anni Novanta? La Storia agonizzava stagnante, preparandosi a rigurgitare più consistenti catastrofi, e nel frattempo la cultura pop si sgretolava in tante belle macerie colorate. Gli anni Novanta erano come il deserto australiano: pieno di canguri armati fino ai denti, cacciatrici di taglie, droghe psichedeliche e carri armati. Gli anni Novanta erano gli anni di Tank Girl. La ragazza che vuole solo divertirsi. L'inflessibile paladina del sesso casuale e del massacro selvaggio (o viceversa). L'eroina senza padroni e senza fede che decide il proprio futuro vignetta per vignetta. Tank Girl ha fatto il possibile per non essere inghiottita dall'industria culturale. È andata male: ormai è un cult generazionale, un idolo trendy, la prima e più precisa icona della sua epoca. Se negli anni Novanta avesse vinto Tank Girl adesso ci sarebbero meno teste di cazzo in giro per il mondo. O forse saremmo tutti morti.

Jennifer è una cheerleader posseduta da un demone affamato di giovani maschi: li seduce, li mangia, accresce il suo potere. Questa è la vita quotidiana a Devil's Kettle, nell'angolo più buio della provincia americana. "Jennifer's Body", tratto dal film omonimo scritto da Diablo Cody e interpretato da Megan Fox, non è una semplice riduzione a fumetti, ma un'opera indipendente e complementare. È l'intreccio delle vite che il film sfiora soltanto: entra nella mente delle vittime e racconta la loro storia di sangue e passione.

Tuono Pettinato racconta il presente con piglio gentile e apocalittico, illuminista e terminale. In questo suo primo greatest hits incontrerete, fra gli altri, il Papa e il Gabibbo, Wolverine e capitan Uncinetto, Rita Pavone e l'uomo che non aveva compleanno. Pagine gonfie di divertimento e saggezza, dove l'autore, padrone di una sintesi grafica elegante e diretta, rinnova la tradizione del fumetto umoristico e, col sottofondo di ritmi sbarazzini, scava negli angoli più oscuri dell'esistenza. Se il genere umano avesse un futuro, questo pugno di storie sarebbe un monito e un conforto per molti, ma, in fondo, andranno benissimo anche per le macerie.

Che cosa è successo negli anni 90? Cosa pensavamo? Come ci vestivamo? Come ridevamo? Le vignette e le strip di Corrado Mastantuono dimostrano che poco è cambiato e che oggi ritroviamo personaggi e tic di dieci anni fa. Il suo teatro dell'assurdo vede in scena il punk invecchiato sul muretto e le coppie stanche a letto, ragazzini sognanti (o tonti) e zitelle svanite. In particolare questa ironia surreale si sofferma sul mondo e sui problemi del lavoro, con le vignette pubblicate su "L'Unione Sarda". Non manca un ambile sfottò rivolto a "fumettari e artisti a metà", tutti alle prese con un'arte incerta, ma che si dimostra in queste tavole creativa, divertente e intelligente.

Libertarie amazzoni in sella a potenti chopper in lotta contro sbirri violenti e mostri deformi, sensuali mangiatrici (letteralmente) di uomini, poliziotte dominatrici contro anarko-insurrezionalisti... Con uno stile spettacolare, ricercato e potente questo libro è una folle esaltazione delle "bad girls", splendide predatrici pronte a tutto.

"Keibol Black" è l'opera prima di M. A. Martin, l'osannato e controverso autore del best seller "Brian the Brain" e di alcune delle più estreme e discusse graphic novel degli ultimi anni. In Keibol Black ci sono già tutti gli elementi caratteristici della poetica di Martin: ironia e ultraviolenza, potenti multinazionali, glaciali panorami post-industriali e orrende mutazioni; l'immaginario postmoderno digerito e riproposto in una sintesi incisiva. Keibol Black è il nome del protagonista, un agente speciale, impenetrabile dietro gli occhiali scuri e i muscoli da culturista, attraverso cui l'autore reinventa l'avventura fantascientifica. Stupefacente e senza pietà. Questo volume raccoglie tutti gli episodi di "keobol Black" disegnati nel corso di un triennio, che vengono pubblicati nella versione originale, senza modifiche e correzioni: un modo per apprezzare tutta l'evoluzione del personaggio, comprese le ingenuità e le goffagini narrative iniziali.

Neuro Habiat è la storia lineare e definitiva di un isolamento fisico ed emotivo che ci mostra come sia possibile passare la propria vita chiusi dentro casa e con la sola compagnia di un'anaconda. Attraverso il protagonista di questo libro dalla grafica incisiva e minimale Martín dispiega tutta la sua capacità di dare corpo agli incubi contemporanei con gusto dell'eccesso e paradossale ironia. Il libro è inoltre ricco di riferimenti alla cultura contemporanea: dalla pornografia più radicale alla musica elettronica.

La ragazza senza piedi è un romanzo autobiografico che racconta in modo semplice, diretto e senza mezzi termini come e perché una ragazza giovane, carina, creativa, e con un fidanzato che si prende cura di lei non ha più i suoi "poveri e piccoli piedi".