Criterion: Studi di cultura romena
Urmuz. Poetica della traduzione
Giovanni Rotiroti
Libro: Libro in brossura
editore: Criterion
anno edizione: 2022
pagine: 301
Eugène Ionesco ha scritto che «Urmuz inventò […] un vero e proprio linguaggio surrealista […]; è veramente uno dei precursori della rivolta letteraria universale». I suoi testi sono una scommessa sul linguaggio e dentro il linguaggio, che permettono di esprimere la libertà creativa dell’opera e del suo creatore, ma sono anche un’avventura nella dimensione tragica della scrittura, perché colui che la attraversa non tanto mette a repentaglio la verità dei propri enunciati quanto il modo stesso del suo esistere. Attraverso una grande perizia retorica e traduttiva, regolata dall’èkphrasis e dalla xenonimia, gli "Schizzi e racconti quasi... futuristi" fanno emergere continue e sorprendenti composizioni di figure simboliche che giocano tra la presenza e l’assenza dell’oggetto designato dalla narrazione. Il messaggio di Urmuz, nella cifra della traduzione, è iperbolico e si offre sovente come una versione allegorica e illusionistica della realtà perché si produce in una sfera metalinguistica che sta all’origine di una personale ricerca dell’"estetica dei nomi" propri.
Querido Cioran. Cronaca di un'amicizia
Alina Diaconú
Libro: Libro in brossura
editore: Criterion
anno edizione: 2021
pagine: 154
Alina Diaconú e Cioran si conoscono a Parigi, quasi per caso, nell’inverno del 1985. Dalla prima visita alla famosa mansarda di rue de l’Odéon sboccia un legame profondo, carico di affetto e stima reciproca. La scrittrice ha voluto qui raccontare, attraverso la corrispondenza e le interviste col filosofo romeno, e raccogliendo alcuni scritti personali, il suo viaggio intimo nel mondo di Cioran. Questo libro è un album di immagini, parole e ricordi che ricompone, a poco a poco, la storia di una grande amicizia. È anche l’incontro di due anime sole, ma potenti. In tale esilio dell’anima si stabiliscono intrecci nascosti, volontariamente affrancati da un centro affollato, organizzato. Emerge invece la bellezza del disordine, dell’autenticità di chi parla dai margini. A volte sussurra, altre urla, altre ancora si affida al potere di un incorrotto e lapidario silenzio.
Oltre i confini. Il dialogo transnazionale nelle discipline storiche e filologiche
Libro: Libro in brossura
editore: Criterion
anno edizione: 2020
pagine: 292
Il volume raccoglie i lavori del nono di una serie di incontri tra storici e filologi italiani e romeni, tenutosi all’Università di Padova nel giugno del 2018 e dedicato specificamente al tema del confine e del dialogo transnazionale. La dialettica tra nazionale e sovranazionale, la sincronizzazione tra centro e periferia, la dislocazione e la polverizzazione delle frontiere o il loro attraversamento periglioso, tra i molti temi qui affrontati, si stagliano sul proposito di fondo di far dialogare metodi e letture a partire dalle due diverse specole disciplinari della storiografia e della filologia, esercitando la diversità e la discordanza degli sguardi su testi e fenomeni che hanno percorso, accomunato o disgiunto lo spazio europeo fra Est e Ovest. Per provare non solo a immaginare un comune spazio di discussione e circolazione delle idee, ma anche per ricostruire una nuova, plausibile mappa intellettuale europea, una delle tante possibili idee d’Europa.
Cioran ingenuo e sentimentale
Ion Vartic
Libro: Libro in brossura
editore: Criterion
anno edizione: 2020
pagine: 379
Mediante il filtro dei concetti schilleriani di “ingenuo” e “sentimentale”, Ion Vartic, con la maestria del “critico-scrittore”, in questo libro narra l’epopea cioraniana, in perenne tensione organica tra il complesso del creatore intrappolato in un paese troppo piccolo come la Romania e la scelta consapevole del “fallimento” come declassato metafisico in Francia. In queste pagine dense e vibranti, ricche di aneddoti biografici inediti, Cioran si trasforma in prisma di rifrazione della letteratura europea e mondiale – da Kafka a Goethe e Shakespeare, passando per Dostoevskij, Baudelaire, Kundera, Borges, Leopardi e Gombrowicz, solo per citarne alcuni – che scorre qui potente, nell’ordito di connessioni sorprendenti e illuminanti. Testo imprescindibile e punto di riferimento per l’esegesi cioraniana, il volume è stato insignito, nel 2000, del premio più prestigioso della letteratura romena: il Premio dell’Unione degli Scrittori di Romania come miglior saggio.