DMG: Cromatismi
Richard Wagner. La vita, le opere, il suo tempo
Martin Gregor-Dellin
Libro: Libro in brossura
editore: DMG
anno edizione: 2017
pagine: 818
Dopo la sua morte, avvenuta a Venezia il 13 febbraio 1883, la figura e l’opera di Richard Wagner non hanno smesso di restare al centro di un acceso dibattito. Idolatrato da alcuni, detestato da altri, il creatore del "Ring", di "Tristano" e "Parsifal" è stato uno dei fenomeni dell’Ottocento, e non solo per la sua straordinaria attività di musicista. Gregor-Dellin si propone di fare giustizia dei «miti» wagneriani, sia nei loro aspetti positivi sia in quelli negativi, interpretando l'uomo e l'artista attraverso il tempo in cui visse, seguendone l’evoluzione. Grazie a un minuzioso lavoro di ricerca l’autore ricostruisce la vita e l’attività artistica del grande musicista tedesco e l’unità di vita e opera viene spiegata come il risultato di un dramma personale che è allo stesso tempo il dramma di un secolo. Una vita straordinaria, irripetibile, nella quale si muovono personaggi di assoluto rilievo: Nietzsche, Ludwig II, Bismarck, tra gli altri. Appassionante come un romanzo, minuziosa nella documentazione, questa biografia rivela il dramma dell’esistenza di Richard Wagner, la sua opera e insieme la sua epoca.
Di seconda mano. Né un saggio, né un racconto sul tradurre letteratura
Laura Bocci
Libro: Libro in brossura
editore: DMG
anno edizione: 2016
pagine: 228
Tra racconto, autobiografia, saggio, "Di seconda mano" attraversa i vasti territori della traduzione letteraria con un movimento nello spazio e nel tempo: tra viaggi nel presente e nel passato, divagazioni autobiografiche, spunti teorici, questo libro intreccia una fitta serie di "storie di traduzione", lungo un filo narrativo in cuisi sovrappongono realtà e sogno, fantasia e ricostruzione storica, esperienza quotidiana e problematica teorica. Questo viaggiare del racconto si risolve in un'inquieta e appassionata interrogazione del tradurre letteratura: come si muove, per quali strade intime e segrete, quella seconda mano che, toccando il testo dell'autore, lo riscrive e lo trasforma, facendosi carico di un rischioso passaggio in un'altra lingua e in un'altra cultura e assumendo la responsabilità del compromesso implicito di questa operazione? Su quale carico di esperienza e di riflessione si svolge il rapporto con l'autore del passato e con il potenziale lettore futuro? E come l'umile pratica artigianale e quotidiana di una traduttrice può confrontarsi con l'immenso apparato teorico che attualmente si sta accumulando sul problema del tradurre?

