EdiGiò: Le giraffe

L'uso continuo di farmaci era la costante in Giovanna quando il pensiero non era capace di elevarsi. A questo Giovanna non era capace di dare una spiegazione ma paradossalmente proprio questa incapacità esaltava il mistero d'infinito dal quale provenivano quei doni e che così copiosamente andavano dritto a dare speranza. Non poteva essere un arco viziato un corto circuito del pensiero frutto di una fredda evoluzione? No.

Flaminia è una ragazzina pasticciona, "pastrocchiona" e non particolarmente bella, condizione sfavorevole per il mondo attuale. Le prese in giro dei compagni, il fratello rompiscatole, il padre assente quasi sempre per lavoro e la poca autostima rendono Flaminia fragile e incapace di guardare alla realtà senza maschere e pregiudizi. Aveva bisogno di qualcuno che la volesse così, imperfettamente bella. Aveva bisogno di Enea per capire il significato della vita anche quando potesse sembrare " cattiva" e senza senso.

Adele è un'anziana signora, molto malata e bisognosa di cure. La freschezza e la semplicità con cui Teresa, una giovane infermiera, si approccia alla donna fa si che tra le due nasca una delicata amicizia a seguito della quale, sullo sfondo della città, teatro della propria vita, Adele finisca per raccontarsi e raccontare Genova. Teresa è affascinata dai racconti sia dalla grande determinazione che l'anziana dimostra nell'aver affrontato un destino spesso avverso nel corso della sua vita. Quello stesso destino, ancora una volta, metterà a dura prova i sentimenti di Adele.

I protagonisti di questi racconti sono diversi per età, per appartenenza e per ambientazione. Dai personaggi femminili di "Iris di stoffa", ai ragazzi presenti in "Andrea delle lunghe gambe". Dove è diverso il loro modo di affrontare la maturità e la vecchiaia, lo sguardo si sposta sulle problematiche più attuali con risvolti tragici come in "Innocenza".

"Non prendere la vita troppo sul serio. Tanto non ne uscirai vivo". Dal premiato autore de "L'urlo del grano" e "Ritorno a Summerville" un noir claustrofobico, velato da un'aura d'attesa a tratti densa e vischiosa, a tratti rarefatta come nebbia ma che, come nebbia, penetra nella pelle e raffredda le ossa.

Il re dell'Estate governa la stagione più calda dell'anno. La sua corte è gremita di orchi, satiri ed esili ninfe delle feste. Il suo temperamento focoso e la sua brama di conoscenza lo costringono a violare gli antichi patti condannandolo ad un destino di esilio ed oblio. In assenza di un sovrano, l'Estate muta la propria natura sconvolgendo gli equilibri e mettendo in pericolo tutte le corti fatate. Così, gli altri sovrani delle stagioni, sono obbligati a ricostituire l'equilibrio del regno di Arcadia, scoprendo che anche i loro poteri, a volte, possono essere messi in discussione. Tra i dubbi del re dell'Autunno, i capricci della regina della Primavera e la crudeltà dell'Inverno, gli eventi seguiranno strade rendendo inevitabile un sacrificio di cui un grosso gatto e una giovane donna saranno elementi imprescindibili.

Parole sussurrate a fior di labbra, emozioni e ricordi impressi nell'anima più che nella mente, luoghi, persone e fatti di vita quotidiana raccontati in dieci brevi racconti.

In queste pagine troverete sette racconti. Sette storie con personaggi insospettabili che vivono alla periferia della vita. Inquietudini scorreranno sulla vostra pelle, riga dopo riga, perché l'ombra che vi turba, può essere più vicina di quanto voi pensiate.

Un libro che non viene restituito in biblioteca è all'origine di questa storia gialla. Lanciato alla sua ricerca, Giorgio, il goffo bibliotecario protagonista, inciampa invece in una vecchia amica, un cadavere nel cestino della carta straccia, una vamp fuori tempo massimo. E poiché un battito di farfalla a Quarto Oggiaro può provocare un ciclone a Foro Bonaparte, Giorgio si troverà coinvolto in una caccia all'assassino, con un paio di morti misteriose, ragionieri innamorati, faccendieri vedovi, giornalisti squinternati con la passione per la fisica, aperitivi e paella, fino ad arrivare, naturalmente per caso, a ritrovare il libro che tutto aveva iniziato. Giorgio e Martina, i due improbabili detective, ci accompagnano nelle loro scorribande, anche gastronomiche, alla ricerca della soluzione del giallo, attraverso una Milano inedita e ancora oggi da bere.

Alla morte del padre, Julia è costretta a tornare a casa, nella bellissima tenuta vinicola di Magnolia Manor, dopo un lungo periodo trascorso a Londra come moglie di un vecchio duca, scomparso a pochi anni dal matrimonio. Ad accoglierla nella casa paterna troverà l'odiata matrigna ed il di lei figlio, il rude Kyle Kendricks, sovrintendente della tenuta. Inizierà così un'aspra battaglia per l'eredità ed il possesso dei vigneti, tra vecchi e mai sopiti rancori, improbabili alleati e nemici dichiarati. Riuscirà Julia a mantenere la sua eredità ed a riconoscere l'amore negli occhi di chi riteneva un nemico giurato?