Argolibri
Una scelta
Liz Lochhead
Libro: Libro in brossura
editore: Argolibri
anno edizione: 2022
pagine: 240
"Una scelta" è un’antologia di poesie della poetessa e drammaturga scozzese Liz Lochhead, insignita nel 2011 del titolo di Makar, poeta nazionale della Scozia. L’opera raccoglie i testi composti in un arco temporale di quasi quarant’anni dalla pubblicazione della sua prima raccolta di poesie "Memo for Spring" del 1972. Nella prefazione all’opera, la grande poetessa anglosassone Carol Ann Duy mette in risalto che a quel tempo la voce poetica femminile della Lochhead costituì un’assoluta novità nel panorama e nel canone letterario scozzese dominato da voci poetiche maschili: «La primavera (Spring) della Lochhead sbocciò nel contesto prevalentemente maschile della poesia scozzese e tuttavia riuscì a renderlo femminile». Il femminismo e l’ironia sono le caratteristiche distintive della sua opera poetica, che attraverso immagini del passato, ricordi infantili e caustici quadretti quotidiani, svela la profonda disuguaglianza sociale esistente tra i due sessi, all’interno dei ruoli stereotipati imposti dal sistema patriarcale scozzese. Parallelamente, l’autrice evidenzia tutte le criticità di una Scozia subordinata alla dominazione politica e culturale inglese che tenta, in prospettiva fortemente “anglocentrica”, di annichilire la sua identità nazionale, rischiando di azzerare tradizioni secolari e soprattutto lo Scots, il suo storico idioma. Prefazione di Carol Ann Duffy.
Free Tekno Movement
Virginia Giulia Vicardi
Libro: Libro in brossura
editore: Argolibri
anno edizione: 2022
pagine: 136
Non è scontato dire cosa sia stata la free tekno: fenomeno spontaneo o movimento politico, sottocultura o controcultura, nuova forma di svago o impegno sotto altre vesti, edonismo o rivoluzione, neo-spiritualità o buon vecchio sfascio. Di certo è stata qualcosa dalla vita troppo lunga - si va verso i trent'anni di storia, e ormai il "rave" può dirsi prassi, se non accettata, consolidata al pari di altre fattispecie come il "concerto" o il "festival" - per lasciarsi incasellare in una sola definizione. Di certo la cultura rave è stata il frutto di una fortissima tensione sincretica, in cui il "no future" e l'autoproduzione del punk ha incontrato la psichedelia e il nomadismo degli hippie, si è appropriata della musica elettronica nata per i club e l'ha sublimata con l'idea tutta giamaicana del soundsystem portatile come strumento di riappropriazione dello spazio pubblico, incontrando nuove suggestioni estetiche e performative nella cibernetica, nel neo-tribalismo e nel transumanesimo. Di fronte a un profilo così complesso, questo saggio di Virginia Giulia Vicardi ci aiuta, col suo sguardo limpido e acuto, a inquadrare opportunamente la free tekno - e a renderle il posto di primo piano che le spetta nella storia della cultura occidentale. (Dalla quarta di copertina di Vanni Santoni) "Caos, musica, spettacolarizzazione, ibridazione, trance, velocità e macchinari mostruosi uniti ad un fanciullesco vitalismo. Le avanguardie storiche congiunte al mondo techos, regolato dalla legge della conservazione della massa e dal caos creatore, mondo temporaneo, dominato dai contrasti in cui nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma" Free Tekno Movement ripercorre la storia della festa intesa come performance collettiva, esponendo le complessità e peculiarità di un teatro libero fatto di corpi, droghe e tecnologia. L'autrice, come una cyber-Arianna, srotola il fil rouge della sua ricerca tra i meandri della controcultura giovanile, passando per le riflessioni di Rousseau sulla forma teatrale fino all'esplorazione dell' automutilazione nelle performance di Ron Athey, regalandoci una liturgia di voci rivoluzionarie e BPM incalzanti. Con una prefazione di Alessandro Kola e un remix letterario di Riccardo Balli.
Tutte le poesie
Cosimo Ortesta
Libro: Libro in brossura
editore: Argolibri
anno edizione: 2022
pagine: 375
Argolibri presenta "Tutte le poesie" di Cosimo Ortesta, opera che raccoglie per la prima volta insieme tutte le opere di uno dei più grandi poeti del secondo Novecento italiano, a tre anni dalla sua scomparsa Un libro dalla straordinaria forza espressiva che è lo specchio di una vita vissuta nel costante confronto con l'altro e nel dialogo mai passivo con una tradizione europea che va dal Barocco a Mallarmé, da Frost e Auden a Beckett e Valéry. La poesia di Ortesta si disegna così come un'esperienza estrema della parola, una visione che attraversa il proprio spazio esistenziale radendolo con la lama di una luce affilata e implacabile, una lingua che egli stesso definì "omicida". Elegante traduttore dal francese, poeta dalle pubblicazioni rade e meditate, recensore raffinato, Cosimo Ortesta ha incarnato quella figura di poeta-critico-traduttore cosi caratteristica del nostro Novecento. "L'ombra di un mondo esterno si avvicina radice che dal ventre e dalla mente cresce nuda fraterna lingua contro l'esperienza del giorno. Le sue costellazioni luminose e fredde sono presagio di amori incerti di fiocchi di neve, bufere incandescenti, e al centro del campo azzurro la pioggia roteando fa notte estiva, quiete e calma, in cui si chiude assonnata e ferita un'altra perfezione. Tremo fino al sonno quando la calma di un molteplice sfacelo si dilata e su questo interno plana dove di amore né d'alcun timore bisogna parlare adesso che niente c'è da dire adesso che il chiarore è una pace così lenta in disfarsi così viva bellezza in darci aiuto per nessuna pace. Ma se lei perdesse la testa e scoppiando in un oceano di piume a due a due un altro io un altro tu a dirsi addio ancora forti ma sempre più inesperti ritornando all'addio ci sarebbe la voce nel centro della paura Testimone di questo incerto rito è la mano che scrive esatte menzogne della lingua omicida. Il volume contiene le opere pubblicate in vita, traduzioni "segrete", gli inediti dell'ultimo periodo e le riproduzioni delle poesie manoscritte dedicate alla Rosselli e a Zanzotto.
Cinema vivente
Saint-Pol-Roux
Libro: Copertina morbida
editore: Argolibri
anno edizione: 2022
pagine: 125
«Il cinema attuale è la camera oscura. Il cinema del futuro sarà la camera Ardente. Il roveto ardente che parla, donde vengono le leggi del mondo». Così scriveva Saint-Pol-Roux (1861-1940), poeta solitario dalla barba bianca, soprannominato Saint-Pol-Roux-le-Magnique, «e si direbbe che questo soprannome se l'era proprio meritato, tanto a causa dello splendore dei suoi costumi, quanto per la bellezza truculenta dei suoi discorsi». Il suo libro Cinema Vivente è un folgorante appello rivolto agli scienziati e ai pionieri di un'arte ancora alla sua preistoria, la "prova generale" di un mondo nuovo, in cui «ci sdoppieremo. I doppi prenderanno il nostro posto, e persino le diplomazie e le guerre future si svolgeranno tramite gli altri noi stessi». Prestare ascolto a un libro come questo significa immaginare un cinema "altro", nato prima della sua invenzione; un cinema oggi in sorprendente dialogo con i nuovi scenari tecnologici, e allo stesso tempo ancora rivolto contro ogni gabbia prestabilita.
Rovi
Davide Nota
Libro: Copertina morbida
editore: Argolibri
anno edizione: 2022
pagine: 167
Argolibri presenta Rovi, tutte le poesie di Davide Nota, cantore dei confini della nuova civiltà globale, dove la città lascia il posto alla selva e tra i rovi si nasconde "il fiore smarrito della rivolta". Davide Nota ha traghettato nel Duemila la tradizione della poesia sperimentale, rinnovandola. Da Pasolini e Roversi e dall'esperienza di «Officina», sul finire del Novecento quella linea ha trovato il suo più illustre interprete in Gianni D'Elia, poeta fondamentale per la formazione di Nota. Ma rifiutando gli stilemi più canonici della tradizione poetica civile, spesso appesantiti da una seriosa retorica, la poesia di Nota restituisce un groviglio espressionistico proveniente da un sostrato visionario originario, brulicante, arrivando a spaccare la superficie piana del discorso e provocando sulla pagina - e ancor più nella mente del lettore - un paesaggio verbale e iconico liminale, tra la civiltà e la selva. I rovi, poesie già edite in precedenti raccolte e riviste per questa edizione integrale, appartengono a una stagione che va dal 2002 al 2013, vissuta da Nota nel ruolo non solo di poeta ma di intellettuale militante, fondatore della rivista di poesia e realtà «La Gru» e del collettivo "Calpestare l'oblio", protagonista tra il 2008 e il 2011 di un vasto dibattito rimbalzato su tutti i media nazionali e in Francia. Divenuto editore, con le edizioni Sigismundus, e opinionista, a «L?Unità» e all'«Huffington Post», Nota si è infine ritirato improvvisamente dalla scena, tra antiquitates editoriali e nuove sperimentazioni estetiche, documentate nell'appendice, inedita, al volume. Vagabondando tra le macerie del movimento dei movimenti, di fronte al trionfo del capitalismo delle piattaforme, Nota nei suoi ultimi versi ha annunciato l'approdo al selvaggio, ai rovi e al tarassaco, come orizzonte della ribellione, proseguendo poi nella video-arte e nel teatro multimediale la sua ricerca verso la poesia totale.
Surgelati. Opera a 14 mani per scrittore, fumettisti e gruppo rock
Nicola Gobbi, Wu Ming, Davide Biagioni
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Argolibri
anno edizione: 2021
pagine: 52
"Surgelati" è la storia di un ragazzo che si risveglia in una stanza d'ospedale e tutto gli appare bianco, neutro, indefinito. Persino la faccia che vede nello specchio. Lo hanno appena scongelato dal suo stato di immigrato in criogenesi. Ora il suo volto non ha espressioni, la sua identità è surgelata. Tutti vorrebbero cucirgli addosso il ruolo che ritengono più adatto a un immigrato clandestino, senza mai ascoltarlo davvero. Il nuovo mondo di cose e di persone che incontra lo vuole congelare in uno stereotipo, a dispetto del costante divenire, nell'esperienza concreta, delle identità, delle idee e delle culture. Questa graphic novel è un'opera sull'immigrazione e lo sfruttamento degli immigrati, che come la merce dei supermercati vengono congelati e scongelati a uso e consumo, fino alla disumanizzazione. "Surgelato da esportazione in porzione monodose". Come le altre opere della collana di fumetti della casa editrice Argolibri, il testo non finisce sulla pagina, ma l'opera è stata musicata dal gruppo rock Contradamerla, ascoltabile tramite qrcode.
Il grande formichiere e altre, piccole, favole in poesie
Niki-Rebecca Papagheor
Libro: Copertina morbida
editore: Argolibri
anno edizione: 2021
pagine: 150
Poesie in forma di favola, favole nere, brevi, per adulti, descrizioni cristalline di paesaggi emotivi e sonori congelati nel tempo. Tra le "Illuminazioni" di Rimbaud e i racconti brevi di Kafka, in alcuni momenti sembra ricordare alcuni interni dei diari della Pizarnik, come alcune favole poetiche della Ombres, o quelle più surrealiste di Gertrude Stein; con la rigorosa arte della tessitrice di storie, la scrittrice greca Niki-Rebecca Papagheorghiou porta rapidamente il lettore nel vortice della sua voce - voce profonda eppure leggerissima, materna eppure sola - una voce femminile ed enigmatica. Poesie fiabesche popolate di animali, piante ed oggetti che saturano lo spazio del racconto aprendo al suo interno un silenzio denso, di riflessione, di poesia. Il libro sarà inoltre arricchito dalle illustrazioni a colori, dal tratto inconfondibile, della disegnatrice Giuditta Chiaraluce, con l'introduzione di Evanghelia Stead, postfazione di Francesca Sensini e un ricordo dell'editore greco Stavros Petsòpoulos.
Niente di personale
Fabrizio Venerandi
Libro: Copertina morbida
editore: Argolibri
anno edizione: 2021
pagine: 120
L'autore del primo canzoniere d'amore della storia della letteratura italiana a essere programmato e pubblicato in edizione digitale, torna a esplorare i confini della parola poetica, utilizzando log e altri dati provenienti dal web per fare poesia. Riciclando, riusando e montando con l'ironia della sorte ciò che rompe la funzionalità della rete e ne esibisce il lato oscuro (errori, spam, pornografia), in "Niente di personale" Venerandi compone error poetry, spam poetry, il porno-poemetto you are looking for you e, nel settecentenario dantesco, riscrive la Commedia in ordine alfabetico.
Trilce
César Vallejo
Libro: Libro in brossura
editore: Argolibri
anno edizione: 2021
pagine: 190
Opera solenne e trasgressiva, enigmatica e viscerale, Trilce di César Vallejo esce nel 1922, anno 'fondativo', potremmo dire: escono infatti, a distanza di pochi mesi, Thee Waste Land di Eliot, Ulysses di Joyce, nonché la traduzione inglese, da parte di Russell, del Tractatus Logico-Philosophicus di Wittgenstein, opere che segnano svolte radicali nella storia letteraria e culturale del Novecento; lo stesso dicasi per Trilce che, per quanto parzialmente scritto dal poeta peruviano nella restrizione e nell'isolamento di un piccolo carcere sulle Ande, viene tutt'oggi considerato un momento fondamentale del rinnovamento del linguaggio poetico mondiale, capolavoro che rende Vallejo una delle voci più originali, assieme a Lorca e Neruda, della lingua spagnola di tutti i tempi. Thomas Merton, non a caso, lo definiva "il più grande poeta universale, dopo Dante". Trilce – neologismo coniato dall'autore – si compone di 77 testi poetici che si intrecciano tra loro, formando un grande arazzo-labirinto della cultura ispanoamericana di inizio Novecento: ad ogni nuova invenzione letteraria il lettore sarà chiamato ad uscire dal labirinto di Trilce, a decifrare il codice poetico del grande autore peruviano; ogni singola parola, anche la più semplice e umana, verrà riformulata, intensificata, detta nuovamente 'una prima volta' dal poeta, caricata di nuovo senso etico e politico.
Desert
Anonimo
Libro
editore: Argolibri
anno edizione: 2021
pagine: 120
"Un fantasma tormenta molti attivisti, anarchici e ambientalisti. Ha tormentato me. Gran parte della nostra sottocultura nega la sua esistenza, eppure quell'immagine flebile cresce, diventa concreta, finché non ti guarda dritto negli occhi. E il suo sguardo, proprio come con i mostri nei racconti del passato, ci paralizza. Muoversi diventa impossibile. Abbandoniamo la speranza: diventiamo disillusi, inattivi. Lo spettro che molti cercano di non vedere è una semplice constatazione: il mondo non verrà salvato." In questo testo, affidato all'internet dieci anni fa come un messaggio in bottiglia, l'anonimo autore tenta di delineare i possibili futuri di una resistenza anarchica ed ecologista di fronte all'incessabile avanzamento del cambiamento climatico. Tra quelle che furono le sue previsioni vive anche il nostro presente, nero su bianco accanto a ciò che siamo stati e a quello che possiamo ancora essere. Il punto di vista di questo testo, totalmente spoglio dell'illusione della una grande rivoluzione globale che salverà il pianeta, resta deciso a difendere i resti del mondo che ci troveremo a vivere, a proteggere chi lotta dal peso schiacciante della catastrofe.
Opere poetiche. Volume 2
Corrado Costa
Libro: Copertina morbida
editore: Argolibri
anno edizione: 2021
pagine: 500
A trent'anni esatti dalla scomparsa di Corrado Costa (1929-1991), la casa editrice Argolibri è orgogliosa di presentare il secondo volume delle Opere poetiche (dopo il primo pubblicato lo scorso anno dedicato alle poesie giovanili), che raccoglie per la prima volta tutte le poesie edite in volume, ovvero Pseudobaudelaire (1964), Le nostre posizioni (1972), The complete films (1983), le poesie sparsamente distribuite in rivista dagli anni '40 agli anni '90 e moltissimi inediti, un autentico tesoro, preservato e reso disponibile dall'Archivio Costa della Biblioteca "Panizzi" di Reggio Emilia, tra cui le raccolte Pseudo-pseudobaudelaire, Tutto il cinema di Corrado Costa. Poemi in bianco e nero e poesie a colori e 49.000 film del periodo tang, così da ottenere un 'profilo poetico' dell'autore diversicato ed esaustivo di quei suoi anni di attività scrittoria intrepida e inarrestabile; a corredo un apparato composito e plurale che accoglie contributi di studiosi e sodali del poeta, tra cui Chiara Portesine (curatrice del volume), Aldo Tagliaferri, Paul Vangelisti, Giulia Niccolai ed altri ancora.
La radice dell'inchiostro. Dialoghi sulla poesia
Libro: Libro in brossura
editore: Argolibri
anno edizione: 2021
pagine: 284
È ancora legittima la radice dell'inchiostro? Come dimenticare la fine della storia, della poesia? Non soltanto la fine che è già stata decretata, ma anche quella sempre sul punto di venire… Un dialogo tra diverse generazioni e modi d'intendere il fare poetico, una raccolta di corrispondenze, saggi, discussioni, sconfinamenti che - senza gerarchie e in costante confronto con l'eredità del secolo scorso - formano un ritratto della complessa geografia del panorama letterario italiano. Si riflette, in particolare, sul rapporto che lega estinzione e parola, abiura e promessa. Facendo continuamente attrito con un'idea consolatoria della poesia, questa verifica degli usi finisce per somigliare tanto ad un libro d'interrogazioni, quanto ad un viatico per il mondo che ancora non vediamo… Hanno accolto l'invito: Mariasole Ariot, Bianca Battilocchi, Maria Borio, Davide Brullo, Maria Grazia Calandrone, Enzo Campi, Riccardo Canaletti, Mattia Caponi, Marilina Ciaco, Valerio Cuccaroni, Tommaso Di Dio, Flavio Ermini, Mario Famularo, Emanuele Franceschetti, Giovanna Frene, Massimo Gezzi, Marco Giovenale, Alessandra Greco, Mariangela Guatteri, Francesco Iannone, Andrea Inglese, Franca Mancinelli, Lorenzo Mari, Giulia Martini, Giulio Marzaioli, Alessandro Mazzi, Matteo Meschiari, Dimitri Milleri, Samir Galal Mohamed, Renata Morresi, Davide Nota, Fabio Orecchini, Vincenzo Ostuni, Francesco Ottonello, Bernardo Pacini, Nicola Passerini, Cristiano Poletti, Daniele Poletti, Giovanni Prosperi, Laura Pugno, Carlo Ragliani, Rossella Renzi, Eleonora Rimolo, Giorgia Romagnoli, Sergio Rotino, Carlo Selan, Aldo Tagliaferri, Mattia Tarantino, Ranieri Teti, Ida Travi, Costantino Turchi, Claudia Zironi. Corredano il volume alcune opere di Magdalo Mussio, "scriba di spazi", tra i principali esponenti della poesia visiva del Novecento.