Bonfirraro
L'anima di una città. Settimana santa di Caltanissetta tra scatti e parole
Libro: Libro rilegato
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2025
pagine: 224
La Settimana Santa di Caltanissetta è molto più di una celebrazione religiosa: è un rito che attraversa il tempo, un'eredità culturale e spirituale che si rinnova ogni anno nel cuore della città e di chi la vive. "L'anima di una città" di Francesco Daniele Miceli e Umberto Ruvolo è il racconto di questa tradizione millenaria, narrata attraverso la forza evocativa delle immagini e la profondità della parola scritta. È un viaggio duplice e complementare nel cuore pulsante della Settimana Santa nissena. Infatti, il libro si sviluppa su due binari distinti: il primo, fatto di parole, offre una narrazione ricca di storie, pensieri, e riflessioni che attraversano il rituale dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua. Qui si intrecciano storia e antropologia, mentre si esplorano i momenti salienti della tradizione: la Scinnenza, la Real Maestranza, le Vare e le Varicedde, e il Cristo Nero. Il secondo binario, quello della fotografia, si immerge invece in una girandola di emozioni contrastanti: dal buio alla luce, dal sacro al profano, dalla morte alla vita, dalla festa al lutto. Gli scatti in bianco e nero di Umberto Ruvolo colgono attimi sospesi, dettagli che sfuggono a uno sguardo distratto, frammenti di vita che restano impressi nella memoria collettiva: le mani segnate dalla fatica che stringono le vare, i volti tesi dalla devozione, le fiammelle tremolanti nel vento, il passo cadenzato di un popolo che marcia compatto nel buio della notte. Le parole di Francesco Daniele Miceli accompagnano queste immagini con un racconto che intreccia storia e sentimento, restituendo l'atmosfera unica di una settimana in cui Caltanissetta si trasforma in un grande teatro sacro, dove il sacro e il profano si mescolano in un equilibrio millenario. Insieme, parole e immagini raccontano un'unica storia, quella di un popolo che rinnova ogni anno il proprio legame con il passato, vivendo il sacro e il profano in una commistione unica. Un'opera preziosa, per chi vuole riscoprire le proprie radici e per chi si avvicina per la prima volta a un evento che è molto più di una festa: è identità, passione, emozione. Non è solo una documentazione, ma un'esperienza immersiva che porta il lettore dentro il respiro della città, dentro il battito del suo cuore antico. È un omaggio alla memoria di generazioni che hanno portato avanti questi riti, un tributo alla loro forza e alla loro fede. Entrate, lasciatevi trasportare. Buon viaggio.
La stagione delle anime fragili
Francesca Tofanari
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2025
pagine: 160
La stagione delle anime fragili è un affascinante romanzo che si snoda attraverso un intricato caleidoscopio di sentimenti, in cui i personaggi si trovano costantemente a navigare tra l'essere e il dover essere, tra il passato e il presente. La storia si apre con un drammatico incidente che porta Andrea, un rispettato professore di filosofia dell'Università di Firenze, in coma. Mentre il padre lotta per la vita, sua figlia Giulia è costretta a fare i conti con la possibilità di perderlo. Tuttavia, una scoperta inquietante sul cellulare di Andrea sconvolge ulteriormente la sua esistenza: alcuni messaggi di una donna memorizzata con il solo nome "S". Senza esitazione, Giulia decide di rispondere a questi messaggi, come se fosse il padre, dando il via a un complesso rapporto con una donna sconosciuta. Parallelamente, emergono dettagli del passato di Andrea attraverso un libro intitolato La Coda della Sirena, che aggiunge ulteriori particolari alla trama. Questo libro rivela un amore profondo e struggente tra due giovani adolescenti, un amore che ha resistito al passare del tempo e alla distanza, ma che ora cerca una collocazione nel presente. Giulia, ignara della vera natura del legame tra suo padre e la misteriosa "S", si impegna strenuamente per allontanare questa presunta amante, anche arrivando a incontrarla di persona. Nel frattempo, la donna dietro ai messaggi continua a tessere una relazione emotiva con chi crede essere Andrea, ignara della verità. Con uno stile avvincente e una profonda introspezione sui sentimenti umani, il romanzo esplora i legami familiari, l'amore e il passare del tempo. Mentre il presente e il passato si intrecciano, i personaggi sono costretti a confrontarsi con i propri sentimenti e con le conseguenze delle loro scelte. Giulia diventa il fulcro della storia, determinata a risolvere il mistero intorno alla relazione tra suo padre e "S", senza rendersi conto di essere destinata a influenzare il destino di due donne. Con un finale carico di emozioni e rivelazioni, "La stagione delle anime fragili" lascia il lettore riflettere sulla complessità dell'amore, della vita e sulla fragile complessità delle relazioni umane.
La ribelle di Marineda
Emilia Pardo Bazán
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2025
pagine: 304
Emilia Pardo Bazán è universalmente riconosciuta come la pioniera della letteratura naturalista in Spagna. Il suo romanzo storico La ribelle di Marineda rappresenta il primo capolavoro di questo movimento nella Spagna del XIX secolo. Preceduto solo da tre opere di Zola, questo romanzo offre uno sguardo audace e senza compromessi sulle disuguaglianze sociali e sul coraggio delle donne nell'ambiente industriale dell'epoca. Nelle pagine di quest'affascinante opera, Pardo Bazán dipinge un ritratto vivido della Spagna durante la tumultuosa rivoluzione del 1868, gettando luce sulle vicende storiche del momento. La protagonista, Amparo, incarna la determinazione e la passione delle donne operaie che lottano per la propria dignità e libertà. Operaia nel negozio di famiglia, decide di andare a lavorare in una fabbrica di tabacco. Lì Amparo abbraccia fervidamente l'ideale repubblicano e diventa portavoce e leader della lotta per la giustizia sociale. Il suo destino si intreccia con quello del giovane Baltasar, proveniente da una famiglia agiata di Marineda, il cui interesse per Amparo si trasforma in amore. Tuttavia, quando Amparo rimane incinta, Baltasar la abbandona a causa delle differenze di classe. Il romanzo culmina con la nascita del bambino e la proclamazione della repubblica. Attraverso la penna incisiva e penetrante di Pardo Bazán, il lettore è trasportato in un mondo ricco di contraddizioni e conflitti, dove le barriere di classe e genere si scontrano con il fervente desiderio di libertà e autodeterminazione. L'autrice ci conduce lungo le strade polverose della lotta di classe e negli eleganti salotti della borghesia, offrendo uno sguardo appassionato sulla vita e sulle aspirazioni dei suoi personaggi. La ribelle di Marineda non è soltanto un romanzo storico, ma un'opera che parla direttamente al cuore dei lettori moderni, invitandoli a riflettere sulle ingiustizie del nostro mondo e sulle lotte ancora in corso per l'uguaglianza e la giustizia sociale.
Cliché
Carme Karr
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2024
pagine: 224
"Cliché" di Carme Karr, pubblicato per la prima volta nel 1906, è una raccolta di ventitré racconti che segna una pietra miliare nella storia della letteratura catalana e rappresenta una svolta decisiva nella carriera dell'autrice. Considerata una delle figure più influenti della sua epoca, Karr rompe con le convenzioni della narrativa tradizionale, offrendo ai lettori una scrittura fresca e incisiva, che fonde la tecnica fotografica emergente con l'introspezione psicologica. I suoi racconti analizzano in profondità le problematiche sociali e culturali del tempo, dalla condizione femminile al matrimonio, dalla prostituzione alla vita urbana e ai suoi disagi. Karr utilizza la metafora della fotografia per catturare le sfaccettature della realtà, rivelando con uno sguardo critico le contraddizioni della modernità. Ogni racconto è una finestra aperta sulla vita quotidiana e una denuncia delle ingiustizie sociali, con particolare attenzione alla condizione della donna, vessata da aspettative borghesi e ruoli di genere oppressivi. Con la sua scrittura visionaria, Karr invita i lettori a riflettere sulle norme e sugli stereotipi che governano la società e propone una visione alternativa, dove la libertà e l'autonomia delle donne diventano centrali. Cliché si pone come una sfida alle convenzioni dell'epoca, proponendo un linguaggio diretto, carico di simbolismo e significati profondi. La forza di Carme Karr risiede nella sua capacità di trattare con maestria temi delicati e complessi, senza mai perdere di vista la dimensione umana e il desiderio di cambiamento. Questa raccolta, ancora attuale, è un capolavoro di denuncia sociale e di impegno culturale, che conferma l'autrice come una delle voci più innovative e coraggiose del suo tempo. "Cliché" continua a emozionare e a ispirare, portando avanti un messaggio di emancipazione e di lotta contro le ingiustizie, che parla con forza alle nuove generazioni. «Un manifesto per la libertà e l'emancipazione delle donne, che sfida le norme sociali dell'epoca. La condizione femminile, il matrimonio e la prostituzione: Karr svela le contraddizioni della modernità con una prosa tagliente e innovativa.»
Destino di una famiglia ucraina
Ivan Nechuy-Levytsky
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2024
pagine: 240
"Destino di una famiglia ucraina" di Ivan Nechuy-Levytsky è un capolavoro del realismo ucraino che esplora la vita nelle campagne ucraine dell'Ottocento, un periodo segnato da profondi cambiamenti sociali e culturali. Ambientato dopo l’abolizione della servitù della gleba, il romanzo segue le vicende della famiglia Kajdaš, simbolo delle tensioni e delle aspirazioni di un popolo in cerca di identità. Al centro della storia c'è Omel’ko Kajdaš, un contadino tradizionale la cui vita è segnata dalla religiosità e dall'alcolismo. I suoi figli, Karpo e Lavrin, rappresentano le nuove generazioni che lottano tra le aspettative familiari e i desideri personali. Le due nuore di Omel’ko, Motrja e Melaška, vivono sotto la costante pressione della suocera Kajdašycha, che cerca di mantenere le rigide tradizioni patriarcali. Il conflitto con Kajdašycha si manifesta in tensioni quotidiane, evidenziando le difficoltà delle donne nel trovare il loro posto in una società in evoluzione. Nechuy-Levytsky combina abilmente realismo e ironia, offrendo una narrazione ricca di dettagli vividi. Attraverso momenti di dramma e di umorismo, il romanzo affronta le difficoltà economiche, le pressioni sociali e le lotte di potere all'interno della famiglia, trasformando la storia della famiglia Kajdaš in una metafora delle sfide più ampie che l'Ucraina ha affrontato nel preservare la propria identità culturale. "Destino di una famiglia ucraina" non è solo una storia locale, ma una riflessione universale sulla resilienza, sull'emancipazione e sulla ricerca di una nuova vita. Questo classico della letteratura ucraina rimane di grande attualità, invitando i lettori a immergersi in una narrazione che continua a parlare al cuore di chi lotta per la libertà e l'identità. Scritto tra il 1878 e il 1879, il romanzo ha acquisito nuova rilevanza oggi, nel contesto della crisi ucraina attuale, diventando un classico che invita a riflettere sulle relazioni familiari e sulla resilienza di un popolo in evoluzione.
La fabbricante di Barcellona
Dolors Monserdà i Vidal
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2024
pagine: 240
Antonieta Corominas vive nel cuore di una Barcellona in piena trasformazione industriale. Cresciuta in una famiglia di artigiani, è immersa nel mondo del lavoro tessile, ma dentro di lei arde un desiderio di libertà e autonomia. Antonieta non si accontenta delle convenzioni sociali e delle aspettative familiari: è determinata a conquistare l'indipendenza e vivere secondo le proprie regole, sfidando le restrizioni di una società che la vuole incatenata a un ruolo predefinito. La Fabbricante di Barcellona, capolavoro di Dolors Monserdà, pioniera del femminismo catalano, dipinge con maestria la vita delle donne nella Barcellona del XIX secolo. Antonieta rappresenta la forza silenziosa di tutte quelle donne che, pur costrette in ruoli rigidi, cercano di farsi spazio in un mondo in rapida evoluzione. Il romanzo intreccia amore, sacrificio e aspirazioni di libertà, mentre il progresso industriale cambia i rapporti sociali e familiari. Con una scrittura vibrante e profonda, Monserdà ci porta in un viaggio intimo e universale, raccontando la lotta di una donna per trovare il suo posto in un mondo in mutamento. La Fabbricante di Barcellona è un omaggio alla resilienza e alla determinazione delle donne che, giorno dopo giorno, con il loro lavoro e la loro volontà, hanno costruito un futuro migliore. Un romanzo potente, capace di scuotere le coscienze e risvegliare il desiderio di libertà. La Fabbricante di Barcellona non è solo una storia, ma una celebrazione della forza delle donne che, con il loro coraggio, hanno tracciato il proprio cammino. La Fabbricante di Barcellona è una storia che parla al cuore e all'anima, capace di lasciare un'impronta indelebile in chiunque la legga. Quest'opera fa parte della collana le Sibille che ospita le voci femminili più potenti e ispiratrici della letteratura mondiale, celebrando la forza, la saggezza e la bellezza dell'esperienza femminile. «Non mi hanno lasciato scelta: dovevo dimostrare che una donna può costruire, creare, e sì, anche comandare. Il mio destino era segnato, ma ho scelto di cambiarlo con le mie mani, nonostante tutto e tutti».
Il coraggio del male
Sebastiano Ardita
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2024
pagine: 224
Il coraggio del male è un romanzo avvincente che si immerge nelle dinamiche complesse e affascinanti del mondo giovanile italiano durante un periodo storico cruciale, in un'Italia degli anni '80, segnata dalle rivolte terroristiche, dalla trasformazione degli agenti di Custodia in Polizia penitenziaria e dalla crescente influenza della mafia sulle istituzioni. Stella, una giovane donna in bilico tra la ribellione e il terrorismo, incarna la lotta contro un sistema che percepisce come oppressivo e ingiusto. Dinnanzi a lei, Domenico, un agente di custodia che vive una pressione costante tra il suo dovere istituzionale e il sentimento nascente per Stella. I due protagonisti rappresentano il cuore pulsante di una storia in cui le loro scelte si intrecciano con le dinamiche di potere, corruzione e giustizia. In un crescendo di tensioni personali e politiche, Stella e Domenico si trovano a lottare su fronti opposti, legati da un destino che li porta a confrontarsi con la propria identità e le proprie paure più profonde. Mentre le rivolte esplodono e la mafia stringe la sua morsa sulle istituzioni, i protagonisti affrontano scelte impossibili, in bilico tra il tradimento di se stessi e il desiderio di libertà. Con uno stile incisivo e coinvolgente, Sebastiano Ardita ci offre una panoramica sulla triste realtà dei reclusi e il difficile equilibrio tra lo Stato, la mafia e il sistema carcerario. Il romanzo svela le complessità del rapporto tra legge e ribellione, mostrando quanto sia sottile il confine tra il bene e il male. Attraverso una narrazione che non lascia respiro, il lettore è trascinato in un crescendo di colpi di scena e dilemmi morali che mettono a dura prova l'integrità dei personaggi. In un'epoca in cui le rivolte e la questione penitenziaria tornano al centro dell'attenzione pubblica, Il coraggio del male offre un'opportunità unica per esplorare da vicino un mondo complesso, fatto di sofferenza, coraggio e scelte drammatiche. È un invito a riflettere sul significato della giustizia e del potere, in un contesto dove spesso i valori si confondono. «Il vero coraggio non è non temere il male, ma affrontarlo quando sembra invincibile.»
Ultima confessione a Leopoli
Ivan Franko
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2024
pagine: 240
In una Leopoli di fine Ottocento, centro pulsante della Galizia asburgica, si svolge un dramma domestico e sociale che mette a nudo le contraddizioni di un’epoca e di una famiglia. Il capitano Antoš, di ritorno da una lunga campagna militare, trova un mondo in bilico tra la rigidità morale e la corruzione nascosta della borghesia locale. Il processo alla signora Weiss, una nobildonna accusata di gestire un bordello, scuote le fondamenta di una società apparentemente rispettabile. Ma il vero terremoto avviene tra le mura domestiche di Antoš, quando l'amore per la moglie Anelja, madre dei suoi figli, si trasforma in un tormento lacerante tra passione e disillusione. Attraverso un monologo interiore di straordinaria intensità, Ivan Frankò ci guida nei meandri dell'anima del protagonista, dilaniato tra il desiderio di vendetta e il richiamo di una pace familiare ormai irraggiungibile. Un’opera realistica e profonda, che anticipa lo "stream of consciousness" e tocca temi scottanti come la prostituzione e la tratta delle bianche, offrendo al contempo uno spaccato storico preciso e avvincente di una città sospesa tra Oriente e Occidente. Con una scrittura incisiva e moderna, Franko descrive con maestria il dualismo tra amore e odio, tra città e campagna, tra il dovere pubblico e il dramma privato, regalandoci uno dei primi romanzi urbani della letteratura ucraina. Tradotto per la prima volta in italiano, Ultima confessione a Leopoli ci parla ancora oggi di lotte sociali e familiari senza tempo.
Ti ho visto piangere
Immanuel Mifsud
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2024
pagine: 120
Ti ho visto piangere è un racconto potente e intimo che esplora la complessità dei legami familiari e della mascolinità. Attraverso il dialogo con la memoria del padre, la voce narrante ci guida tra ricordi di guerra, violenze domestiche e riflessioni sulla paternità, su cosa significhi essere uomini e sul peso del retaggio familiare. Il protagonista rivive i momenti chiave della sua infanzia e giovinezza, mentre cerca di affermare la propria identità in un mondo dominato da figure maschili che incarnano forza e autorità. La narrazione è un viaggio emotivo attraverso un passato che non può essere cancellato, tra la rabbia repressa e la vulnerabilità, tra il desiderio di ribellione e l’inevitabile somiglianza al padre. Le descrizioni ricche di dettagli rendono tangibile la tensione tra affetto e risentimento, tra ammirazione e timore reverenziale, creando un ritratto vivido e universale del conflitto tra le generazioni. Un’opera intensa e toccante che esplora il rapporto tra padri e figli con una sensibilità rara, offrendo uno spaccato personale e universale del peso delle aspettative e del dolore della separazione. Con uno stile poetico e a tratti struggente, Ti ho visto piangere scava nelle profondità dell'animo umano, portando a galla il dolore della perdita, della colpa e della speranza di riconciliazione. Questo libro non è solo una riflessione sul rapporto tra padri e figli, ma una meditazione sul tempo, sulla memoria e sul desiderio di trovare una propria strada nel mondo. Un'opera intensa, toccante, che lascia il lettore con la consapevolezza che, in fondo, la storia di ogni padre e di ogni figlio è una storia che ci riguarda tutti.
Gli anni d'oro della dinastia Florio
Silvia Maira, Serena Lo Pilato
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2024
pagine: 240
Gli anni d'oro della dinastia Florio ripercorre le tappe salienti della vita dei personaggi illustri di una famiglia che ha dato lustro alla Sicilia, in particolare a Palermo, Marsala e Favignana. Originari di Bagnara Calabra, Paolo fu il primo Florio a stabilirsi a Palermo, dove avviò una fiorente bottega in via dei Materassai, nota per la vendita di spezie e chinino, e frequentata anche dalla regina Carolina di Borbone. Il leo bibens, emblema della famiglia Florio, divenne presto noto in tutto il mondo. La loro crescita economica straordinaria è testimoniata dalla flotta delle navi Florio, che solcarono anche gli oceani, dalla produzione vinicola di grande successo, dall'industria del tonno, dalla fonderia Oretea, dalla produzione di ceramiche con il marchio Florio, e molto altro ancora. I Florio non solo hanno lasciato un segno indelebile dal punto di vista economico, ma anche culturale. Sono stati artefici della straordinaria fioritura culturale che Palermo visse durante la Belle Époque. Nelle ville sontuose ed eleganti, simbolo del Liberty e dell'Art Nuveau a Palermo, ospitarono illustri personaggi provenienti da tutto il mondo: re, regine, imperatori, zar e zarine. La storia dei Florio è quella di una famiglia borghese che ascese al rango aristocratico, rivaleggiando con le famiglie reali. Dai fratelli Paolo e Ignazio Florio a Vincenzo Serior, il genio creativo che fu il motore della ricchezza familiare, da Ignazio Florio Senior a Ignazio Florio Junior e sua moglie Franca Florio, indiscussi protagonisti della Belle Époque a Palermo, da Vincenzo III, ideatore della celebre Targa Florio, a Raimondo Lanza di Trabia, noto come un principe irrequieto, da Giulia Florio, figlia di Ignazio e Franca, che con il marito Achille Belloso Afan De Rivera Costaguti aprì la casa di piazza Mattei a Roma alle famiglie ebree durante il nazifascismo, salvandole da una morte certa, fino a Costanza Afan De Rivera, recentemente scomparsa. La storia dei Florio dimostra che il denaro non garantisce la felicità. La loro vicenda è stata segnata da grandi successi imprenditoriali, ma anche da profondi dolori e lutti. L'impero economico dei Florio, che prosperò per un secolo, subì un tracollo dovuto a varie ragioni, entrando così nella leggenda insieme alla famiglia e al loro simbolo, il leo bibens. «È un viaggio stimolante questo libro, dicevo, lungo e affascinante dove le autrici accompagnano il lettore alla scoperta di quanto non deve essere dimenticato, confuso o abbandonato. Un tassello prezioso per la sopravvivenza di una memoria storica corretta che si giovi di riferimenti validati e sinceri.» Salvatore Requirez
Il Cammino dei briganti in Sicilia. Dal Parco delle Madonie al Parco dei Nebrodi attraverso un itinerario storico-naturalistico
Vincenzo Asero, Giovanni Nicolosi
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2024
pagine: 160
Da qualche tempo diverse realtà territoriali stanno rileggendo fatti, luoghi e personaggi che connotano brigantaggio e banditismo (re)interpretandoli nella prospettiva dell'heritage tourism, fenomeno che caratterizza un certo modo di fare turismo e che si muove nel solco della conoscenza storica e della riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale tangibile e intangibile. In questo quadro, il turismo partecipa alla conservazione del passato e alla rappresentazione dell'identità di un territorio attraverso la narrazione e la fruizione di siti, anche naturalistici, reputati storicamente e culturalmente significativi. Su questa scia, anche il brigantaggio è entrato a far parte delle riflessioni sulla natura e sul ruolo del patrimonio culturale nella costruzione della memoria storica di un luogo e della sua comunità, enfatizzando eventi e personaggi a volte anche mitizzati nella narrazione popolare. Questo processo, in termini di mercato turistico, ha portato alla creazione di cammini e sentieri che propongono ai turisti i luoghi un tempo interessati dal fenomeno del brigantaggio come occasione per far conoscere il territorio anche attraverso la sua storia e le sue dimensioni culturali. Il volume curato da Vincenzo Asero, docente di Economia applicata dell'Università di Catania ed esperto di turismo, e Giovanni Nicolosi, guida naturalistica che da alcuni anni porta avanti un progetto per la creazione di un sentiero turistico dei briganti siciliani, si propone di presentare in forma di guida turistica un itinerario strutturato in tappe che si sviluppa attraverso i Parchi delle Madonie e Parco dei Nebrodi, percorrendo quelle zone della Sicilia dove il fenomeno del brigantaggio si sviluppò maggiormente. Il volume, realizzato nell'ambito del progetto di ricerca nazionale Il brigantaggio rivisitato. Narrazioni, pratiche e usi politici nella storia dell'Italia moderna e contemporanea, punta a far conoscere e scoprire luoghi, episodi e personaggi legati dalle vicende della banda maurina seguendo un percorso storico e della memoria che va dai primi anni dopo l'Unità d'Italia fino all'assedio di Gangi da parte del Prefetto Cesare Mori nel 1926.
Voglio vivere la mia vita
Carmen de Burgos
Libro: Libro in brossura
editore: Bonfirraro
anno edizione: 2024
pagine: 304
La vita che viviamo diventa spesso una messa in scena in cui facciamo ciò che gli altri si aspettano, ma cosa proverebbe un'attrice che interpreta la regina se si convincesse che non potrebbe mai togliersi il mantello e la corona? L'autrice Carmen de Burgos ha vissuto intensamente la sua vita, affrontando con coraggio e forza le difficoltà e i dolori imposti dalla società dei primi del Novecento. Voglio vivere la mia vita è un romanzo sorprendente in cui uomini e donne sono presentati come individui complessi, nei quali forze "maschili" e "femminili" sono in continua evoluzione. Sebbene l'opera possa sembrare femminista, femminismo e maschilismo si confondono fino a diventare indistinguibili. Perché Isabel vive il suo matrimonio con Julio come uno spartiacque tra la vita che desidera e quella che gli altri si aspettano da lei? Perché Rosita ha scelto la maternità come sua unica missione? Cosa spinge Joacquina a cercare il piacere sessuale fuori dal matrimonio per sfuggire alla noia? Come mai Berta scopre l'amore troppo tardi? Perché Julio, pur amando Isabel profondamente, ha l'irrefrenabile bisogno di avere un figlio? Cosa impedisce a Luis di amare senza perdere l'onore? Perché Enrique è disposto a perdere tutto per amore? E perché Alfredo, pur essendo un medico, non riesce a VOGLIO VIVERE LA MIA VITA sottostare alle regole del suo lavoro? Le scelte convenzionali dei personaggi entrano in conflitto con la loro volontà anticonvenzionale interiore e invitano a riflessioni più profonde sull'accettazione e il rispetto del proprio sé e degli altri. Con Voglio vivere la mia vita, Carmen de Burgos ci regala un'analisi incisiva e rivoluzionaria della società del suo tempo, che riecheggia con forza anche oggi. Il romanzo esplora in profondità l'anatomia dei sentimenti umani e la complessa psicologia dell'individuo, rivelando le sfide e le contraddizioni dell'esistenza attraverso le storie di personaggi indimenticabili. La vita che viviamo diventa spesso una messa in scena in cui facciamo ciò che gli altri si aspettano, ma cosa proverebbe un'attrice che interpreta la regina se si convincesse che non potrebbe mai togliersi il mantello e la corona?

