Campanotto
Su due fronti opposti. Una storia triestina
Fabio Denitto
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2023
pagine: 112
Anche le notti là in America
Giordano Conti
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2023
pagine: 128
All'ombra del melograno. Al ritorno da Santiago de Compostela
Paolo Bulfone
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2023
pagine: 112
La spia russa e l'indistinguibile
Marco Negri
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2023
pagine: 392
Aghios. Quaderni di studi sveviani. Nuova serie. Volume Vol. 5
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2023
pagine: 112
Il racconto della ricerca del Graal
Alessandra Nardon
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 144
La storia della ricerca del Graal ha suscitato e suscita tutt'oggi una grande suggestione mantenendo vivo l'interesse per il suo carattere metaforico di esperienza esistenziale e per la simbologia che gravita attorno ad essa. Il manoscritto n. 177, La Grant Queste del Saint Graal, conservato nella Biblioteca Arcivescovile di Udine, risale alla fine del XIII secolo e fa parte del gruppo di manoscritti francesi prodotti in Italia su questo argomento. Per i lettori dell'epoca era una lettura di intrattenimento ma, allo stesso tempo, con tutto il portato di valori che si ispirano alla religiosità, un testo educativo che proponeva un'immagine della cavalleria forse più desiderata che reale. Per un lettore moderno la narrazione, nella sua essenzialità, si presta ad essere amplificata e interpretata secondo diverse chiavi di lettura e, proprio la frammentarietà del testo, la struttura aperta, il suo essere imperfetta e, a volte poco chiara, costituisce il maggiore interesse per la possibilità che ci offre di intraprendere un fantastico viaggio nell'immaginario.
Bluoceano. Appunti di viaggio
Marina Torossi Tevini
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 128
"È nel movimento il senso della vita non nella stasi. Quelli che vogliono creare stati ordinati impongono regole che costringono alla sedentarietà e allora i problemi si snaturano, assumono altre proporzioni, si rendono assurdi e astratti" scrive Olga Tokarczuk in Vagabondi. "Se fai una pausa diventerai di pietra, chi si arresta sarà infilato come un insetto". "Tu invece muoviti, vai, beato è colui che parte". Dagli anni 90 il viaggiare è diventato una prassi comune, in quella democratizzazione e banalizzazione che, anche in questo settore, ne evidenzia le aberrazioni. Il mondo globalizzato ha dato per scontato la mobilità e, nel bene e nel male, ne ha fatto la sua bandiera. Migliaia di aerei ogni giorno sorvolano i cieli e inquinano alla grande, le automobili rendono spesso invivibili i centri urbani e solo pochi stati hanno iniziato seriamente un percorso virtuoso verso una mobilità sostenibile. Fino al 2020 spostarsi nel mondo era facile, anche se lo spirito non era certo quello auspicato dalla Tokarczuk. I cinque racconti che costituiscono questa raccolta, dal primo "Ai confini sud del mondo: la Patagonia, e non solo" all'ultimo "Giro del mondo ai tempi della pandemia" sono al contempo appunti di viaggi transoceanici e anche riflessioni sulle trasformazioni profonde che molti stati extraeuropei hanno avuto negli ultimi anni e sui problemi di fondo dell'Europa.
Le mani la cenere
Francesco Giusti
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 96
"Questo lavoro di Francesco è il modo di tenere raggruppate le parole che abitano tra le mani dei poeti. Venezia…. Se mi giro di nuovo in Campo dell'Anatomia dietro quel portone la scala antica della lingua tiene forte aggrappata la mano della poesia. Strappa adagio, adesso, la parola che mai dopo cenere diventa. Uno smarrito circolare ricordo di quello spazio nuovo dove si saldano le nostre radici… Non tanti passi dal Caffè del Teatro… (...) In linea al pensiero che sempre non manca dentro queste pagine straordinarie, mentre ancora in bagno si scopre il giorno con la sua clavicola slogata. Tanto per rimanere in allenamento. Non basterà questo piccolo omaggio." (Carlo Marcello Conti)
La rivolta del pane
Andrea Zuccolo
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 64
Andrea Zuccolo è nato Buttrio nel 1955. Vive a Udine. Si è laureato a Bologna, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, corso DAMS. Il primo impegno teatrale risale al 1978, nella commedia in musica Il mongomo a Lapislazzuli, con il gruppo strumentale Hinz und Kunst di Berlino, al III Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano. Dopo un Edipo tiranno di Sofocle, traduzione di Edoardo Sanguineti, diretto da Benno Besson, Festival dei due Mondi di Spoleto, 1980, produzione ATER Emilia Romagna Teatri. Si trasferisce a Parigi (1981-1983), dove si diploma presso l'Ecole Internationale de Théatre diretta da Jacques Lecoq. Nuovamente in Italia a Roma, ha lavorato con Compagnie Private e Teatri Stabili, accanto ad attori come Tino Carraro, Isa Danieli, Carmelo Bene, Roberto Herlitzka ed i registi Luca Ronconi, Maurizio Scaparro, Giancarlo Nanni, Giuseppe Rocca, Giorgio Pressburger. Ha diretto e interpretato la versione originale del dramma in musica Ofelia va in convento, Narni, Teatro Comunale, 1990. Ha tenuto concerti come voce recitante assieme al pianista Andrea Rucli, su musiche di Francis Poulenc e Gioacchino Rossini. Ha collaborato a molte edizioni MITTELFEST di Cividale del Friuli. È stato interprete delle poesie di Kosovel, Menichini, Bandini, Attila Joszef, Michelstaeder, Morandini, Szymborska, Janus, Kisˇ, Skacel. A MITTELFEST 1997 ha interpretato le poesie in latino di Paolo Diacono, accompagnato dal Coro di Ruda. Nell'edizione 2001 ha interpretato il poema di Chaim Nachman Bialik Nella città del Massacro, scene e costumi di Loretta Cappanera, musiche di Mahler-Uri Caine. Ha presentato in forma scenica il poema Corale per Oche e voce sola. Testo pubblicato da CappaZeta Edizioni, Udine, 2000. Per la RAI-FVG ha dato voce al personaggio di Armando, nella versione friulana dei cartoni animati della Pimpa di Altan. Nel 2006 a MITTELFEST ha presentato come autore e interprete il poema sinfonico Per non morire in versi, musiche di Dmitri sˇostakovicˇ, percussioni U.T. Gandhi. Il testo è stato pubblicato da KappaVu Edizioni, Udine, 2006. Nel 2007 al Festival arte in corpo, La Maddalena, ha presentato, autore e interprete il poema Ditemi un giorno ne farò un anniversario, musiche di Dmitri sˇostakovicˇ. Nel 2008 ha interpretato le poesie di Giuseppe Ungaretti da Il Porto Sepolto, edizione STF, Udinei. A MITTELFEST 2012 ha presentato come autore e interprete il dramma L'epigramma a Stalin - in memoriam Osip Mandel´sˇtam. Pubblicato per le Edizioni MITTELFEST. Nel 2014 come autore ed interprete della silloge poetica El octavo día ha partecipato al VII Festival del Libro d'Artista di Barcellona, traduzione in spagnolo di Rosalba Campra. CappaZeta Edizioni, Udine, 2014. Nel triennio 2013-2015 per l'Università Popolare di Udine, a cura del Prof. Giampaolo Borghello, ha letto un ciclo di canti della Divina Commedia di Dante. In seguito nell'Abbazia di Corno di Rosazzo ha tenuto il recital Lectura Dantis. Nel 2017 il recital concerto A piena voce su poesie di Majakovskij accompagnato dal M° Adolfo Cont (fisarmonica Bajan). Nel 2018 per Nota Editore ha interpretato Il Piçul Princip di Antoine de Saint Exupéry, versione friulana. Per le Edizioni Culturaglobale è stata pubblicata la plaquette Così sia, Cormons, 2020, presentata lo stesso anno al Festival Internazionale di Poesia di Seeboden (Villach-Austria). Alla 16a Edizione del Festival Vicino/lontano 2020 a Udine, ha presentato la vicenda de La "santa" di Siacco. Nel 2021 ha registrato Pinocchio di Carlo Collodi, nella versione friulana curata da Antonio Bellina. È voce recitante nella Passione secondo Giovanni di Francesco Corteccia con il Coro Polifonico Monteverdi di Ruda.
Smarrimenti e rinvenimenti
Nicola Cetrano
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 144
Nicola Cetrano è nato a Pianella (Pescara) nel 1954: laureato in filosofia a Chieti nel 1978 presso la Facoltà di Lettere dell'allora Libera Università degli Studi "G. D'Annunzio", dal 1979 vive a Trento dove ha lavorato per quasi un quarantennio nella scuola come insegnante di lettere, prevalentemente nella scuola secondaria di secondo grado, e dirigente scolastico. Ha scritto negli anni articoli, recensioni e interventi, pubblicati su riviste, sul web e sul quotidiano "l'Adige" di Trento: prevalentemente su educazione e scuola, letteratura, filosofia, attualità. È autore delle raccolte Forse poesia (Manfrini Editori, 1993), Ancora per. Nell'umile certezza del dolore (Campanotto Editore, 2003) e Dalle estreme fioriture. Piccolo canzoniere sulla parola (Campanotto Editore, 2009). Suoi componimenti sono stati letti su Radio1 (programma radiofonico Zapping) e Radio Dolomiti (programma Viaggio nella scrittura a cura di Amelia Tommasini). La sua espressione poetica nasce dallo stupore e dallo smarrimento di fronte alla magnificenza dolorosa della vita e da un bisogno di conoscenza, comprensione di sé, degli altri e del nostro tempo; si caratterizza per un forte radicamento personale, s'incarna in una tensione religiosa e in un costante lavoro sulla parola e sulla lingua.

