Edizioni Udom

La figura leggendaria di Gino Bartali ricostruita attraverso i ricordi del grande campione fiorentino che con la provverbiale schiettezza e vis polemica narra la fantastica carriera sportiva e l’avventurosa vicenda umana che ne hanno fatto uno dei più popolari personaggi non solo dello sport ma anche del costume italiano. Con l'introduzione della nipote Lisa Bartali.

In questo suo libro sugli stemmi fiorentini, non solamente quelli araldici, si racconta del quartiere di Santo Spirito. Prima uscita della collana dedicata all’Araldica scolpita. Con introduzione di Luciano Artusi.

“Ed ora facciamo la guerra... Per gioco naturalmente”, così recitava un opuscolo pubblicitario della Atlantic. Sì, la Atlantic, quella dei soldatini. E quanti pomeriggi passati sul pavimento della vecchia casa a giocare con i soldatini… il gioco più bello, dove la fantasia creava trincee, scenari di guerra... ma l'importante era giocare.

Indiani e soldati blu, cowboy e bisonti, bivacchi e canoe, totem ed accampamenti… in questo libro troverete tutti i figurini della serie, o meglio, tutte le piccole opere d’arte di questa Storia del West.

È stato un lungo viaggio, ho incontrato tante persone e visitato tanti luoghi, per Jorge è passato poco più di un anno, per me ne sono passati quindici, un periodo lungo della mia vita che mi ha arricchito e in alcuni casi cambiato per sempre, questo libro lo dedico alla vita e a chi la ama veramente.

Niente nasce da niente e nulla viene a caso. In questa ottica è nato il Vernacolo Fiorentino, rigorosamente pronunciato con la “C” aspirata, tipica espressione dell’arcaica terra d’Etruria, divenuto poi famoso con il sommo Dante. Non è dialetto ma è la radice della lingua italiana così melodiosa da rimanere prima impressa e poi utilizzata nel parlato da tutti, dalle Alpi alle isole. L’Accademia della Crusca, istituzione nazionale che ha il compito di proteggere la lingua italiana, non per niente è nata a Firenze il 25 marzo 1585, dopo circa due anni di studi su come poterla organizzare, e tuttora ne è a salvaguarda.

"Le marine di Angelo Rizzone riproducono puntualmente i miei versi, combaciano con le mie memorie e con le immagini interiori dei testi e li vivificano, creando degli archetipi collettivi e donando luce e colore alla parola."