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Tra novembre 2003 e giugno 2004 in 14 città italiane si sono tenuti dei concorsi letterari per scrittori inediti a cui hanno partecipato utenti dei trasporti pubblici e non. I concorsi sono stati organizzati da 21 aziende di trasporto pubblico locale nelle rispettive città col coordinamento dell'associazione nazionale dei trasporti pubblici locali, ASSTRA. Il libro raccoglie i racconti scritti da persone sconosciute, autori non professionisti che usano i trasporti pubblici e che amano scrivere, e quattro racconti brevi scritti appositamente per questo libro da Alessandro Bergonzoni, Mauro Covacich, Roberto Gervaso e Pamela Villoresi.

In questo libro sono raccolti centinaia di racconti inviati alla seconda edizione del concorso per scrittori inediti, utenti dei mezzi pubblici di Roma, dal titolo "Parole in corsa".

Ritratti di donne, ché di questo si parla, di donne di cui ci si può innamorare, donne che ti sembra di aver compreso fino in fondo. Dipinte nell'istante prima dell'abisso, della vertigine, del vuoto. È il momento in cui la vita sembra tutta dipanarsi ed invece si strappa. Tre storie, un filo. Invisibile.

Una gran voglia di comunicare, di dire la solitudine di una città con milioni di anime. La giovinezza e la vecchiaia; gli incontri e le speranze; l'amore, la sua ricerca o il vuoto della sua perdita. Le persone con le loro storie, i luoghi, i ricordi, e le stagioni. E poi, al centro di tutto, una città immobile che si muove, questo luogo non luogo, gli autobus, le metropolitane, il viaggio. Mille sentimenti, mille modi di vivere, e di raccontarlo. A volte capita di pensare che la gente non possa condividere una sensazione che ci appartiene. Con questi racconti, inviati alla prima edizione del concorso per scrittori inediti utenti dei mezzi pubblici di Roma dal titolo "Parole in corsa", ti accorgi che la gente sei tu.

Il libro raccoglie quindici storie, quindici minime vicende spesso giocose sullo sfondo di una Storia tremenda fra gli ultimi anni del fascismo e quelli chiamati di piombo.

Il buio era completo. Nessuna luce all'orizzonte. Nessuna stella in cielo. Neanche un riverbero sul mare, in lontananza. Non sapeva dov'era. Non sapeva da quante ore era in acqua. Un freddo intenso l'avvolgeva tutta, la stringeva da ogni parte. Il mare, adesso, era cambiato. Si sentiva attraversare da onde lunghe, pesanti. Le bracciate le costavano una fatica sempre più estenuante. "Non arriverò mai da nessuna parte," si disse, "da nessuna parte." Abbandonò le braccia lungo i fianchi e rimase a galleggiare sul dorso, fissando il cielo nero sopra di sé. Il mare montava, le onde la trascinavano sempre più velocemente e il suo corpo ricadeva in profonde e vertiginose discese sul pelo dell'acqua...

Dodici racconti come dodici foglie di castagno che scorrono in fila in un torrente. Dodici battiti. Dodici mesi, dodici voci della luna. Schegge di vita...