Molesini Editore Venezia
La neve che conoscevo. Poesie scelte (1983-2000)
Nikos Chuliaràs
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2026
pagine: 168
"«La vita molto spesso / è soltanto la sua abitudine, / e dovunque si trovi / lascia delle piccole briciole. / Di tanto in tanto lascia / qualche segno irrilevante, per non perdersi. / Per questo è ancora viva.» C’è una Grecia che non ha luce, ma ombre. Una Grecia balcanica che non scintilla di mare, che non porta in sé né colonne né rovine, bensì un vento del nord, un’inquietudine terrestre, fatta di case vuote, di lunghe nevicate, di nomi cancellati dal tempo. È la Grecia di Nikos Chuliaràs, figlia dell’Epiro e dei suoi silenzi, dove la realtà si incrina rivelando la propria trama segreta: il sonno ci fotografa da anni, il tempo è un sarto che ci lavora da dentro, persino le cose più irrilevanti finiscono per decidere la nostra vita. In questa materia minima, quasi incolore, Chuliaràs scava un mondo che resiste al rumore. Ogni poesia diventa così un piccolo atto di sopravvivenza, una briciola lasciata perché qualcuno – forse noi – possa ritrovare la strada."
Parlano stanche le pietre. Perché ancora. Le voci di Bardiaga
Luciano Cecchinel
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2026
pagine: 216
Questo volume riunisce in un violento dittico poetico-politico, con qualche aggiunta e modifica, due raccolte pubblicate in precedenza separatamente da Cecchinel, Perché ancora e Le voci di Bardiaga. Entrambe hanno come tema le vittime della Resistenza, ma visto secondo due prospettive diverse, quasi come un positivo e un negativo fotografici. Nella prima sono celebrati i martiri della Resistenza uccisi o torturati dai nazifascisti, che qui si affollano con le loro storie da tombe conosciute o ignote, in una sorta di tragica Spoon River. Nella seconda invece trovano voce i repubblichini, i nazisti e i collaborazionisti giustiziati dai partigiani e ritrovati dopo anni in una sorta di spelonca nel cuore di un bosco delle Prealpi Trevigiane. Dal punto di vista ideologico la posizione dell’autore nei confronti delle vittime è opposta, di continuità e di comunanza nel primo caso, di distanza e di condanna nel secondo. Ma il diverso giudizio politico e morale lascia in realtà emergere la sua profonda pietas per i morti di entrambe le parti: la natura che ne nasconde i resti si confonde quasi con essi, è una natura che non può più essere ammirata nella sua bellezza e purezza.
Gli alberi e l'etere. Testo tedesco a fronte
Friedrich Hölderlin
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2026
pagine: 122
Friedrich Hölderlin - il poeta dei fiumi, dei fiori e degli alberi - esprime apertamente la sua sfiducia non solo verso la società in generale, ma anche verso il linguaggio: infatti gli uomini credono di conoscere le cose perché le designano con nomi convenzionali, opinabili. Per il poeta esiste, invece, un linguaggio più profondo e appassionato, quello della natura stessa. In Quando ero ragazzo assicura: «Io capivo il silenzio dell’etere / non ho mai capito le parole degli uomini.» Si vivono momenti magici, quando tra le fronde stormenti degli alberi scende la luce dell’Etere, percepito come un nume misterioso: in quei momenti di forte intensità e dolcezza si sente alitare l’anima dell’universo e svanisce la distanza tra l’uomo e il divino. Già dal tempo degli studi teologici Hölderlin una cosa rifiutava decisamente: diventare pastore di una ristretta parrocchia di fedeli. Si considerava, ed era, qualcosa di molto diverso: sacerdote della divinità della natura.
Dammi per sempre giugno
Beatrice Masini
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2026
pagine: 90
Fiori, sassi, orti, ma anche città e strade, e poi cicale e lumache, bambini che non sono più bambini e bambini che lo sono per sempre; giorni, bottoni, ombre. Il mondo di Beatrice Masini è fatto di cose vicine, spesso piccole di misura, qualche volta molto grandi nella loro piccolezza: le cose che arredano la vita quotidiana e che se non viste, non guardate, non dette rischiano di scomparire. La poesia è il modo più rapido e sicuro per tenerle strette, misurate dai metri o in libertà, e ricordare ciò che è importante: il bello del brutto, un anello perduto, un filo d’erba, un guerriero che dorme, ineffabili amicizie animali.
Poesia russa 1990-2023. Testo russo a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: Molesini Editore Venezia
anno edizione: 2026
pagine: 350
I sedici poeti russi di questa antologia hanno in comune il fatto di aver mosso i primi passi del loro percorso letterario negli anni Novanta del XX secolo, uno dei periodi più contraddittori e complessi della storia russa recente. Metà di questi autori compaiono in traduzione italiana per la prima volta e tutti, compresi quelli non rientrati in precedenti antologie apparse nel nostro paese, sono stati pubblicati nelle principali lingue europee, a conferma di un ampio riconoscimento del loro posto nella poesia russa contemporanea. I quasi cento testi scelti, che spaziano cronologicamente dagli esordi dei loro autori fino ad anni recenti, sono tutti inediti in italiano. Essi riflettono poetiche diverse, ma in tutte si percepisce un’idea cardine della cultura letteraria russa da sempre: una concezione della poesia come “sacro mestiere / [che] esiste da migliaia di anni / e illumina il mondo anche quando una luce non c’è” (Anna Achmatova).

