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Edizioni del Girasole: Fuori dalla selva

Mussolini lettore di Dante

Mussolini lettore di Dante

Ivan Simonini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2022

pagine: 240

Lo sapevi che la Zona del Silenzio l'ha voluta Mussolini? Il culto del Fascismo per Dante era sincero o calcolato? Dante è stato una fortuna per il Fascismo? Defascistizzare Dante non assomiglia a denazificare l'Ucraina? Dante in politica era uno sconfitto o un preveggente? Cosa unisce l'antifascismo da cassetta e quello da scalata? Si può parlare di "neoantifascismo costituzionale"? Esiste davvero la parte giusta della storia? Ho cercato qui la risposta a queste, e ad altre domande, sul fascio prepotente di luci e ombre lanciate dal Ventennio su Dante e la Divina Commedia, e ho visto ombre non meno illuminanti delle luci. Ivan Simonini, primo firmatario dell'Atto Costitutivo della Fondazione Flaminia che nell'autunno 1989 riportò a Ravenna l'Università avviando il decentramento dall'Alma Mater Studiorum con nuovi corsi di laurea in Scienze Ambientali e Beni Culturali, ha tra l'altro pubblicato: "La basilica degli specchi. Ravenna e i ravennati nella letteratura universale" (1993), "Mille e una Eva. Dialogo di Aladino con il Genio e la Zingara" (2001), "Il soldino. Paradossi e profezie" (2005), "I mosaici ravennati nella Divina Commedia. Dagli ultimi canti del Paradiso ai primi dell'Inferno in 111 visioni" (2021, seconda edizione accresciuta). Con Beatrice Buscaroli, Alberto Giorgio Cassani, Emanuela Fiori e Claudio Spadoni, fa parte, come Presidente, del Comitato Scientifico del Salone dei Mosaici nella Casa del Mutilato di Piazza Kennedy a Ravenna.
18,00

Dante nel mezzo dell'Infosfera. Trasumanàr/Trasdivinàr

Dante nel mezzo dell'Infosfera. Trasumanàr/Trasdivinàr

Mauro La Spisa

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2021

pagine: 104

In infosfera si è come accasati in uno stabile senza stanze, fatto solo di pianterreno e tetto. Masticazione e digestione hanno tempi diversi; non rispettandoli si rischiano disturbi alimentari. Il cervello "mastica" molte informazioni al secondo (segnali info-rimati) ma, per digerirli in consapevolezza, necessita delle pause di riflessione: tempi morti per i flussi di connessione. Incapsulati in "meme" per i messaggi vocali e video, nei "tweets" per gli scritti, economia vuole che i linguaggi siano compressi in scatole di segni e link disambiguati. Mettersi online richiede attenzione puntiforme al tempo elettronico, divenuto produttore di valore fruibile all'istante poiché la velocità risucchia in centrifuga attenzione e riflessione... Per accostarci a Dante dobbiamo metterci in gara con lui: distaccarci dalle figure di questo mondo per ritrovarle nell'altro, smerigliate come per magico salto quantico. Nella Commedia, Dante spiega come abbia meglio rivissuto la propria vita mondana partendo dall'altra, un po' come quello spettatore che abbia avuto modo di assistere all'azione scenica sia dal lato del pubblico come da dietro le quinte. Concomitanza di partenza e arrivo... Il giro prospettico è da "capogiro" e lo stordimento coglie quei giovani studenti che, dalla sera alla mattina, si ritrovano in classe ad ascoltare l'insegnante che recita quasi musicalmente l'incipit fatidico: "Nel mezzo del cammin di nostra vita...".
12,00

I mosaici ravennati nella «Divina Commedia» dagli ultimi canti del «Paradiso» ai primi dell'«Inferno» in 111 visioni

I mosaici ravennati nella «Divina Commedia» dagli ultimi canti del «Paradiso» ai primi dell'«Inferno» in 111 visioni

Ivan Simonini

Libro

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2021

pagine: 264

2a edizione riveduta, accresciuta e capovolta. Perché capovolta? Perché, rispetto alla 1a edizione del dicembre 2017 e oltre agli "errata corrige" già in quella inseriti, questa 2a edizione (in cui gli episodi - o visioni - passano da 80 a 111) è soprattutto ripensata nella sua struttura compositiva. Mentre nella 1a edizione le visioni seguivano ordinatamente la sequenza della Divina Commedia dal primo canto dell'Inferno all'ultimo del Paradiso e la serie di abbinamenti tra endecasillabi e immagini musive obbediva alla collocazione dei versi danteschi nel corso del Poema, la 2a edizione privilegia i luoghi di culto: la nuova sequenza parte dai battisteri, continua con le basiliche e termina con i mausolei secondo uno schema caro a don Giovanni Montanari e al professor Giovanni Gardini. La sequenza adottata nella 1a edizione era funzionale a facilitare la comprensione delle due novità fondamentali introdotte dal libro negli studi sulle ispirazioni che Dante trasse dai mosaici ravennati anche per l'Inferno (e non solo nel Purgatorio e nel Paradiso come si riteneva prima) e che trovò non solo nei mosaici bizantini del V e del VI secolo ma anche nei più poveri e non meno significativi (per quanto ignorati dai dantisti) mosaici veneziano-ravennati del XIII secolo in S. Giovanni Evangelista. Avendo la 1a edizione ampiamente dimostrato tali due assunti prima inediti, la sequenza adottata nella 2a edizione obbedisce ad un'altra prospettiva: l'aderenza al percorso spirituale reale del cristiano che da sempre nasce (battisteri), prega (basiliche) e muore (mausolei) come ogni altro uomo credente o no che sia. Ai cicli musivi dei Battisteri Neoniano e Ariano, della Cappella Arcivescovile, di S. Apollinare Nuovo, S. Vitale, S. Apollinare in Classe, S. Giovanni Evangelista e Mausoleo di Galla Placidia, sono qui aggiunte ulteriori suggestioni (S. Francesco, S. Michele in Africisco, Mausoleo di Teodorico). Il corpo del volume raccoglie così 111 capitoletti in cui l'immagine musiva proposta è seguita dai versi di Dante che quell'immagine suggerisce e da un breve testo esplicativo di ognuno dei 111 accostamenti, nei quali l'abbinamento scatta solo quando, secondo un criterio che esclude analogie generiche, quanto è figurato nei versi di carta corrisponde a quanto è scritto nei dipinti di pietra.
18,00

L'opera senza nome. Antistoria del poema dantesco

L'opera senza nome. Antistoria del poema dantesco

Alessandro Nava

Libro

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2021

pagine: 592

Pur irriducibile alla dantistica accademica, "L'opera senza nome" si propone non come studio controcorrente provocatorio e polemico (per partito preso, come sarebbe in linea con l'attuale società dello spettacolo) ma vuole essere una lettura laica e un approccio leale a Dante, visto non come Padre della Patria e della Lingua Italiana, ma come uomo e pensatore contraddittorio, ambivalente e spesso insincero, a partire dalla Vita nova, cui qui si attribuisce valore di distrazione letteraria menzognera piuttosto che valore di documento probante e veritiero. Del tutto originale è l'ottica con cui, lontano dagli approdi tradizionali, si rivisita la figura di Beatrice nei Canti XXVIII-XXXI del Purgatorio, in un contesto critico che non contempla quel perenne omaggio (tipico di chi appartiene a confraternite ufficiali) alla santità operante del Poeta. Per quanto tripartita, la Commedia è narrativamente un viaggio senza soluzione di continuità (dall'Inferno alla natural burella al Paradiso Terrestre, da cui Dante stesso viene assunto in Empireo senza che neanche se ne avveda) e nello svolgimento non c'è mai uno stacco netto. Anzi, a rigor di logica, più che una trilogia, il Poema è una tetralogia, disponendo infatti di una brevissima Quarta Cantica: dal verso 49 al verso 145 del Canto conclusivo. Qui Nava si china stupefatto sugli ultimi 96 versi di Paradiso XXXIII: Dante sospetta che Dio, sacrilegamente, sia forse diverso da quello che le Scritture raccontano ma anche da quello che lui stesso ha raccontato negli oltre 14.000 endecasillabi precedenti come perno del suo Poema, senza prova o reperto testimoniale alcuno. Solo davanti al baratro della sua coscienza, Dante intuisce qualcosa di agghiacciante da cui non può far altro che ritrarsi mascherando astutamente il disinganno. E come la suprema visione si dissolve, assieme alla fantasia del Poeta, confluendo nell'implacabile moto uniforme dell'universo, così la Quarta Cantica suggerisce una pagina musicale: il finale della terza Sinfonia di Brahms dove la struttura armonica e melodica si materializza in un pulviscolo di suoni che sfociano nel silenzio agognato. Un libro da leggere attentamente, magari poco per volta, specie laddove non lo si condivide.
30,00

Il mio amico Virgilio

Il mio amico Virgilio

Silvia Fantin

Libro

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2020

pagine: 80

"I personaggi suscitano immediata simpatia tramite situazioni ed emozioni riconoscibili da ogni bambino. Dante è un bambino come tanti, Virgilio un gatto coraggioso, Beatrice una bambina colta, Caronte l'autista del pulmino scolastico, Cerbero un computer con i suoi pericoli, Matelda una guida speciale nella pineta di Classe... Il richiamo ai versi più risonanti scritti dall'Alighieri, permette quasi una forma propedeutica di apprendimento, seminando, mi auguro, nei lettori più piccoli, curiosità per il padre della nostra bellissima lingua e per le sue opere". (dalla presentazione di Ouidad Bakkali). Età di lettura: da 6 anni.
10,00

La dama del settecentenario

La dama del settecentenario

Nello Agusani

Libro

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2020

pagine: 160

È il secondo romanzo poliziesco di Nello Agusani. Un panino di saggistica imbottito di narrativa. Al centro dell'azione: l'operazione DA.MA (DAnte e MAometto). Introduzione di Luciano Fuschini, postfazione di Ivan Simonini.
18,00

Dante e i mosaici di Torcello. Nel triangolo magico Bisanzio-Ravenna-Venezia

Dante e i mosaici di Torcello. Nel triangolo magico Bisanzio-Ravenna-Venezia

Emanuela Penni

Libro

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2019

pagine: 80

"Ed è proprio l'interpretazione della Commedia del sommo poeta, oltre che del Giudizio universale di Torcello, che si arricchisce attraverso questo nuovo volume della Professoressa Penni, stabilendo precisi paralleli tra il poema e il mosaico. La lettura di questo libro è una gioia intellettuale ed etica insieme; intellettuale, perché permette di apprezzare e comprendere meglio due grandiose opere d'arte; etica, perché rafforza la tensione al bene che abita in ciascuno di noi." (dalla prefazione di Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola e Presidente della Commissione episcopale per la dottrina della fede)
12,00

L'arte di Marte e Dante guerriero tra astrologia e astronomia

Rino Maneo, Ivan Simonini

Libro

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2023

pagine: 80

Entrambi gli Autori hanno iniziato questi testi nel 2020 terminandoli dopo tre anni. Solo nell'ottobre 2023, quasi casualmente, sono entrambi venuti a conoscenza del testo dell'altro, così scoprendo che tali due opere parallele ("Fra il "Dire" e il "Fare" c'è di mezzo il Mar(t)e" di Rino Maneo e "L'autobiografia di Dante nel Cielo di Marte" di Ivan Simonini) sono complementari, pur nascendo da ottiche e predilezioni assai diverse come le Scienze Astrali per l'uno e le Scienze Poetiche per l'altro. Tali due opere infatti confluiscono in un approccio filosofico e ideologico con sostanziali punti in comune e soprattutto con la paradossale "complicità" di Dante, che Simonini vede trarre ispirazione per la Divina Commedia direttamente dal pianeta del dio della guerra Marte come si evince dai Canti ambientati nel V Cielo del Paradiso, mentre Maneo giunge a individuare una profonda analogia tra Marte e il martirio e riconduce senz'altro all'ardore di Marte ogni tipo di fede sia politica sia religiosa. Amici da cinquant'anni, hanno deciso in pochi giorni di pubblicare i due loro saggi in un unico libro, il tempo necessario per selezionare le immagini giuste. Per concordare titolo e sottotitolo ci sono voluti pochi secondi.
15,00

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