Edizioni del Poggio: Passaparola
Rosso antico
Nazario D'Amato
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Poggio
anno edizione: 2022
pagine: 92
Una mattina d'inverno, una inaspettata telefonata, dal paese natio, consegna la notizia della morte di un amico gestore di uno storico bar, il Bar Centrale. Essa "costringe" ad un lavoro di archeologia della memoria, a scavare nel passato. Nello stesso tempo, ad una riflessione sul "destino" del paese, una riflessione, e un punto di vista, di un paesano della "diaspora" che non ci vive nel paese o, meglio, che lo vive diversamente. La vita dell'amico deceduto, il bar, il paese, sono i protagonisti di un racconto che, attraverso la memoria del passato e i suoi protagonisti, prova a fare una fotografia del presente cui si guarda sia con gli occhi melanconici di chi il paese l'ha dovuto abbandonare, sia di chi ne vede un declino provocato dallo spopolamento. Il libro è un gesto d'amore verso la Terra natia, il tentativo di esserne sempre parte concretamente, malgrado l'abbandono.
L'albero di gelso
Nazario D'Amato
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Poggio
anno edizione: 2021
«...allora nasce, in noi, piano piano, una sorta di figliolanza con una terra diversa, "straniera", alla quale sei forestiero, che prendi ad apprezzare, verso la quale inizi a nutrire pure sentimenti di gratitudine: ad amare. Costruisci relazioni, amicizie, amori, esci dall'anonimato, assumi un'identità, acquisisci cittadinanza, e i sentimenti di "mancanza e di assenza" si affievoliscono, trovano pace nella condizione di vita che vivi, nella nuova accoglienza, fino a sentire di chiamarla "Terra". C'è la tua Terra, lì con il suo perenne richiamo, e ci sono le "Terre" che ti hanno accolto. Io ho capito che un posto è casa se vi trovi le ragioni per tornarci, che poi è essenzialmente una: essere stato accolto. Il paese che mi ha dato i natali, l'amata Poggio Imperiale, è dai noi figli chiamata "Terra Nuova", Tarranòve, in dialetto. Ecco: mettere casa altrove è fare, di quella terra nuova, Tarranòve.»
Cambio giro. Racconti di viaggio
Nazario D'Amato
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Poggio
anno edizione: 2018
pagine: 154
Ogni viaggiatore sa bene che nel viaggio l'importante non è la meta, ma il viaggio stesso. "Quando arriviamo, ci lasciamo alle spalle le ragioni per le quali siamo venuti", scriveva Patience Gray. Il viaggiatore Nazario D'Amato, però, è un ferroviere, un Capotreno che fa il suo lavoro con passione e con l'acuto spirito di osservazione che sa cogliere particolari che esulano dai suoi quotidiani doveri. Per lui, come per i grandi viaggiatori del passato, il viaggio non è solo l'andare verso un altrove fisico, ma un percorso che lo porta a incontrare l'uomo, che sia se stesso o l'altro da sé. Il libro si apre con una poesia, "Apologia del Macchinista", un inno al treno e al suo conducente, ma anche un anelito alla fantasia, alla potenza dell'immaginazione creativa. Il treno è visto come la musa ispiratrice dei poemi antichi, anche se lo stile richiama piuttosto gli slanci arditi dei futuristi.
Terra. Racconto, in storie e versi, dell'appartenenza
Nazario D'Amato
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Poggio
anno edizione: 2016
pagine: 154
La Terra nel suo significato più generale, e la Terra come luogo di riferimento intimo e personale. Terra da amare, da proteggere, da preservare, di cui invaghirsi, e da desiderare fino all'inverosimile. Sentimenti delicati che la lontananza amplifica inesorabilmente. E il desiderio del ritorno che diviene sempre più forte. Versi appassionati e storie che parlano di avvenimenti, luoghi e persone, ma che esprimono concetti di portata universale per la loro trasversalità di riferimento. Nazario D'Amato, con "Terra, racconto in storie e versi dell'appartenenza", inno di lode al suo amato paese natio, mette particolarmente in risalto il paradigma dell'appartenenza attraverso il sentimento della nostalgia dei luoghi che ha lasciato, che lo sorregge, lo ispira e lo esalta.