Edizioni L'Arca di Noè: Pietre preziose

«L'arca di Fewar è una carrellata di “animali fantastici”: uno zoo sfilacciato e improbabile, sciorinato in un'atmosfera letteraria che ci riporta ai bestiari del Medio Evo e ci conduce sino al classico Manuale di zoologia fantastica di Borges» (dalla prefazione di Alfonso Lentini). «Gli animali fantastici altro non sarebbero, quindi, se non immagini fantasmatiche della nostra specie, gli esseri sfuggiti dal recinto in cui il nostro io razionale li ha rinchiusi. I mostri di questo zoo fantastico siamo la parte negata di noi stessi» (dalla postfazione di Antonio Patti). «So che il vuoto dentro di me resterà sempre, ma riportare in vita Antonio con i suoi scritti, me lo fa sentire sempre vivo e presente nelle mie giornate» (Domenica Minio Patti)

Un viaggio senza GPS né Google Maps, solo percorsi interiori ed incontri imprevisti: sette amici, ex compagni di liceo, sfidano il Sud-Est asiatico seguendo le orme di un reality televisivo, ma presto la vacanza si trasforma in un'esperienza di crescita e trasformazione. Tra mercati caotici, pagode nascoste, filosofie sconosciute e paesaggi incantati, ogni tappa si rivela un tassello di un cambiamento profondo. Un romanzo sullo smarrirsi per ritrovarsi, sul mistero che abita l'altrove e dentro di noi.

Dick è un cinquantenne divorziato, ha una figlia adolescente, Percy, inquieta e cinica che detesta i genitori. Ha una vita monotona e piena di vizi. Un giorno, complice la Luna, Dick riceve una lettera con la sua data di morte, pensa sia uno scherzo e la strappa,  ma dopo pochi giorni la busta riappare. Per risolvere il mistero, l'uomo dovrà affrontare i suoi incubi e superare le sue paure. Il realismo magico di Lettera dal destino esplora la psiche dei protagonisti attraverso simboli e metafore.

Un intreccio di vite e il passato si riaffaccia con prepotenza al presente. Protagonista è Ester Piacentini, una ragazza di vent'anni, studentessa di giurisprudenza e ballerina di danza classica, all'apparenza sana, ma che si porta dietro un pesante fardello. La fotografia di una ragazza dai capelli lunghi e ricci, con un vestito a pois in un campo di girasoli, è l'immagine che contribuisce a risolvere l'enigma che ha tolto il sorriso a Rosy, nonna di Ester. Veronesi in "Cuori che si sfiorano" ha imbastito una trama dove l'amore gioca a nascondino con la paura.

Nell'inverno del 2012 in una piccola città sul mare Clara incontra Terry, un giovane misterioso e affascinante. La curiosità verso quest'uomo la porta a lasciare Ivan, a cui è legata sentimentalmente e professionalmente da molti anni. I due, entrambi musicisti, dopo un fugace incontro di sguardi la notte di Capodanno, si ritrovano sulla piattaforma digitale BIOS e iniziano a comunicare attraverso la musica, la poesia e l'arte. Nel giro di qualche mese Clara realizza che nel mondo reale il loro amore non ha alcuna possibilità e nella sua mente le due realtà iniziano a sovrapporsi, creandole un cortocircuito emotivo.

“Il timor di Dio. Storia di un timorato”, è il racconto di una vita vissuta all'ombra della paura, vista come una compagna onnipresente che guida, consuma e protegge il protagonista. È una storia di crescita, sogni tormentati e ricerca di senso, in cui il protagonista lotta con se stesso, con i suoi desideri e con i limiti imposti dalla società e dalla sua educazione.

Vicenda familiare che approfondisce il tema della comunicazione e della disabilità. Il romanzo mostra come, in una situazione paradossale quale il lock-down, tutti abbiano provato l'isolamento di cui spesso sono vittima i disabili. Racconta con una fotografia a settimana, un'ora della giornata: dalle 9:00 del mattino del 27 febbraio alle 20:00 del 21 maggio 2020. La storia scritta in modo originale non scade mai nel banale e sono sufficienti poche righe per destare l'interesse del lettore: «La mamma ha una domanda inopportuna per ogni occasione. Da sempre ha insistito perché le chiavi fossero bandite da casa, perché le porte chiuse sono come muri. Non le è chiara la differenza tra incomunicabilità, intimità e privacy. Almeno non quando si tratta di Andrea-tesoro». Namasticazzi!