Edizioni Pendragon: Contemporanea
Punto Condor. Ustica: il processo
Daniele Biacchessi, Fabrizio Colarieti
Libro
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2002
pagine: 222
La globalizzazione dei sentimenti. Proposte e riflessioni per un futuro possibile
Filippo Ferra
Libro
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2002
pagine: 88
Un attimo... vent'anni. Storia dell'Associazione tra i familiari delle vittime alla stazione di Bologna
Daniele Biacchessi
Libro
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2001
pagine: 214
2 ottobre 1980. Stazione di Bologna: Omissis
Raja Marazzini, Stefano Paiusco
Libro
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2001
pagine: 112
Arriverà quel giorno... Lettere dal fronte e dai campi di prigionia (1943-45)
Claudio Visani
Libro
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2000
pagine: 270
Il terrorismo e le sue maschere. L'uso politico delle stragi
Libro
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 1996
pagine: 96
Le Associazioni dei familiari delle vittime di alcune stragi della storia d'Italia (Italicus, Treno 904, Stazione di Bologna, via dei Georgofili), hanno curato questo libro che vuole puntualizzare in modo preciso e argomentato le responsabilità della classe politica italiana e informare su quello che la giustizia ha "prodotto" fino ad oggi. "Si ha l'impressione - scrive Norberto Bobbio - che sinora non siano state generalmente capite e comprese la gravità, l'estensione, la frequenza dei ricorrenti tentativi di sovvertimento delle nostre libere istituzioni." Eppure le connivenze politico-criminali non sono insondabili come in genere si crede: esiste una grande quantità di dati, documenti, sentenze che aiutano a capire.
Tiro al piccione. Una storia del Palazzo di Giustizia
Guido Salvini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2025
pagine: 336
In questo libro, che non è il solito saggio sul mondo dei tribunali né un elogio di chi vi opera, Guido Salvini propone un memoir intenso e introspettivo. Con toni a tratti onirici, ripercorre quarant’anni trascorsi al Palazzo di Giustizia di Milano, cuore del sistema giudiziario italiano. Seguendo le orme dei suoi modelli – il nonno medico, impegnato contro la tubercolosi che affliggeva le classi povere, e il padre, magistrato indipendente e illuminato – rivive casi e incontri che hanno segnato la sua carriera, cercando di cogliere l’essenza di ogni persona senza più dover emettere sentenze: dai terroristi di destra e sinistra agli estremisti islamici, dagli assassini comuni ai calciatori corrotti conosciuti a Cremona. Per dare un senso a queste storie, sceglie una narrazione diretta, lontana dal linguaggio astruso dei codici e delle udienze, con una prosa viva e spontanea che richiama le letture giovanili su cui si è formato.

