EGA-Edizioni Gruppo Abele: Futuro remoto
Disobbedienza profetica. La Firenze di Milani, Balducci, Borghi, Brandani, La Pira, Mazzi, Turoldo, Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele
anno edizione: 2023
pagine: 144
Questo volume raccoglie, intorno a un classico come la Lettera ai giudici di don Lorenzo Milani, testi meno noti del cattolicesimo profetico fiorentino scritti negli anni che precedono e seguono il Concilio Vaticano II. Ne emerge un’idea di Chiesa, ma anche un’idea di società civile e di democrazia, radicalmente alternativa a quella delineata dal potere costituito, e invece in profonda sintonia con la parola del Vangelo e con il progetto della Costituzione. Testi oggi terribilmente vivi, più che mai necessari.
Ricredetevi! Contro la guerra russo-giapponese
Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele
anno edizione: 2022
pagine: 96
«Ma come gli uomini sedicenti illuminati, possono essi propagare la guerra, concorrervi, parteciparvi e, quel che è più terribile, senza esporsi ai pericoli della guerra, spingervi, mandarvi dei disgraziati fratelli ingannati? Queste persone sedicenti illuminate, senza parlare neppure della legge cristiana, se la professano, non possono ignorare tutto ciò che fu ed è scritto, tutto ciò che fu detto e che si dice della crudeltà, dell’inutilità, dell’infamia della guerra.» Spiazzante è la continuità di questo testo, scritto nel 1904 durante il conflitto per il controllo di Manciuria e Corea, con il nostro tempo. Tolstoj leva la sua voce contro ogni guerra. Quel massacro aberrante il cui pretesto, quale che sia, mai nella storia è valso, né vale, il sacrificio di una sola vita umana. Introduzione di Tomaso Montanari.
Osservazioni sulla questione sociale
Edmondo De Amicis
Libro: Libro in brossura
editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele
anno edizione: 2022
pagine: 48
«Sì la questione sociale sarà antica come il mondo. Ma quello che è nuovo è la gigantesca potenza accumulatasi con l’oro in mano di cittadini privati, che s’alzano come sovrani in mezzo a popoli liberi, che posseggono parti della loro patria vaste come Stati, che tengon nella propria borsa la sorte di centinaia di migliaia d’uomini, che possono turbare a vantaggio proprio gl’interessi d’un’intera nazione e corrompere scopertamente moltitudini e poteri.» È il 1892, Edmondo De Amicis esorta gli studenti universitari a riconoscere e combattere le diseguaglianze che attanagliano la società. Oggi, come allora, la ricchezza del mondo è nelle mani di pochissimi, contro le condizioni disagiate dei più. Ma non c’è vero progresso sociale senza uguali diritti per tutte le persone. Introduzione di Francesco Pallante