ETPbooks: Il Faliro
Memorie storiche dello assedio di Mesolongi
Giovanni Romey
Libro: Copertina morbida
editore: ETPbooks
anno edizione: 2021
pagine: 116
Ma che vita è questa? 85 canzoni rebetike della crisi
Zaccagni Gaia
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2018
pagine: 396
All’inizio del XX secolo, durante un periodo di intensa crisi economica, e dopo l’enorme ondata di profughi in seguito alla Catastrofe dell’Asia Minore del 1922, la capitale greca e il principale porto del paese diventano il centro, in cui affluiscono vari strati di popolazione in cerca di migliori condizioni di vita. Un variegato “materiale umano” che cerca di definire il proprio spazio personale e sociale, dando voce e corpo al senso dell’effimero in tutte le sue aree di azione. Le 85 canzoni di questa antologia rappresentano delle “istantanee” delle difficili condizioni di vita, povertà, repressione, e descrivono situazioni al limite fra legalità ed illegalità, più in generale le conseguenze della crisi economica, politica e sociale sull’uomo come individuo e come essere sociale, e soprattutto sull’amore e sulle relazioni interpersonali. L’antologia è unita da una lunga prefazione critica, da un apparato di commenti sui singoli testi delle canzoni, da una biografia degli autori e da un glossario completo dei termini rebetici.
Fenomenologia dell'amore
Kesarios Depontes, Jannis Psicharis
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2018
Apre l'antologia un excerptum tratto dal poema didascalico Giardino delle Grazie di Kesarios Dapontes che trae dal ricchissimo patrimonio mitologico e novellistico della Grecia antica alcune storie di "amori strani": di esseri umani nei confronti di statue, oggetti o animali, di animali nei confronti di esseri umani e viceversa. Il secondo testo, chiamato dai filologi Anonimo del 1789, è considerato il primo testo neogreco in prosa d'arte, nato nella temperie culturale dell'Illuminismo neogreco, come ci dimostrano i riferimenti e Voltaire e Diderot, e la licenziosità dello stile, inusuale persino per l'Europa occidentale del tempo. A finire Il Bacio, testo di una conferenza tenuta dal linguista Jannis Psicharis ad Atene nel 1893. Il testo, di grande originalità e acume, si muove con disinvoltura tra 25 secoli di cultura europea, dai tragici della Grecia antica fino a Baudelaire passando per Catullo, Tibullo, l'Antologia Palatina e Dante. Questa ricerca, o fenomenologia del bacio, diventa così anche un affascinante viaggio nella cultura europea.
Fenomenologia dell'amore
Kesarios Dapontes, Jannis Psicharis
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2018
pagine: 92
Apre l'antologia un excerptum tratto dal poema didascalico Giardino delle Grazie di Kesarios Dapontes che trae dal ricchissimo patrimonio mitologico e novellistico della Grecia antica alcune storie di "amori strani": di esseri umani nei confronti di statue, oggetti o animali, di animali nei confronti di esseri umani e viceversa. Il secondo testo, chiamato dai filologi Anonimo del 1789, è considerato il primo testo neogreco in prosa d'arte, nato nella temperie culturale dell'Illuminismo neogreco, come ci dimostrano i riferimenti e Voltaire e Diderot, e la licenziosità dello stile, inusuale persino per l'Europa occidentale del tempo. A finire Il Bacio, testo di una conferenza tenuta dal linguista Jannis Psicharis ad Atene nel 1893. Il testo, di grande originalità e acume, si muove con disinvoltura tra 25 secoli di cultura europea, dai tragici della Grecia antica fino a Baudelaire passando per Catullo, Tibullo, l'Antologia Palatina e Dante. Questa ricerca, o fenomenologia del bacio, diventa così anche un affascinante viaggio nella cultura europea.
Nell'anno del Signore 2400
Stefanos Dimitriadis
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2018
pagine: 80
Dalla prefazione dell’autore: "... A ispirarmi è stato Basilio di Cesarea, il quale, nel suo Discorso ai giovani, a proposito dell’uso che bisogna fare delle lettere profane, afferma: “Dobbiamo accostarci a esse seguendo l’esempio delle api, che non si posano indistintamente su tutti i fiori né cercano di portar via tutto da quelli sui quali si posano; ma prendendo soltanto quanto è necessario al loro lavoro, lasciano perdere il resto” [...] Il risultato finale spero che sia un’opera completamente nuova e originale, che possa incontrare il gradimento dei miei compatrioti, perché nonostante la mole ridotta, il contenuto presenta, a mio avviso, concetti di grande importanza. Il frutto della mia fatica lo offro adesso alla vostra benevolenza e chiedo venia sin da ora per eventuali errori e omissioni dovuti alla debolezza umana. Dal canto mio, prego che Dio conceda a tutti voi pace, salute e prosperità”.
Barrus il pirata. A Cipro! A Famagosta!
Kostantinos Rados
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2018
pagine: 96
Nell’anno 1828, mentre in Grecia è scoppiata la guerra d’indipendenza contro il dominio ottomano, il Mar Egeo è percorso da navi russe, francesi e inglesi venute in soccorso dei combattenti per la libertà. Accanto a loro, al confine talvolta labile tra eroismo e tornaconto personale, solcano le onde dell’antico mare flotte di avventurieri di varia natura, alla ricerca di arricchimento e di gloria. Il più temibile è Gheorghitsis Barrùs, il pirata dell’isola-fortezza di Garabusa, nella Creta settentrionale, che dopo aver affondato un bastimento olandese e aver rapito la dolce Chrisò, va incontro al suo destino pagando il fio delle sue nefandezze. Amore, tradimenti, battaglie navali, sacrifici e atti di eroismo compongono il mosaico di una narrazione vigorosa che costituisce una delle vette della narrativa greca di mare e di avventure. Il libro comprende anche il racconto «A Cipro, a Famagosta!» ambientato nella Cipro del generale Marco Antonio Bragadin.
La peste di Rodi. La presa di Costantinopoli
Emmanuìl-Manolis Limenitis
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2018
pagine: 80
La peste di Rodi nasce dall’esperienza diretta dell’autore, sopravvissuto alla terribile epidemia di peste che flagellò Rodi tra il 1498 e il 1499. La vivida descrizione delle sofferenze della popolazione, e il nostalgico ricordo della prosperità e dell’eleganza che contraddistinguevano la vita degli abitanti prima della pestilenza, si alternano a considerazioni più generali di carattere morale e parenetico, il cui obiettivo è riportare sulla retta via gli uomini in un periodo in cui le pestilenze venivano attribuite soprattutto all’ira di Dio, scatenata dalle colpe degli uomini. La presa diretta sui fatti, la tendenza moraleggiante e i riferimenti personali, che trasformano Limenitis in un personaggio della sua opera, rendono il testo assai vicino a un moderno reportage giornalistico, il cui compito è trasmettere con immediatezza ai lettori i fatti e gli stati d’animo dei protagonisti. Non meno partecipata è La Presa di Costantinopoli. Qui l’autore non risparmia critiche alle potenze cristiane occidentali e nella caduta di Bisanzio crede di riconoscere, come anche nella Peste, la punizione per i peccati e per la discordia che contraddistingue la condotta dei cristiani, contrapposti alla concordia e all’unità d’intenti degli Ottomani. Nel contempo l’autore invita le potenze occidentali a unirsi in una crociata per fermare l’avanzata dei nemici e restaurare l’antico impero. Su tutti si staglia, nella sua tragicità, la figura del basileus Costantino, l’ultimo imperatore dei greci, cui toccò il terribile destino di vivere la fine dell’impero.
Brucolaco il vampiro greco
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2018
pagine: 88
Nel 1945 il film horror Isle of the Dead, diretto da Mark Robson e interpretato da Boris Karloff, celeberrimo Frankenstein del grande schermo, fece conoscere al grande pubblico cinematografico la figura del brucolaco, sorta di vampiro greco il cui sostentamento, a differenza di quello del “cugino” slavo, è meno legato al consumo di sangue delle vittime. Il brucolaco, inoltre, non vive esclusivamente di notte e con la sua presenza è capace di contaminare le case e le mense. Egli, insomma, pur essendo accomunato al più celebre vampiro dallo statuto di esistenza sospeso tra la “non morte” e la “non vita”, si presenta piuttosto come un ibrido tra il dio Pan, le arpie e le lamie dell’antichità classica, e mette in luce un aspetto poco noto del folklore greco di tutti i tempi: il carattere mostruoso e tenebroso, decisamente in contrasto con l’immagine esclusivamente apollinea coltivata spesso dagli osservatori stranieri. Nei testi letterari compresi nella presente raccolta il brucolaco si presenta al lettore in tutta la sua terribile potenza e violenza mettendo a dura prova l’ordinato mondo dei vivi. O forse dei vivi essi sono lo specchio deformante, il lato tanto più vero quanto più occulto? Un’occasione per riflettere e per abbandonarsi alla potenza della grande letteratura, che una volta di più si rivela la chiave di accesso ideale alla nostra anima. I racconti: Alexandros Papadiamandis, “Il fantasma”, Kostas Pasagiannis, “Il castello infestato”, Konstantinos Kazantzis, “La tomba”, Achilleas Paraschos, “Il figlio del brucolaco”, Alexandros Moraitidis, Koukkitsa.