Firenze University Press: Strumenti per la didattica e la ricerca
Acque e territorio. Progetti e regole per la qualità dell'abitare
Monica Bolognesi, Laura Donati, Gabriella Granatiero
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2008
pagine: 144
Il libro raccoglie tre saggi, risultato della elaborazione delle tesi di laurea delle autrici, riguardanti diversi aspetti della pianificazione territoriale. Il primo illustra due ipotesi di progetto per una cassa d'espansione lungo l'Arno, tese a dimostrare che un'opera per la messa in sicurezza del territorio dagli eventi di piena può diventare un'occasione di riqualificazione territoriale, paesistica e ambientale. Obiettivo del secondo saggio è la costruzione delle Regole da inserire nello Statuto dello strumento pianificatorio a livello comunale. Prende le mosse dalle indicazioni della Legge Regionale Toscana 1/2005 per la stesura dei Piani Strutturali. Il tema dominante della tesi è la valorizzazione delle risorse idriche. Il terzo affronta lo studio del sistema infrastrutturale della piana empolese e la sua riqualificazione e conversione ad una rete funzionale ed efficiente per l'accessibilità e la fruizione del Parco Fluviale dell'Arno. Attribuendo centralità al fiume lo studio contribuisce alla riqualificazione dell'intero sistema fluviale.
Tecnologia per il web learning. Realtà e scenari
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2008
pagine: 252
Il volume consente un percorso all'interno delle innovazioni metodologiche e tecnologiche della formazione basata su Internet, mettendo l'accento sul carattere collaborativo delle esperienze di apprendimento e sull'interattività dei laboratori virtuali. Da una parte quindi si sottolinea la caratteristica della rete di rendere disponibili modalità educative centrate sul processo sociale, all'interno del quale è possibile apprendere in maniera attiva, piuttosto che sulla centralità dei contenuti da 'trasferire' passivamente ai discenti. Dall'altra viene mostrato come nei laboratori virtuali sia possibile sviluppare la propria comprensione dei fenomeni oggetto di apprendimento come risultato dell'interazione con quegli stessi fenomeni riprodotti nel computer, agendo su di essi e osservando le conseguenze delle proprie azioni. Viene quindi evidenziato come proprio questo tipo di modello di apprendimento possa aiutare a superare il gap tecnologico tra paesi e gruppi sociali (digital divide) e a rendere l'apprendimento maggiormente accessibile anche a studenti disabili.

