Forum Edizioni: Quaderni fondazione Ado Furlan
Italo Furlan e Rosazzo
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 176
Nel 2014 Italo Furlan, storico dell'arte e collezionista, lasciava in eredità alla Fondazione Ado Furlan, oltre a numerose opere d'arte, anche alcuni edifici e dei terreni vitati ubicati a Rosazzo, in prossimità della storica abbazia. Il volume ricostruisce non solo il rapporto privilegiato che Furlan aveva con questo 'luogo dell'anima', ma – grazie agli apporti di studiosi e specialisti di varie discipline – contribuisce a una più approfondita conoscenza dell'evoluzione del paesaggio vitivinicolo della zona nel corso dei secoli.
Amedeo Giacomini. Scritture d'arte
Libro: Copertina morbida
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 96
Amedeo Giacomini (1939-2006), filologo, narratore e poeta, si è cimentato anche con la critica d'arte. Attraverso i suoi scritti e i suoi componimenti poetici, dedicati a pittori e scultori quali Altieri, Celiberti, Ceschia, Ciussi, Colò, Dugo, Zavagno, Zigaina, è possibile ricostruire un quadro quanto mai suggestivo e per certi aspetti inedito degli sviluppi dell'arte in Friuli nella seconda metà del Novecento. Corredato di saggi di Alessandro Del Puppo, Caterina Furlan e Gian Mario Villalta, che approfondiscono le modalità di approccio di Giacomini alle arti figurative e il rapporto instaurato con gli amici artisti, il quaderno è arricchito da un'appendice in cui la raccolta di passi scelti è integrata dalle poesie 'dedicate' e da un elenco dei libri d'arte, cartelle e plaquette da lui realizzati in collaborazione con diversi pittori e incisori. Inoltre, una serie di riproduzioni a colori e in bianco e nero permette di farci un'idea della collezione personale di Giacomini, che si sostanzia di numerose opere, molte delle quali spettanti a Luciano Fabro.
Antonio Carneo (1637-1692): la «prova del veleno»
Libro: Copertina morbida
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 108
La cosiddetta Prova del veleno è considerata a ragione il capolavoro del pittore Antonio Carneo (1637-1692) che, originario di Concordia Sagittaria, ha svolto la maggior parte della sua attività a Udine. Raffigurante un giovane in atto di comprimersi le viscere per il dolore, l'opera è descritta ab antiquo con questo titolo. Tuttavia, in assenza di specifici elementi distintivi, la critica si è interrogata a lungo sul suo reale significato e in particolare sulla possibilità che si tratti del giovane Mitridate che si sottopone alla prova del veleno allo scopo di immunizzarsi. In questa direzione sembrano condurre, in effetti, le risultanze della giornata di studio organizzata in palazzo Caiselli nell'ottobre del 2016 dalla Fondazione Ado Furlan in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell'Università di Udine. Nei vari contributi riuniti nel presente quaderno si è cercato non solo di analizzare il dipinto dal punto di vista storico-artistico e della tecnica esecutiva, ma anche di verificare la fortuna della figura di Mitridate tra Seicento e Settecento. Oltre ad aver ispirato l'omonima tragedia di Racine (1673), il sovrano pontico suscitò notevole interesse anche a livello musicale, come attestano le opere di Alessandro Scarlatti (1707) e di Wolfgang Amadeus Mozart (1770). Inoltre, stando alle fonti antiche, egli ebbe grande dimestichezza con le sostanze venefiche e con i relativi rimedi, tra cui la famosa teriaca. Eseguita presumibilmente nel corso degli anni Settanta del Seicento, la Prova del veleno fu commissionata al Carneo da qualche membro della nobile famiglia Valentinis di Tricesimo, che ne detenne il possesso fino alla metà del secolo scorso. Acquistata da Italo Furlan nel 1974, dopo la sua scomparsa (2014) è entrata a far parte delle raccolte della Fondazione Ado Furlan.
Per Raffaele Carrieri. Due testimonianze e una mostra
Italo Furlan, G. Mario Villalta
Libro: Copertina morbida
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 72
Il quaderno offre una testimonianza dell.incontro e della successiva amicizia tra Italo Furlan, fondatore nel 1962 della galleria d'arte "Stendhal" a Milano, e il poeta Raffaele Carrieri, che ne fu assiduo frequentatore. Introdotta da un ricordo personale dello stesso Furlan, la pubblicazione è arricchita da un saggio di Gian Mario Villalta e dalla riproduzione di alcune opere d'arte possedute da Carrieri - confluite in seguito nella collezione personale di Italo Furlan - e di altre che il poeta ebbe modo di ammirare nella galleria milanese e a Spilimbergo. Vi è inoltre riprodotta integralmente la cartella Gente di Puglia, edita dalla "Stendhal" a Milano nel 1962, contenente cinque incisioni originali a colori di Domenico Cantatore e tre poesie di Raffaele Carrieri.
Forma urbana della scultura. Costruttivi/decostruttivi/ricostruttivi
Nicola Carrino
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 88
Dino Basaldella nella scultura italiana del Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 104
L'itinerario artistico di Dino Basaldella (1909-1977), ben al di là del rapporto con i più noti fratelli Afro e Mirko, presenta spunti di sicuro interesse, che vanno a toccare temi cruciali per la valutazione dell'arte del Novecento. I saggi di questo libro, raccolti in occasione del centenario della nascita dello scultore, intendono traguardare la sua attività nel panorama artistico, storico-critico ed espositivo sia nazionale che europeo: dagli esordi presso le mostre sindacali degli anni Trenta, al cruciale passaggio romano alla fine di quel decennio, alla rielaborazione dei motivi nel corso degli anni Quaranta, fino alla stagione di confronto con i rinnovati linguaggi della scultura europea promossi dalle Biennali veneziane del dopoguerra. Altri contributi riguardano l'importante vicenda della plastica monumentale, compendiata nel grande e controverso cantiere del monumento alla Resistenza di Udine, nonché episodi meno noti ma importanti, come il rapporto con le avanguardie artistiche operanti in Jugoslavia negli anni Sessanta, oppure la presentazione del lavoro di Basaldella nello storico documentario televisivo "L'approdo".
Ikaros. Omaggio a Luigi de Paoli (1857-1947)
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 68
Luigi De Paoli (1857-1947) è stato uno dei più importanti scultori attivi in Friuli tra '800 e '900. Partito da un verismo di impronta accademica, si è poi accostato al simbolismo, per approdare infine a un linguaggio di intonazione classicheggiante. La sua opera più famosa è costituita dall'Icaro cadente, presentato all'Esposizione nazionale di Palermo (1891-1892) e quindi all'Esposizione universale di Chicago (1893), dove ottenne uno dei gran premi. Mentre la versione in bronzo, fusa nel 1928, si conserva presso il Museo civico d'arte di Pordenone, del relativo gesso si era persa ogni traccia: ritrovato di recente, è stato sottoposto a un lungo e delicato restauro, di cui la pubblicazione offre accurata documentazione.
Con Ado Furlan nel foro Mussolini. La fontana del cinghiale e il suo calco
Adriana Caprotti, Flavio Fergonzi, Paolo Nicoloso
Libro: Copertina morbida
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 32
La Fontana del cinghiale è l'unica opera superstite tra quelle realizzate dallo scultore Ado Furlan durante il suo soggiorno romano (1939-1942). Eseguita su commissione dell'architetto Luigi Moretti per il Foro Mussolini, essa costituisce un'importante testimonianza del dialogo instaurato dall'artista con i modelli antichi, reinterpretati alla luce delle esperienze moderniste compiute nella Capitale. La predisposizione del calco in stucco esposto in mostra a Pordenone nel 2005 e destinato a trovare definitiva sistemazione all'interno del castello di Spilimbergo ha richiesto un complesso 'iter' burocratico-amministrativo illustrato nel presente quaderno, in cui si chiariscono anche le vicende del gruppo marmoreo e si avanza una suggestiva ipotesi sulla sua collocazione originaria.
Cesare Scoccimarro nell'architettura italiana del Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 136
Il quaderno raccoglie i testi degli interventi al convegno di studio sull'architetto Cesare Scoccimarro (1897-1953), organizzato nel 2013 dalla Fondazione Ado Furlan. Affiancandosi al catalogo della mostra allestita nello steso anno a Pordenone ('Quaderni della Fondazione', 6), questa pubblicazione, curata da Annalisa Avon, permette di seguire ancora più analiticamente il percorso professionale di Scoccimarro, dagli esordi in Romania e dai primi progetti realizzati a Udine e provincia, agli sviluppi della sua attività dopo il trasferimento dello studio a Milano, dove operò dal 1931 all'anno della sua scomparsa. Approfondimenti specifici, basati su materiali in gran parte inediti, sono dedicati ai temi dell'allestimento, dell'arredo e alla sua collaborazione con importanti committenti (Fantoni e Fiat tra i più notevoli), al suo rapporto con le arti, in particolare con la scultura, nonché ai grandi progetti e alle realizzazioni per Milano e Genova. Infine, un''incurs ione' nella sua biblioteca privata permette di comprendere meglio il retroterra delle scelte progettuali e delle fonti di aggiornamento di Scoccimarro.

