Franco Angeli: Sociologia del lavoro
Violenza e molestie sessuali nei luoghi di lavoro. Riflessioni a partire da un progetto di ricerca
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 176
Il tema della violenza e delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro, di indubbia rilevanza sebbene meno di altri oggetto di analisi scientifica e non ancora pienamente assurto a “questione sociale”, diviene di forte interesse in una fase che vede il mondo del lavoro sottoposto a significativi cambiamenti. La complessità organizzativa, così come la crescente eterogeneità dei luoghi di lavoro, rappresentano un terreno favorevole al costituirsi di un “sottobosco relazionale” dentro il quale si consolidano vecchie e nuove forme di asimmetria. Indagare la violenza e le molestie sessuali ci permette quindi di entrare nell’universo delle prassi concrete di lavoro, nelle dinamiche quotidiane, per studiare un aspetto particolarmente rilevante della qualità del lavoro e della vita lavorativa. Un aspetto che evidentemente non può essere confinato entro la relazione aggressore-aggredito, adottando una chiave interpretativa e operativa individualistica. Vanno chiamate in causa anche le specifiche caratterizzazioni che stanno assumendo i processi organizzativi e la nuova composizione sociale dei luoghi di lavoro. Il volume presenta l’esito di un percorso di ricerca che ha esplorato il tema della violenza e delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro a partire dalle principali acquisizioni della letteratura di riferimento e da chiavi interpretative provenienti da più discipline, sviluppando un approfondimento sociologico di natura qualitativa e quantitativa, nel primo caso per mettere a fuoco le caratteristiche fondamentali del fenomeno, nel secondo per studiarne la percezione e le specifiche connotazioni. L’obiettivo dello studio è stato duplice, conoscitivo e operativo: indagare, ricostruire e interpretare le caratteristiche distintive del fenomeno e, nello stesso tempo, individuare elementi sui quali poter progettare strategie di intervento.
Da «non garantiti» a precari. Il movimento del '77 e la crisi del lavoro nell'Italia post-fordista
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 256
Il volume ricostruisce la dialettica fra il rapido consumarsi del movimento ’77 e l’affermarsi della precarietà lavorativa nell’Italia del post-miracolo economico, secondo un inedito e fertile approccio interdisciplinare, che spazia dalla storia contemporanea alla sociologia, passando per la filosofia politica, la critica artistica, gli studi giuridici, l’analisi dei processi produttivi e finanziari. Incrociando diversi sguardi metodologici su fisionomia, finalità e saperi di questo fenomeno sociale unico al mondo – autorappresentazione della “generazione dei non garantiti”, ovvero la prima leva di giovani che sentiva di non avere un futuro certo e degno perché, orfana del “boom”, sarebbe vissuta in un mondo di recessione permanente – si è potuta concentrare l’attenzione sul tornante della storia italiana che ha aperto la “crisi del Sistema-Paese”. Muovendo lungo la problematica geografico-territoriale dell’asimmetrico sviluppo nazionale, con una particolare considerazione allo snaturarsi dei tradizionali modelli di eccellenza come il cosiddetto “modello emiliano-romagnolo”, e senza tralasciare continuità e fratture con il retaggio sessantottino, si è così arrivati ad affrontare il conflittuale processo di decentralizzazione del lavoro in Italia, nel più ampio formarsi di una nuova dimensione post-fordista e post-salariale dell’organizzazione capitalista occidentale.
Sindacato e contrattazione nelle multinazionali. Dalla normativa internazionale all'analisi empirica
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 258
In un mercato sempre più globalizzato e in un contesto economico e sociale segnato da profonde disuguaglianze e che consente alle imprese di delocalizzare produzione e servizi in paesi con costo del lavoro più basso e con sistemi di protezione sociale poco strutturati, alcune federazioni sindacali di settore europee o internazionali, con un ruolo rilevante dei comitati aziendali europei, hanno deciso di contrattare con direzioni di imprese multinazionali, in prevalenza europee, accordi-quadro internazionali validi in tutte le filiali dell’impresa e spesso nelle catene di subfornitura globali. Tali accordi, siglati al di fuori di un quadro giuridico vincolante e con un campo di applicazione che eccede i tradizionali confini (e regole) nazionali, pongono numerosi interrogativi riguardo alla loro natura ed efficacia. Rispetto ai testi prodotti nei primi anni 2000, spesso contenenti mere dichiarazioni di intenti senza alcun meccanismo di verifica e di controllo, la prassi attuale degli accordi-quadro transnazionali mostra una chiara evoluzione verso contenuti più definiti e modalità di monitoraggio congiunto della loro implementazione. Gli accordi-quadro di dimensione europea o internazionale costituiscono una nuova forma di regolazione dei rapporti di lavoro destinata a recuperare forme di solidarietà transnazionale partendo dal rispetto dei diritti fondamentali previsti nella Dichiarazione ILO del 1998. I contributi raccolti nel volume analizzano da prospettive diverse e complementari i risultati della ricerca Euride, coordinata da SindNova nel corso del 2016-2017, in undici imprese multinazionali europee, focalizzando l’attenzione sui meccanismi volti ad assicurare l’effettiva implementazione degli accordi e le procedure di reclamo per la loro violazione.
L'invecchiamento delle forze di lavoro quale sfida per gli active welfare regimes europei
Barbara Barabaschi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 176
L’invecchiamento della popolazione è al centro dell’interesse dell’Unione Europea che, dagli anni Novanta, raccomanda ai Paesi membri di riformare i propri sistemi di welfare nell’ottica dell’active ageing. Il rischio di insostenibilità finanziaria dei sistemi di welfare, insieme al comune riconoscimento che le componenti più mature della popolazione costituiscono una risorsa, hanno favorito una concezione di invecchiamento attivo connessa all’inserimento professionale. In tale contesto, la maggior parte dei Paesi europei ha intrapreso percorsi di riforma ispirati al paradigma dell’attivazione che prevede l’abbandono di una visione passiva e risarcitoria dello stato sociale, in favore di una attiva e promozionale. Si parla quindi di Active welfare state, ossia di uno stato che investe nella capacità dei cittadini di partecipare attivamente alla vita delle loro comunità e, al contempo, li responsabilizza tramite criteri di condizionalità per l’accesso ai servizi del welfare. L’ipotesi del lavoro di ricerca presentato nel volume e testata su cinque Paesi (Finlandia, Francia, Italia, Polonia, Regno Unito) è che l’attivazione dei lavoratori anziani possa fungere da banco di prova per l’Active welfare state e, al tempo stesso, rivelarsi una prospettiva fruttuosa da cui confrontare le specificità delle strategie nazionali, anche nel quadro delle linee guida europee che portano alla convergenza. Lo scopo del lavoro è duplice. Da un lato, indagare le politiche di attivazione riferite ai senior, concentrando l’attenzione sull’integrazione tra politiche attive del lavoro, formative, pensionistiche. Dall’altro, riflettere sulle condizioni alle quali l’Active welfare state può rappresentare una risposta adeguata alle sfide cui sono sottoposti i sistemi di welfare europei.
Storie di vita di migranti. Lo sguardo al passato, al presente, al futuro. Un percorso di empowerment
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 128
Occuparsi delle categorie sociali più svantaggiate è nel Dna delle Acli, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiane, sin dalla fondazione. Nel 1946, quando nasce l'Associazione, porre l'attenzione al lavoratore significa farlo in qualche modo anche sull'immigrazione, ma non da paesi stranieri, bensì dalla campagna alla città e dal Sud al Nord Italia. Sin dai primi anni, inoltre, le Acli aprono succursali dei propri Patronati all'estero, soprattutto in Belgio e Germania, nazioni che accolgono, in quel periodo storico, molti migranti italiani. Secondo un approccio sociologico, le Acli si inseriscono di diritto nel Terzo Settore e i membri che vi si associano, per motivi di integrazione sociale, mirano a produrre solidarietà sociale. Essi creano capitale sociale perché è nella loro natura costitutiva, essendo sfere di relazioni che operano in base alla reciprocità. Le Acli, quindi, valorizzano i rapporti come fonti di integrazione, e usano mezzi e risorse per generare capitale sociale secondario, cioè beni relazionali secondari, di carattere impersonale. Di qui la ricerca esposta nel volume, proposta e realizzata per rispondere alle attese delle Acli medesime di meglio comprendere le esigenze dei migranti sia in quanto a servizi offerti sia in quanto a possibili relazionalità e interventi altri secondo un percorso di empowerment. Il libro, dopo un'introduzione esplicativa, si articola in una prima parte di ricerca realizzata attraverso la somministrazione di un questionario a un campione significativo di migranti, fruitori dei servizi delle Acli presso la sede di Bologna. La seconda parte si articola nella raccolta di storie di vita dei migranti stessi per approfondire la condizione dei soggetti che l'indagine ha poi cercato di ricondurre a “modelli idealtipici” cui fare riferimento sempre nell'azione concreta e quotidiana cui le Acli vogliono rispondere in modo efficace dal punto di vista sociale, economico e culturale. Presentazione di Filippo Diaco.
Metalmeccanici alla prova della grande crisi. Una ricerca sulla dirigenza sindacale
Cecilia Cristofori
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 144
Che cosa sono diventati il lavoro, la fabbrica e il sindacato a seguito della Grande Crisi del 2008? A questa domanda si è cercato di fornire una prima risposta attraverso un'indagine empirica sui dirigenti sindacali metalmeccanici impegnati nel lavoro di fabbrica e territoriale. Mostrando chi sono, che cosa fanno e pensano, sono emersi i caratteri della prima generazione di dirigenti sindacali post-moderni e senza-classe, la loro storia sindacale e gli elementi di forza individuale e collettiva. Caratteri sottoposti alla prova della Grande Crisi che ci stiamo lasciando alle spalle e ritenuti particolarmente utili per sostenere la transizione verso la Quarta rivoluzione industriale. Il contesto del loro lavoro sindacale è qui offerto dal Diario di bordo 2008-2015, che raccoglie impressioni e osservazioni a caldo dell'Autrice: scritti inediti e tratti dal diario personale, elaborati predisposti in occasione di incontri pubblici, resoconti giornalistici. Il lavoro metalmeccanico e siderurgico emerge nel suo contesto territoriale, con particolare riferimento al rapporto tra Terni e la sua acciaieria, di cui fornisce elementi utilizzabili come studio di caso di una città media siderurgica particolarmente segnata dal processo di deindustrializzazione.
Senso del lavoro nelle economie diverse. Uno studio interdisciplinare
Lucia Bertell, Federica De Cordova, Antonia De Vita, Giorgio Gosetti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 160
Cosa succede quando cambiando il proprio stile di vita ci si trova di fronte a un nuovo senso del lavoro? Questa domanda ha portato il gruppo di ricerca TiLT (Territori in Libera Transizione), attivo presso l'Università di Verona, ad approfondire la ricerca nell'ambito delle realtà e dei movimenti delle Economie diverse (economia solidale, di giustizia, ecologica, dei beni comuni) con uno sguardo concentrato sul lavoro e sulle piccole produzioni. Dallo studio del lavoro-produzione di panificatori e di agricoltori biologici, è emerso il senso di scelte individuali, spesso sostenute da una comunità o da una rete, che non dimenticano il contesto materiale da cui partono e che immaginano di trasformare. Per loro, economia diversa è l'esito di un congedo dalle forme tradizionali del lavoro, una “transizione verso nuovi modelli produttivi come ricerca di buona vita”, che fa fiorire non il rifiuto ma il “preferirei di no” per collocarsi in una “condizione transitante”. Lì dove il neoliberismo costringe donne e uomini nella strettoia del lavoro/non lavoro, in forme contemporanee di alienazione, essi ribaltano il segno di questa condizione in un rinnovato senso del lavoro e delle sue qualità. Queste storie, raccolte tra la Sardegna e il Veneto, raccontano percorsi divergenti dall'idea di diventare imprenditori di se stessi o di un lavoro orientato dal profitto, contribuendo a tracciare le nuove configurazioni dei lavori in sintonia con il vivente.
I lavoratori dell'agricoltura: percorsi, culture, condizioni
Giorgio Gosetti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 336
Le imprese agricole, contesto produttivo in trasformazione relativamente a prodotti e processi produttivi, meno di altre in questi anni sono state oggetto di studio per quel che riguarda le condizioni lavorative. I processi di cambiamento in atto possono essere interpretati guardando anche agli aspetti di cultura del lavoro e alla qualità della vita lavorativa. I due temi che costituiscono l’oggetto principale di un percorso di ricerca sul campo del quale dà conto il volume. La cultura del lavoro e la qualità della vita lavorativa sono state studiate in una prospettiva multidimensionale, attenta alle diverse componenti e alle relazioni fra elementi analitici. Il testo si inserisce in un percorso che recentemente ha coinvolto anche altri ambiti del mondo del lavoro, a partire dalla medesima impostazione concettuale e metodologica. In questo caso si è voluto dar voce a soggetti che vivono concretamente le condizioni di lavoro all'interno delle imprese agricole in un’area del Nord del paese. Lo sviluppo del percorso di analisi ha tenuto conto di obiettivi conoscitivi e operativi, anche in relazione alle sollecitazioni provenienti dall'ente bilaterale, promotore della ricerca. Le risultanze hanno permesso di disegnare un contesto che presenta al proprio interno un certo livello di eterogeneità nelle condizioni lavorative, riferibile sia alle caratteristiche specifiche del profilo lavorativo degli intervistati, sia alle connotazioni produttive, dimensionali e di comportamento delle imprese di appartenenza. Non mancano note critiche, soprattutto a proposito di alcune dimensioni della qualità della vita lavorativa, ma anche elementi di soddisfazione per aspetti rilevanti del lavoro, nonché preoccupazioni per il futuro.
Il lavoro che verrà. Significati, approcci e pratiche di analisi previsionale dei fabbisogni formativi e occupazionali
Licia Allegretta
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 144
L’impatto della crisi economica sui livelli occupazionali e le profonde trasformazioni socio-produttive in atto sembrano avvalorare la profezia della fine del lavoro. Il volume, richiamando alcuni dati sulle attuali dinamiche occupazionali, analizza la transizione verso le nuove culture del lavoro e traccia lo scenario entro cui si muovono le politiche comunitarie finalizzate alla creazione di nuovi e migliori posti di lavoro attraverso la leva dell’apprendimento permanente. Nel libro si illustra il legame tra formazione e occupazione e la necessità di una competenza riflessiva da parte di tutti gli attori sulla futura domanda di professioni; una sfida che riguarda sia la capacità di creare nuova occupazione sia l’abilità di perseguire un’azione strategica di “sistema” per la maggiore sostenibilità dei mercati del lavoro e dei sistemi formativi. Lo studio sull'evoluzione del paradigma dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e le sue diverse declinazioni in ambito organizzativo si sviluppa attraverso un’analisi comparativa sui sistemi informativi previsionali dei fabbisogni formativi e occupazionali adottati nell'ambito delle recenti politiche attive dell’occupazione. In particolare il volume evidenzia come, tali sistemi, possano rappresentare un utile strumento per ridurre lo skill-mismatching tra domanda/offerta di competenze, fenomeno tra i più incisivi sulle dinamiche occupazionali.
Trasformazioni del lavoro e percorsi di mobilità. Dal successo inatteso al successo difficile
Andrea Valzania
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 128
Il volume presenta una fotografia delle principali trasformazioni che hanno interessato il lavoro nel corso del Novecento, con una particolare attenzione ai mutamenti più recenti (smaterializzazione, soggettivazione e flessibilità del lavoro) e ai cambiamenti prodotti nella società (con la fine della centralità del lavoro salariato di stampo fordista e la nascita di nuove figure). In questo quadro, sono poi analizzati i percorsi di successo lavorativo e di mobilità sociale mettendo a confronto una generazione di lavoratori nata e cresciuta nel campo fordista e i due soggetti sociali (le giovani generazioni e gli immigrati stranieri), nati e cresciuti invece in epoca globale e direttamente interessati dalla flessibilità e dalla atipicità contrattuale, dal lavoro sommerso e dalla difficile ricerca di una integrazione nel territorio di arrivo. Il confronto, effettuato attraverso l'analisi della letteratura specializzata e l'utilizzo di alcune ricerche empiriche, evidenzia le forti differenze di campo esistenti, approfondendo le numerose difficoltà incontrate da coloro che entrano oggi nel mercato del lavoro.
Le divisioni del lavoro sociale. Dagli spilli di Smith alle catene transnazionali del valore
Paolo Barrucci
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 176
Nonostante le errate profezie e le mistificazioni che hanno attraversato il dibattito pubblico degli ultimi trent'anni, il lavoro continua ad essere centrale, sia nelle condizioni materiali (e non solo materiali) di esistenza della stragrande maggioranza della popolazione mondiale, sia come categoria sociologica fondamentale per interpretare la realtà sociale e le sue trasformazioni. Ne consegue che, senza una adeguata comprensione di come il lavoro è diviso, organizzato e distribuito, risulta impossibile produrre interpretazioni euristicamente significative della società in cui viviamo. Con questo libro, rivolto innanzitutto agli studenti dei corsi di sociologia, si vuole offrire una ricostruzione critica dei processi di divisione del lavoro sociale succedutisi nell'ambito del modo di produzione capitalistico: dalla scomposizione del lavoro dello spillettaio di Adam Smith fino alle odierne forme di strutturazione delle filiere transnazionali a scala globale. La ricostruzione storica delle differenti forme di divisione del lavoro e delle relative concettualizzazioni si sofferma in particolare sulla riflessione di alcuni "classici" delle scienze sociali ai quali viene data voce attraverso una selezione di brani significativi.
L'isola della maternità. Donne lavoratrici di fronte all'esperienza dell'essere madri
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 160
La maternità, un'isola. Un universo costituito da progetti, esperienze, sensazioni, aspirazioni, attese, proiezioni. Un momento di riprogettazione della vita e delle relazioni, nel quale si procede anche alla risignificazione di sé e del mondo di appartenenza. Quando la maternità è vissuta congiuntamente all'esperienza lavorativa, il carico fisico ed emotivo implicato diventa rilevante, e sono chiamate in causa una molteplicità di dimensioni, organizzative e non solo. Il volume studia la dinamica fra maternità e altre sfere esperienziali delle donne, principalmente quella lavorativa, ponendosi dal loro punto di vista e lo fa partendo da una serie di interviste aperte, che hanno coinvolto alcune madri in una riflessione sulle implicazioni della maternità nella loro esperienza complessiva di vita. Pur trattandosi di donne che vivono in un contesto caratterizzato da un certo benessere economico diffuso e dalla presenza di una rete di servizi alla famiglia e alla maternità, emergono traiettorie a differente connotazione, non di rado caratterizzate da problematicità nel governare un rapporto complesso fra maternità, vita e lavoro. Le donne coinvolte, abitanti di un'isola, sono spesso lasciate sole a vivere l'esperienza di madre, ad affrontare difficoltà organizzative, a confrontarsi con le proprie sensazioni.