Gilgamesh Edizioni: Le zanzare. Poesia scelta
Lettere non spedite
Oksana Stomina
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 116
«Scrivere d’amore: quello per la propria famiglia e per la propria città. Questa era la missione di Oksana Stomina, nata in Ucraina, a Mariupol, in una famiglia russofona che abitava lì da generazioni. Ha ereditato dai genitori l’amore per la scrittura: suo padre scriveva prosa e la madre invece, si dedicava alle poesie d’infanzia. Dall’alto della sua casa, affacciata sul Teatro dell’opera, Oksana ammirava Mariupol. Ne decantava la bellezza nelle sue poesie e cercava i luoghi storici da valorizzare. Come molti altri abitanti della città, usava il russo per esprimersi, visto che l’ucraino non era nemmeno studiato nella scuola da lei frequentata. Tutto è cambiato con l’arrivo del 2014, quando la città è stata presa di mira dai primi bombardamenti russi. Oksana non ha voluto migrare verso le zone più sicure: si sentiva come una guardiana della città, costretta a restare per aiutare gli altri [...]»
La città delle mosche
Benny R. Nonasky
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2017
Le sillabe del vento
Xanath Caraza
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2017
Mani, lavoratrici perfette Per il pane impastato E sopaipillas di zucca Nel suo territorio sacro La cucina del cuore Dà forma precisa ai fagottini ripieni Pannocchie gialle del suo cortile Profumo di humitas fresche La poesia perfetta
A rima armata
Alessandra Bava
Libro: Libro in brossura
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 40
Alessandra Bava, poeta e traduttrice, vive a Roma. Grazie al suo lavoro di traduzione è attivamente impegnata a diffondere la poesia di numerosi autori stranieri in Italia. Laureata in Lingua e Letteratura Angloamericana presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulla narrativa di Toni Morrison (relatore Prof. Alessandro Portelli). Scrive sia in lingua italiana che in lingua inglese. Ha due testi pubblicati in Italia in edizione bilingue: Guerrilla Blues (Edizioni Ensemble, 2012) e Nocturne (Edizioni PulcinoElefante, 2013). Due suoi libri sono stati pubblicati negli Stati Uniti: They Talk About Death (Blood Pudding Press, 2014) e Diagnosis (Dancing Girl Press, 2015). Ha curato le antologie poetiche Rome's Revolutionary Poets Brigade Vol.I (Edizioni Ensemble, 2012) e Articolo 1: una Repubblica Affondata sul Lavoro (Albeggi, 2014). Recentemente ha tradotto e curato Nuova Antologia di Poesia Americana (Edizioni Ensemble, 2015). Sue poesie sono state pubblicate in diverse riviste americane e britanniche. Sta completando una biografia di Jack Hirschman, quarto poet laureate di San Francisco. Per la collana Le Zanzare ha tradotto Offerte di Carta (Gilgamesh Edizioni, 2015) di Alejandro Murguía.
Offerte di carta
Alejandro Murguía
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 48
Una consuetudine messicana vuole che preso un foglietto di carta e scrittovi un desiderio, affinché questo si realizzi, il foglio va letto e dato alle fiamme, lasciando che si disperda nell'aria. Si presenta così Alejandro Murguìa, sesto poeta laureato di San Francisco, con la sua prima raccolta di poesie in Italia, intitolata appunto "Offerte di carta". Il libro esce in una prima edizione composta da 79 copie (il 19 luglio del '79 iniziò, in Nicaragua, il periodo sandinista, e Murguìa partecipò da volontario alla rivolta) numerate e autografate. Interamente tradotto da Alessandra Bava, ha in copertina un ritratto dell'autore fatto dall'amica poetessa anglo-svedese Agneta Falk. Ad arricchire ulteriormente il libretto, all'interno, un ritratto di Alejandro, realizzato dal poeta statunitense Neeli Cherkovski. Le poesie selezionate esplicitano tutta la poetica di Murguìa: i forti richiami a Lorca, a Neruda, e al mondo sudamericano si fondano a quelli della società statunitense, col fare poetico che ancora oggi anima San Francisco. Sono poesie che già in prima lettura suscitano una carica fisica che l'autore "scarica" sul foglio durante le sue performance.
La mia paura di essere schiava
Ivana Maksi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 40
Si può essere schiavi della propria parola e del proprio nome? Si può essere schiavi del proprio lavoro, della propria condizione di precario/a? Nel nostro nome, come nella nostra parola, si racchiude l'origine della nostra individualità, con i suoi legami affettivi, storici e geografici. Nel guardarci allo specchio possiamo cogliere le tracce della nostra stirpe. Se ognuno di noi dovesse fare una ricerca sulle proprie origini troverebbe certamente una serie di fattori coincidenti tra il proprio "sé" e quello di antenati antecedenti, anche di varie generazioni. Questa è l'indagine condotta da Ivana Maksi nella presente opera poetica. L'interrogativo è se il proprio nome rifletta le proprie origini. La risposta dipende da quanto sono coscienti del proprio sé gli individui che danno nome ai figli, da quanto sono radicati nella realtà. In linea di massima si può dire che i genitori scelgano il nome dei discendenti secondo qualche influenza dettata dalla realtà che li circonda. Quindi possiamo dire che sì, in un certo senso il nostro nome riflette la nostra origine. Ma la nostra origine è anche la lingua che parliamo e scriviamo. Possiamo dunque esserne schiavi?...
Questo amore, più forte del tuo silenzio
Leyla P. Quintana Marxelly
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 88
Leyla Patricia Quintana Marxelly (2 aprile 1970 - 11 luglio 1991), più conosciuta con lo pseudonimo letterario di Amada Libertad, poeta di Santa Tecla, El Salvador, studentessa di giornalismo. Ha dedicato la vita a lottare attivamente per i suoi ideali come radarista e combattente del Ejército Revolucionario del Pueblo ed è caduta in combattimento durante un'eclissi solare sul vulcano di San Salvador, a El Salitre, Nejapa. Le testimonianze dicono che venendo accerchiata si lanciò giù per un dirupo in cui venne colpita da una calibro 90. Grazie a sua madre i suoi versi sono stati messi in salvo e divulgati, facendole vincere premi quali Wang Interdata 1990 e Juegos Florales de Zacatecoluca 1991. Le poesie di Leyla pervenivano dal fronte clandestino avvolte in nastro adesivo e nascoste, trasportate segretamente da una "staffetta" salvadoregna, compagna di lotta armata. Con gli otre 200 componimenti, Argelia Quintana riuscì a pubblicare "Larga trenza de amor", "Las burlas de la vida", "Pueblo" y "Libertad va cercando", "Destino" e "En la punta del delirio", oggi riuniti in questa selezione con originale a fronte che si presenta al lettore con un saggio introduttivo di Silvia Favaretto
Sogni di tregua
Basir Ahang
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 64
Esule vagabondo / malinconico ma ardito / con un bagaglio di racconti di guerra e dolore, così si descrive in una delle sue poesie Basir, rifugiato politico in Italia da alcuni anni. Questi versi sono la sua vita e la strada che lo ha portato dall'Afghanistan al nostro paese, una strada lungo la quale il poeta lascia un canto d'amore verso il suo popolo, quello della minoranza Hazara, perseguitata sin dai tempi dell'Impero Ottomano, sì, perché l'arrivo dell'ISIS, che tanto ci viene propinato dai mass-media, è soltanto l'ultima piccola fetta di una ben più grande torta su cui i potenti ringhiano e sbavano. Poesia a tratti dolce e amara che arriva da una cultura di chi ancora parla e scrive il farsi. Spesso crediamo di sapere ormai tutto sull'Afghanistan, ma ci sbagliamo, basta leggere i versi di Basir per conoscere parte di ciò che non ci viene detto: di famiglie smembrate e divise; di Bamiyan, Kapisa e Kabul; di uomini donne e bambini obbligati ad offrire il proprio corpo al mare; di studenti assassinati; di persone schiavizzate; di persone che sognano come sogniamo noi; di bambini che nel silenzio generale muoiono anche nei nostri confini. E il sogno più grande è la libertà.
Dell'inutile
Serse Cardellini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 56
Con la consueta passione e maturità Serse Cardellini dà una ulteriore prova di quanto possa servire la lettura ma, direi, l'arte in genere, ripercorrendo così alcuni altri grandi autori che dell'inutile si sono occupati in passato: da Pavese a Leopardi fino a Giorgio Manganelli. Ci si chiede, e Serse lo chiede a noi lettori, quanto e se sia ancora utile scrivere e continuare ad "esercitare" il mestiere di scrittore (perlopiù non riconosciuto, specie da noi). Un saggio, un monologo, una motivazione filosofico-poetica che non dà risposte, bensì una serie infinita di domande, la risposta deve darla il lettore - se ancora è presente - in questa grande bolgia di libri che affolla la società contemporanea, diffusa ormai ovunque, senza considerare se i bestseller siano libri utili da leggere, giustificando la quantità industriale di tali copie presenti ovunque. Un libro che aiuterà certamente quelli che si pongono e si curano di queste tematiche.