Il Mulino: Collana di studi giuridici dell'Unitelma Sapienza
Ricerche in tema di tollere liberos. Il 1938 e l'università italiana
Gaia Di Trolio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 144
Il volume indaga la pratica del tollere liberos, un arcaico gestum che consisteva nel sollevamento dell'infante appena nato. La presenza di menzione dell'espressione tollere liberos o suscipere natum nelle fonti ha comportato un vivace dibattito dottrinario sui molteplici interrogativi posti dall'antica pratica: primo fra tutti, se essa avesse, o meno, un valore giuridico e con quale significato venisse compiuta. In particolare, infatti, si è discusso in merito alla possibilità di riconoscere al suscipere natum il valore di atto fondativo di patria potestas e, pertanto, di atto che, se compiuto, avrebbe determinato una sorta di riconoscimento dello status di filius per il neonato sublatus. A tal proposito, argomento di querelle tra gli studiosi è stata anche l'individuazione del soggetto deputato alla sublatio del neonato: se il padre naturale dell'infante o l'avus. Il presente lavoro riprende le fila del discorso sul tema e propone nuovi spunti di riflessione.
Intelligenza artificiale: diritto, etica e democrazia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 320
Le nuove tecnologie informatiche e i sistemi di intelligenza artificiale (IA) pongono problemi che riguardano i campi del diritto, dell'etica e il rapporto dei cittadini con le istituzioni. Con riferimento all'esperienza giuridica, si tratta di comprendere se sia solo sufficiente regolare nuovi ambiti o se invece sia necessario modificare e integrare i modelli di comprensione dell'esperienza giuridica stessa. In ogni caso, assume oggi sempre maggiore importanza non solo la formazione del giurista, ma anche quella del cittadino: entrambi, pur da prospettive diverse, sono infatti chiamati a utilizzare i nuovi strumenti digitali e a fronteggiarne rischi e complessità (sicurezza informatica, tutela della privacy, proprietà intellettuale). Le tecnologie informatiche e l'IA rendono inoltre necessario capire se i tradizionali modelli etici siano ancora in grado di garantire la dignità e la salute umana di fronte ai pericoli derivanti dalla datificazione, dalle violazioni della privacy, dalle discriminazioni digitali. Da ultimo, il volume affronta il tema dell'interferenza degli strumenti informatici nel rapporto cittadino/istituzione, trattando i temi della manipolazione del consenso, del voto democratico e delle criticità della cittadinanza digitale, fino ai nuovi scenari proposti dal metaverso.
Il principio di conservazione dell'equilibrio contrattuale nel codice dei contratti pubblici
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 152
Il principio di conservazione dell'equilibrio contrattuale rappresenta un'importante novità del vigente codice dei contratti pubblici, che ha introdotto una disciplina generale per la gestione delle sopravvenienze straordinarie e imprevedibili, estranee alla normale alea contrattuale, all'ordinaria fluttuazione economica e ai rischi di mercato, tali da alterare in maniera significativa l'equilibrio originario del contratto, con effetti resi evidenti dall'attuale contesto economico e sociale. Il principio intende porre rimedio al fenomeno dell'hardship riconosciuto in diversi ordinamenti giuridici e fatto oggetto di considerazione nella regolazione dei rapporti privati internazionali. Nel sistema di contrattualistica pubblica l'interesse pubblico è immanente nel contratto e nell'intero rapporto che ne scaturisce, precludendo un'integrale trasposizione delle regole civilistiche e richiedendo un giusto punto di equilibrio per preservare l'interesse collettivo e, allo stesso tempo, assicurare tutela agli operatori economici. Il principio concreta un rimedio manutentivo a carattere generale che risulta maggiormente conforme all'interesse delle parti, anche in ragione dell'inadeguatezza della tutela meramente demolitoria prevista dal codice civile.
Contratti, mercati e regolazioni tra economia, diritto e tecnologie emergenti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 240
Il rapido e costante avanzamento della tecnologia e della connettività ha imposto nuovi modi di fare impresa con conseguenti e significativi cambiamenti nella fisionomia dei mercati e delle contrattazioni, evidenziando spesso l'inadeguatezza di strumenti giuridici tradizionali e rendendo necessario un continuo rinnovamento della regolazione per garantire il corretto funzionamento dei mercati e l'effettiva tutela dei suoi attori, sia consumatori-utenti che operatori economici. L'utilizzo sempre più diffuso e pervasivo di big data, algoritmi, intelligenza artificiale investe ormai la vita sociale e l'economia nel suo complesso, con indubbi vantaggi e opportunità, in termini di innovazione, ottimizzazione di processi e riduzione di costi, ma anche problematicità e rischi su molteplici piani. Per affrontare efficacemente tali sfide la "neo-regolazione" si propone di orientare il mercato attraverso sempre maggiori poteri attribuiti ad autorità amministrative indipendenti in materia di contrattazione. Le molteplici, complesse, rilevanti e non ancora sufficientemente indagate questioni di ordine teorico e applicativo sono affrontate evidenziandone i profili economici e giuridici. L'auspicio è di essere riusciti ad offrire un contributo al dibattito scientifico e un supporto ai processi decisionali di policy makers.
Fare norme con principi. Principi generali e prevedibilità nel diritto internazionale penale
Aurora Rasi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 248
Da tempo il diritto internazionale conosce la categoria dei principi generali comuni agli ordinamenti degli Stati: una categoria di grande fascino teorico, che è tornata, oggi, al centro del dibattito scientifico. Detti principi generali sono sempre più largamente richiamati ed applicati nella giurisprudenza internazionale. Inoltre, nel 2018, essi sono stati inseriti tra i temi di lavoro della Commissione del diritto internazionale. Il volume esamina la loro applicazione attraverso il prisma del diritto internazionale penale. Lo sviluppo di tale settore è infatti influenzato in maniera decisiva dall'applicazione dei principi generali di origine nazionale. D'altro canto, l'ambito penale è anche quello in cui la loro applicazione pone maggiori problemi a causa dell'incidenza che in esso ha il principio di legalità, il quale tutela, sopra ogni altra cosa, l'esigenza di prevedibilità del diritto applicabile e delle conseguenze della condotta individuale. Questo volume esplora quindi i rapporti fra l'applicazione dei principi generali comuni agli ordinamenti degli Stati, da un lato, e l'esigenza della prevedibilità, dall'altro, al fine di identificare le condizioni per l'applicabilità dei principi generali domestici nel diritto internazionale penale. Dal lavoro, inoltre, emerge la possibilità di frammentare le regole che governano la portata generale del diritto internazionale non scritto. Sembra invero emergere che tali regole, proprio come il diritto internazionale non scritto che esse governano, possono vedere ridotta la loro portata allorché ciò sia necessario per tutelare esigenze che sono contemperabili, evidentemente, con la portata universale dei principi generali di diritto.
Il «nuovo». Codice dei contratti pubblici: frammenti di disciplina tra approccio europeo e logiche nazionali
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 304
Il volume approfondisce alcuni aspetti e istituti peculiari del codice dei contratti pubblici varato nel 2016, che doveva inverare una complessiva revisione e razionalizzazione del settore delle commesse pubbliche con il dichiarato intento di realizzare un sistema più snello, trasparente ed efficiente. Tale obiettivo richiedeva un netto cambio di paradigma del modello domestico improntato a una regolamentazione stringente nella logica di arginare i margini di scelta delle stazioni appaltanti, che, invece, l'ordinamento europeo ha inteso sempre salvaguardare. Secondo l'impostazione europea, non è sufficiente che le negoziazioni pubbliche siano rispondenti al modello legale, venendo considerate come semplici procedure amministrative, dovendo essere intese quale congegno a disposizione delle amministrazioni pubbliche per incentivare rapporti di mercato efficienti, soprattutto nell'ambito di settori tradizionalmente sottratti alle dinamiche economiche. I diversi contributi analizzano frammenti della disciplina di settore, le relative criticità e le loro ricadute, talune anche di ordine economico, del sistema degli appalti pubblici. In questa ottica gli scritti raccolti focalizzano la difficile stabilizzazione delle regole di affidamento dei contratti pubblici, la commistione fra norme pubblicistiche e regole negoziali, l'incidenza nel diritto nazionale dei principi di diritto europeo, gli atti di gara, i criteri di selezione del contraente privato, le offerte anormalmente basse, gli appalti nel campo dei beni culturali, il partenariato pubblico privato, il green public procurement, le regole di evidenza pubbliche delle federazioni sportive, l'impatto macroeconomico delle scelte pubbliche.
La città metropolitana nell'ordinamento giuridico italiano. Percorsi istituzionali e profili di criticità
Maria Rosaria Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 228
Il volume, frutto di un'approfondita revisione e dello sviluppo del lavoro di ricerca condotto per l'elaborazione della tesi dottorale sulla Città metropolitana, si propone di esaminare un ente da tempo al centro del dibattito politico e giuridico in Italia. A livello normativo la Città metropolitana affonda le sue radici nel 1990, essendo stata prevista per la prima volta dalla legge n. 142, la quale ha aperto la strada a successivi interventi del legislatore ordinario, che hanno disciplinato il nuovo ente senza, però, renderne possibile l'effettivo decollo. E ciò nonostante il riconoscimento costituzionale operato con la riforma del titolo V (legge cost. n. 3/2001), che ha attribuito alle Città metropolitane dignità di soggetti costitutivi della Repubblica, al pari di Comuni, Province, Regioni e Stato. L'istituzione della Città metropolitana è concretamente avvenuta nel 2014, con la legge n. 56, alla cui analisi è dedicata la parte centrale di questo volume, preceduta dall'inquadramento storico-giuridico dell'ente e dallo studio della relativa evoluzione normativa. L'ultima parte tocca i nuovi statuti metropolitani e le leggi regionali di riordino delle funzioni da conferire agli enti c.d. di area vasta. L'intera indagine, riguardando soggetti istituzionali interessati da un processo di riforma, per molti aspetti, ancora in atto e trattando, per ciò stesso, tematiche in corso di definizione, non può che configurarsi come punto di partenza di una ricerca destinata a seguire l'evoluzione e il possibile mutamento dell'assetto giuridico locale.