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Il Mulino: Ist. italo-latino americano

Mar del Plata. Alfonsina Storni

Mar del Plata. Alfonsina Storni

Riccardo Campa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2022

pagine: 216

L'Argentina dei primi decenni del Novecento si avvantaggia delle massicce esportazioni di grano ai contingenti in arme della prima guerra mondiale. Il benessere, correlato con le istanze dei diritti civili ed egalitari fra uomo e donna, adombra un costume borghese, il cui prototipo è quello descritto nella Comédie humaine da Honoré de Balzac. Parigi è la capitale delle avanguardie artistiche, letterarie e l'approdo mimetico dei terratenientes rioplatensi. In questa temperie culturale si delinea la personalità di Alfonsina Storni, una donna dall'aspetto minuto e pensoso, che dà voce alle altre donne, che si emancipano dal patriarcato dei loro paesi di origine, prevalentemente euro-mediterranei. A fianco di Gabriela Mistral, Juana de Ibarbourou e Juana de Asbaje, Alfonsina Storni si impone nel dibattito politico nazionale, nell'intento di conseguire a livello normativo il riconoscimento degli apporti creativi realizzati dalle donne nel sistema occupazionale e nella vicenda familiare. La scrittrice argentina, dalle pagine delle riviste letterarie e soprattutto dagli scritti su «La Nación», si promette di promuovere forme razionali di pensiero e giudiziosi criteri di comportamento da parte delle giovani generazioni di donne, che possono fare affidamento sull'autostima per una migliore riuscita nell'interazione sociale. Essa è l'esponente più criteriata del femminismo nella sua estrinsecazione di movimento ideologico con prospettive politiche di valenza universale. Nata il 29 maggio del 1892 a Sala Capriasca della Svizzera italiana, delusa dal corso degli eventi e provata dai mali fisici, alla fine dei suoi giorni scrive da una solitaria pensione di Mar del Plata un sonetto dal titolo Voy a dormir. La notte di lunedì 24 ottobre 1938, facendo il percorso inverso a quello dell'immigrazione, si abbandona alle onde dell'Oceano. Il suo corpo viene ricuperato martedì 25 ottobre 1938.
20,00

La Pampa. Un orizzonte indeciso e fuggitivo

La Pampa. Un orizzonte indeciso e fuggitivo

Riccardo Campa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2021

pagine: 176

La Pampa è un'immensa distesa di sabbia e di verde nel cuore dell'Argentina, dominata dal gaucho, che Jorge Luis Borges assimilò all'Ulisse dantesco. Le sue scorribande con il lazo sono ginniche configurazioni della sua destrezza appoderativa. Il territorio pampeano, nel quale il gaucho è colto dalla curiosità iberica e mediterranea, nell'epoca moderna, appare come un labirinto scomposto dal vento, che rende visibile una sorta di frontiera ideale ai viaggiatori stranieri, invisi all'indio nativo, un esegeta degli spazi aperti, irredimibile alla propensione modernizzante. La solitudine del paesaggio si coniuga con l'uniformità di color ocra, interrotta, a tratti, dal verde delle lagune popolate dai giunchi. La natura apparirebbe inanimata se non si scorgessero planare, a periodi ricorrenti, le cicogne e gli struzzi. Alla linea dell'orizzonte fa da contrafforte emotivo per i primi popolatori della Pampa il boliche, un ridotto urbano, nel quale si dimidia l'attrattiva per l'inedito della creazione. A corroborare l'aspettativa salvifica dei migranti si evocano malinconicamente gli emisferi del mondo dispersi nella memoria. Il tango, che Ernesto Sabato, l'autore di «Sobre héroes y tumbas», declama elegiacamente come «il pensiero triste che si balla», riconcilia le tensioni sensuali con le aspettative salvifiche. A corredare un album di ricordi, sovrastati dal nuovo corso degli eventi, sopperiscono le fantasticherie estetiche di Florencio Molina Campos.
16,00

Mundus Novus. Mayas Aztecas Incas

Mundus Novus. Mayas Aztecas Incas

Riccardo Campa

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2021

pagine: 920

La scoperta rinascimentale della prospettiva si riverbera nell'impresa del navigante, che affronta l'Oceano tenebroso per veleggiare nelle estreme dimensioni dell'Occidente. Egli è l'antesignano del mercante, che si affida ai fastigi del condottiere, affiancato dal missionario evangelizzatore delle genti ancora sconosciute. L'interazione delle culture indigene (della cultura maya, della cultura azteca e della cultura incaica) genera la riflessione sulla guerra giusta, che le cronache dalle Indie e i commentari di riferimento ripropongono alla riflessione da quel fatidico 12 ottobre 1492, nel quale Cristoforo Colombo approda a Ispaniola. Le cronache spagnole del XVI secolo concordano nel rilevare le caratteristiche distintive delle culture precolombiane del Nuovo Mondo. Il dibattito, che s'instaura a Valladolid nel 1551, è volto ad affrontare l'aspetto più inquietante dell'amministrazione spagnola nei fertili territori dell'Estremo Occidente. La disamina ideologica si concentra sulla configurazione genetica degli indios e quindi sulle loro facoltà deliberative rispetto al diritto in vigore nell'area iberica. I trattatisti del diritto delle genti (Juan Luis Vives, Bartolomé de Las Casas, Juan Roa Dávila, Francisco Suárez, Luis de León, Juan Ginés de Sepúlveda, Martín de Azpilcueta) rispristinano la validità della tradizione giuridica europea nel multiculturalismo e nel plurilinguismo americani. Dalla Colonia alla «seconda emancipazione» dell'epoca romantica, la descrizione della vicenda politica e istituzionale dell'America Latina si confronta e talvolta si concilia con la dinamica dell'Europa continentale e degli Stati Uniti d'America. Le cosmovisioni indigene, impreziosite dall'algebra e dalla trigonometria, palesano sorprendenti affinità con il «Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo» di Galileo Galilei. La diversità di questi referenti organici dell'impianto conoscitivo delle due sponde dell'Atlantico è costituita dalla lingua e dalla scrittura, che la pone in essere nell'elegia della rappresentazione.
65,00

L'elegia del nuovo mondo

L'elegia del nuovo mondo

Riccardo Campa

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2018

pagine: 440

Il 12 ottobre 1492 l'impresa di Cristoforo Colombo trova il suo terminale nelle distese del nuovo mondo, animato da antiche e gloriose culture. Assecondato dai re spagnoli, egli si prefigge di inaugurare il più agevole itinerario delle spezie e della seta, per garantire, sia la conservazione delle derrate alimentari del vecchio continente, sia le esigenze estetiche dei suoi ceti preminenti. In questo volume, Riccardo Campa pone in evidenza come l'irradiazione delle leggende («La Città dei Cesari», «El Dorado», ecc.) costituisca l'espediente letterario con il quale gli «adelantados» si propongono di sottrarsi al giudizio dell'Europa riformista e in evoluzione verso la rivoluzione industriale, sfoggiando le risorse metallifere. La temperie dell'avventura rinascimentale si compendia nel «viaggio», descritto da Bernal Diaz del Castillo, e nel «naufragio», delineato da Alvar Nùnez Cabeza de Vaca: due cronisti, impegnati a rappresentare l'epopea dell'innocenza indiana e dell'intraprendenza iberica.
32,00

La parola

La parola

Riccardo Campa

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 142

La parola è la risorsa mediante la quale le diverse postulazioni concettuali interagiscono fra loro, nell'intento di riproporsi in forma epigrammatica e decisionale. Nella sua evoluzione morfologica si compendiano i giudizi e le argomentazioni, con i quali si esplica la temperie sociale. La frontiera linguistica è una categoria multidimensionale, con la quale si delinea la cultura moderna nelle sue conformazioni locali e universali. L'intesa fra le comunità umane comporta la «concessione linguistica», nell'intento di delineare un ambito di efficace comprensione. Dal concetto di armonia universale, alla facoltà traduttoria di Malinche, una donna provvidenzialmente al seguito di Hernán Cortes, la parola svolge un ruolo preminente nella vicenda dei popoli e delle nazioni. Essa consente all'hidalgo spagnolo di inserirsi nella compagine del Nuovo Mondo, dell'epoca rinascimentale, con il proposito d'influenzarne il corso, nelle dimensioni paniche nelle quali declinava, e di sovrintendere alle sue sorti, raccordate con le fortune dell'Europa mediterranea, destinata, nell'età contemporanea, a inventariare l'espressione identitaria come strumento d'immedesimazione multietnica, plurilinguistica e credenziale.
14,00

L'America Latina. Un compendio

L'America Latina. Un compendio

Riccardo Campa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2016

pagine: 445

Il volume delinea per categorie interpretative il percorso storico dell'America Latina, dal XVI secolo alle moderne democrazie partecipative. Le cronache dell'epoca rinascimentale, l'elegia delle navigazioni e le disamine dei riformatori sociali si coniugano con i sommovimenti politici del periodo degli assetti identitari. Nei regimi autoritari del XIX secolo si riverbera la cultura occidentale fra le due guerre, che si emancipa dai condizionamenti ideologici dei due blocchi per propiziare, con l'affermazione dei diritti civili, la temperie del "progresso", nelle sue implicazioni politiche, economiche e istituzionali. Prefazione di Giorgio Malfatti di Monte Tretto. Introduzione di Massimo Vedovelli.
34,00

L'America Latina. Un profilo

L'America Latina. Un profilo

Riccardo Campa

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 1065

L'America Latina, con l'ampliamento geografico del mondo, giunge finalmente alla modernità. Oriente e Occidente competono fra loro secondo un sistema di conoscenze che, dal Rinascimento all'illuminismo, propizia l'avvento dell'industrializzazione; Spagna e Portogallo devono fronteggiare i nuovi assetti territoriali americani che, sulla scorta dei movimenti rivoluzionari del Nord America anglosassone e dell'Europa continentale, ambiscono a configurarsi autonomamente nello scenario internazionale. Dopo un secolo e mezzo di drammatico riassestamento frontaliere e normativo, caratterizzato dall'instabilità autoritaria, l'influenza della tecnologia moderna consente di trasformare, sia pure gradualmente, l'antica economia agraria e padronale in economia industriale e dei servizi, contribuendo a instaurare, negli ultimi decenni del XX secolo, la democrazia rappresentativa, impegnata nel processo di modernizzazione dell'area e di promozione dei diritti positivi e dello sviluppo, secondo criteri di salvaguardia ambientale e comportamentale.
55,00

I trattatisti spagnoli del diritto delle genti

I trattatisti spagnoli del diritto delle genti

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2010

pagine: 943

Il volume presenta un'antologia di testi sin qui inediti in lingua italiana. Si tratta di scritti del XVI secolo, opera dei trattatisti spagnoli di diritto delle genti, l'antecedente dell'odierno diritto internazionale: Bartolomé de Las Casas, Juan Luis Vives, Juan Roa Dàvila, Francisco Suàrez, Luis de Leon, Juan Ginés de Sepùlveda, Martin de Azpilcueta. Voci di prestigio che intervennero nel dibattito sulla conquista spagnola del Nuovo Mondo, sulla sua legittimità, sui modi della amministrazione spagnola in quei lontani territori, e sui rapporti fra i colonizzatori e le popolazioni locali. A fronte di chi, come Ginés de Sepùlveda, teorizzò una congenita inferiorità degli indios - idolatri, peccatori contro natura, autori di sacrifici umani e dunque la necessità del loro assoggettamento, una "guerra giusta" al fine di convertirli alla vera fede, sta la voce di chi, come il domenicano Bartolomé de Las Casas, si schiera a favore dei diritti degli indigeni, condannando senza eccezioni il colonialismo e l'espansionismo europeo, e l'uso della violenza e della forza come metodo di evangelizzazione. La situazione ultramarina arriverà a sollevare dubbi di coscienza persino nello stesso Carlo V, che convocherà, per risolvere la questione, la Giunta di Valladolid del 1550. In esito alla quale, se l'imperatore sembra in coscienza propendere per le tesi di Las Casas, resta il fatto che la ragion di Stato continuerà a seguire altre vie.
50,00

Diritto e religione in America latina

Diritto e religione in America latina

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2010

pagine: 308

La condizione giuridica delle confessioni religiose in America latina è oggi al centro dell'attenzione grazie al concorso di diversi fattori: il consolidarsi del pluralismo religioso; l'affermarsi di comunità indigene che rivendicano una propria originale visione del mondo; l'imporsi, dopo decenni di regimi autoritari, della democrazia. Questo volume intende ricostruire l'assetto dei rapporti fra gli stati e le confessioni religiose in questa parte del mondo. Dopo due contributi di carattere generale, uno di taglio storico, e uno sul sistema interamericano di protezione dei diritti umani ed in particolare del diritto di libertà religiosa, inizia la rassegna sui singoli paesi. L'analisi della situazione esistente in ciascuno di essi muove dalla conquista dell'indipendenza e segue uno schema comune che passa in rassegna le fonti, i principi costituzionali, la condizione giuridica e il finanziamento delle confessioni religiose, l'insegnamento della religione, il matrimonio, il diritto di famiglia e via dicendo. Si offre in questo modo una panoramica articolata dei sistemi giuridici operanti in America latina, che ha l'ulteriore pregio di evidenziare immediatamente analogie e differenze.
23,00

Jorge Louis Borges. L'ombra etimologia del mondo

Jorge Louis Borges. L'ombra etimologia del mondo

Riccardo Campa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2005

pagine: 248

Nel "secolo breve", che si è appena concluso, alle demoniache abrasioni del suo tessuto connettivo fanno riscontro le provvidenziali enfatizzazioni dell'umanesimo solidaristico, nell'intento di orientare il corso della storia verso la ricognizione del passato per una più efficace interpretazione del presente manifesto. Borges partecipa al convivio ideale con la maestà di un nume di silenzio: le pagine dei suoi capolavori testimoniano, in un itinerario ancora più serrato di quello colloquiale, le caratteristiche della cultura del XX secolo, contratta nelle asperità delle problematiche scientifiche piuttosto che nei salvifici presagi delle certezze borghesi.
18,50

America latina: memorie e ritorni

America latina: memorie e ritorni

Arrigo Levi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2004

pagine: 232

Il legame tra l'America Latina e Arrigo Levi è dovuto al fatto che l'autore visse a Buenos Aires nel periodo della guerra dal 1942 al 1946, anni giovanili tra i più formativi e importanti, tanto da considerarsi un poco "italo-argentino". Questo volume rappresenta un omaggio dell'autore alle proprie origini. Il testo raccoglie i principali servizi di Levi in qualità di inviato nell'America Latina, articoli di "terza pagina" legati a eventi specifici: dal colpo di stato contro il presidente Goulart, nel Brasile del 1964, all'ascesa del potere di Salvador Allende nel Cile del 1970, alla situazione critica dell'Argentina e del Brasile nel 1980.
15,80

Le vestigia di Orfeo. Meditazioni in penombra con Jorge Luis Borges

Le vestigia di Orfeo. Meditazioni in penombra con Jorge Luis Borges

Riccardo Campa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2004

pagine: 589

L'incontro fra l'autore e Jorge Luis Borges costituisce l'occasione per un viaggio attraverso le problematiche più inquietanti del nostro tempo. L'esistenza, la malinconia, la poesia, il tempo, l'azione umana, il romanzo poliziesco, la guerra, la dialettica tra ordine e disordine a partire dai pensatori classici sono alcuni dei temi che i due protagonisti affrontano in questo volume attraverso una meditazione "in penombra". Un viaggio filosofico che, partendo dalle riflessioni comuni nell'intimità della casa di Borges, fa emergere nuove linee di pensiero che vengono percorse da entrambi nei successivi colloqui in Italia.
36,70

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