La Casa Usher: Narrazioni
Non gli ho detto del quadro di Oxford
Carlo Titomanlio
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2015
pagine: 295
Londra, 1970: il romanzo di un'ossessione inizia quando il giovane e inesperto mercante fiorentino Angelo Morganti acquista dall'enigmatico antiquario Benjamin Kahn, al prezzo di sole 1200 sterline, la Continenza di Scipione, tela attribuita ad Antoon van Dyck. Affare d'oro o truffa? E perché il venditore è stato così remissivo nella trattativa? Sembra l'avvio di un krimi o di una detective story e invece no. Dietro a un maquillage narrativo che attrae e incuriosisce, c'è una vicenda reale e clamorosa, una polemica che ha diviso e ancora divide critici, accademici e addetti ai lavori (molti di questi compaiono nel libro, profili e nomi di fantasia che lasciano forse far intravedere figure vere, sicuramente verosimili). Il segreto rivelatore è nel titolo: "Non gli ho detto del quadro di Oxford" è, in realtà, una frase estrapolata dalla lettera con cui, nella fiction, l'antiquario londinese che cede il Van Dyck a Morganti informa il proprio figlio dell'avvenuta vendita del dipinto. E il suo silenzio è colpevole: davvero, infatti, nella Picture Gallery del Christ Church College di Oxford, a tutt'oggi, si trova un quadro che viene presentato al pubblico come la Continenza di Scipione. Ma allora il quadro di Morganti è una copia? Oppure uno dei due non è ciò che viene dichiarato?
Mestieri di carta. Quattro storie editoriali
Mario Sabbieti
Libro: Libro in brossura
editore: La Casa Usher
anno edizione: 2012
pagine: 240
Le memorie di un editore ci fanno scoprire le passioni di un uomo e i meccanismi di un mestiere affascinante e pieno di insidie. Dal racconto di Mario Sabbieti emergono figure importanti della vita culturale e industriale italiana dagli anni Sessanta agli anni Novanta del Novecento: autori, editori, librai, stampatori, venditori. Le quattro storie raccontate da Sabbieti offrono un materiale importante per una più ampia storia dell'editoria. Riguardano infatti altrettante esperienze dell'autore in situazioni fortemente rappresentative dei diversi momenti della storia dell'organizzazione della cultura in Italia. La prima vicenda si svolge negli anni Sessanta: l'autore è alla Sansoni di Firenze, una casa editrice di alta cultura a conduzione familiare che, nel clima euforico degli ultimi tempi del boom, compie un salto mortale verso una dimensione troppo impegnativa che si rivelerà fatale. La seconda storia riguarda la Fratelli Fabbri di Milano che, negli anni Settanta, offre un esempio del fenomeno della trasformazione delle case editrici in gruppi industriali. Il terzo racconto svela i segreti di una gloriosa società come la Fratelli Alinari di Firenze, grande protagonista della storia della fotografia e dell'editoria illustrata. L'ultima narrazione vede la trasformazione di Sabbieti da dirigente editoriale a editore grazie alla fondazione della milanese Idealibri.