L'Arco e la Corte (Bari): Nomos
Covid & esoterismo
Luigi Pruneti, Antonio Donato
Libro
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2020
pagine: 84
Il 2020 sarà ricordato come l’anno del SARS-COV-2 che, con la sua diffusione esponenziale, ha sconvolto la vita e le abitudini di tutti. Durante questa pandemia vi è stata la corsa al palcoscenico mediatico e sul coronavirus è stato scritto e detto tutto e di più. Questo libro affronta il tema del grande contagio alla luce di varie tradizioni esoteriche ma non rinuncia a esporre alcune “profezie” provenienti dalla comunità scientifica. La scienza, da un lato, ristora la mente analitica, mentre dall’altro l’esoterismo affonda le proprie radici nelle ancestrali domande sul mistero dell’esistere. La pretesa di comprendere ogni cosa con l’intelletto è a volte ingannevole e la ragione, quando si considera l’unica via per la verità, pecca di presunzione. Nel tentativo di tracciare un quadro esaustivo sul tema, il libro offre al lettore diverse chiavi di lettura e numerosi spunti di riflessione.
La porta d'avorio. La globalizzazione all'ombra del Kali Yuga
Luigi Pruneti
Libro
editore: L'Arco e la Corte (Bari)
anno edizione: 2020
pagine: 100
Per gli antichi i sogni fallaci provenivano dall’altro mondo, e passavano da una porta d’avorio, da quella soglia è giunto il sogno ingannevole della globalizzazione, un miraggio, lievitato per secoli nelle viscere del tempo, per poi emergere nella storia. Ciò è avvenuto negli ultimi anni del XX secolo, quando il pianeta, crollato il bipolarismo, confuse l’imminente futuro come l’inizio dell’epoca dell’oro. In realtà, “le magnifiche sorti e progressive” rivelarono il loro vero volto e il Kali Yuga calò sulla terra. L’uomo, tuttavia, travolto dal tranello onirico, non ne è cosciente, non percepisce di essere deprivato di dignità, di essere ridotto in uno stato sub-umano, di essere trasformato in servo del grande mercato. Egli è un dormiente che giace fra le coltri di un effimero quotidiano, percepito come unico scopo dell’esistenza. Recluso nella cella di un individualismo assoluto, imbonito dall’allucinogeno della rete, l’uomo globalizzato si sente signore dell’universo, senza rendersi conto di pascolare, da animale, nello stazzo della globalizzazione. Vi sarà un risveglio? Riuscirà questo gregge di armenti che si azzannano come lupi, a uscire da un incubo, vissuto come sogno?