Le Lettere: La nuova meridiana. Sezione storia
L'Europa di Croce
Gaetano Calabrò
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 176
Residuo d'un lavoro, vagheggiato fin dalle prime esperienze giovanili maturate nell'Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli (1947-52), L'Europa di Croce, il cui punto di riferimento principale è la Storia d'Europa nel secolo decimonono (1932), intende - al di là delle vicende narrate - segnare le linee essenziali del tracciato dell'Europa moderna, seguito nell'intreccio tra la molteplicità irriducibile dei "contenuti" culturali, e l'assunzione della "forma", del "dover essere", capace di integrare quei "contenuti", storicamente e socialmente condizionati. È il problema, tanto dibattuto e contrastato della generazione seguita al Dilthey, all'avvento delle "scienze umane" o "scienze dello spirito", che hanno prodotto una frattura sostanziale nella storia del pensiero occidentale, una fase che ha inizio da più d'un secolo, con in più, ai giorni nostri, l'esigenza d'una risposta intuitiva di immediata comprensione.
«Non credo neanch'io alla razza». Gentile e i colleghi ebrei
Paolo Simoncelli
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2013
pagine: 238
I rapporti di stima e di amicizia tra Gentile e molti colleghi ebrei si intensificano dopo le leggi razziali. Il ricorso a Gentile per consiglio, per aiuto, non rimane vano. Gentile incontra Mussolini a palazzo Venezia la sera del 29 agosto 1938. Testimonierà di avergli detto ben chiaro di non credere alla razza. Procederà a protestare col duce e ad aiutare i colleghi ebrei; e non solo privatamente. Ripetute e pubbliche le sue prese di posizione antirazziali. L'ampia documentazione inedita raccolta, dagli epistolari agli atti d'ufficio presso i ministri dell'Educazione nazionale e della Cultura popolare, Bottai e Pavolini, dimostra la gamma varia ma costante di interventi a sostegno di intellettuali ebrei, noti e meno noti che vedono in Gentile il loro unico sostegno. Emerge per contro l'amara constatazione dell'opportunismo anche antisemita, il coro pubblico di non richiesto sostegno razzista di ben altri e insospettabili esponenti della cultura italiana, poi corsi nel dopoguerra a "cancellare le tracce" del loro vergognoso comportamento.
L'idea di Europa e l'unità d'Italia. Conversazioni radiofoniche
Renzo De Felice
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: XL-174
Il volume riporta una serie di conversazioni radiofoniche tenute nel 1960 dal giovane Renzo De Felice su L'idea d'Europa e su L'opinione pubblica internazionale e l'Unità d'Italia. A differenza di molti altri (e allora ben più qualificati) storici che si alternarono ai microfoni della radio per trasmissioni su temi già oggetto di loro precedenti studi, De Felice ancora lontano dall'insegnamento universitario, affronta in queste conversazioni temi che non avrebbe più affrontato nella sua vasta produzione storiografica, e che dunque costituiscono inediti giovanili, pregiati nella loro forma piana, divulgativa, diretta ad un pubblico ben più vasto dei lettori di riviste accademiche. Paolo Simoncelli nell'Introduzione lamenta polemicamente la malaugurata, casuale coincidenza di questa edizione con la retorica grancassa istituzionale del prossimo centocinquantenario dell'Unità; e ricorda l'itinerario del giovane De Felice alle prese, in quell'anno, con i problemi d'una difficile esistenza dopo essere uscito dal Pci nel 1956 ed aver abbandonato la storiografia gramsciana sul Risorgimento, utilizzata come corrosiva critica contro una tradizione risorgimentale politicamente e culturalmente coesiva dello "Stato borghese". Un mix di inediti e polemiche tra cultura e politica.