Libreria Editrice Cafoscarina: Campo libero
Ebrei. Un popolo in disaccordo
Yehuda Bauer
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Editrice Cafoscarina
anno edizione: 2023
pagine: 512
Un'innovativa e anticonformista storia del popolo ebraico che parte dalla convinzione che la vicenda millenaria degli ebrei non possa confondersi con il tragico tentativo di annientarli, e che anche la Shoah vada riletta in una chiave diversa: "L'Olocausto, cioè il genocidio degli ebrei, non fu un evento unico. Se dicessi che è stato unico, cioè che è successo una sola volta nella storia, potremmo anche dimenticarlo, perché non avrebbe più alcuna importanza per i vivi - è successo una volta, e non si ripeterà più. Inoltre, 'unicita' implica un qualche intervento di tipo extra-storico, qualche Dio o qualche Satana, mentre il genocidio degli ebrei è stato il prodotto delle azioni umane, e queste azioni a loro volta sono state prodotte da motivazioni umane. Nessun Dio o Satana era coinvolto. Pertanto, l'Olocausto è stato senza precedenti, non unico. Il che significa che è stato, o può essere, un precedente; e ciò significa che dovremmo fare tutto quello che è in nostro potere affinché non diventi un precedente, ma un avvertimento. Questo è il nesso principale tra le nostre considerazioni sull'Olocausto e quelle sul genocidio".
Il pudore dei giusti
Andrea Tagliapietra
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Editrice Cafoscarina
anno edizione: 2022
pagine: 250
Chi è giusto? I Giusti sono i protagonisti di un'antica leggenda ebraica che trae spunto da un passo della Bibbia che vede protagonista il patriarca Abramo. Essi fanno da garanti e impediscono la distruzione del mondo. La Shoah e le terribili vicende del Novecento hanno restituito ai Giusti una drammatica attualità.
Domande sulla memoria
Libro
editore: Libreria Editrice Cafoscarina
anno edizione: 2021
pagine: 272
Il termine "genocidio" è stato utilizzato per la prima volta nel 1944 dall'ebreo polacco Raphael Lemkin, a partire dalle sue riflessioni sulla distruzione degli ebrei e sullo sterminio impunito degli armeni. È nata così l'idea di una legge internazionale delle Nazioni Unite alla base della prevenzione dei genocidi. Un gruppo di studiosi si sono interrogati sul significato odierno della Memoria e sulla "concorrenza tra le memorie". Dopo la Shoah, altri popoli sono entrati sulla scena per chiedere il riconoscimento dei loro genocidi: i ruandesi, i cambogiani, gli armeni, i rom, gli ucraini… Ripensando l'esperienza estrema e tragica della Shoah, si può tentare di capire cosa è accaduto e continua ad accadere anche altrove e tra altri popoli, e far sì che il precetto "mai più!" non sia solo un commento amaro del passato, ma un impegno forte per il futuro. La memoria della Shoah ci avverte ancora di una tragica possibilità per tutti, e dunque ci chiama alla responsabilità di contrastare e prevenire il suo ripetersi in qualunque forma. Il libro contiene anche il testo integrale della "Convenzione delle Nazioni Unite" di Rafael Lemkin e la proposta di Gariwo per una "Carta della memoria", sottoscritta da molti studiosi e personalità della cultura e del lavoro.
Storie dei Giusti dello sport
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Editrice Cafoscarina
anno edizione: 2023
pagine: 336
Nei Giardini dei Giusti per ogni Giusto viene piantato un albero per ricordare le storie di donne e uomini che hanno coraggiosamente salvato le vite degli altri (spesso sacrificando la propria), ma anche la Verità, i Diritti, la Dignità. Nello sport ci sono stati molti esempi di coraggio e generosità. Ma anche manifestazioni di lealtà, senso di sacrificio e altruismo. Queste storie mostrano che, anche nello sport, non esistono strade obbligate ed è sempre possibile reagire alla prepotenza e al razzismo. Molte delle vicende raccontate in questo libro sono state, e ancora sono, spesso dimenticate perché, con i loro comportamenti, queste sportive e sportivi hanno infranto il dogma che lo sport debba essere un mondo che basta a se stesso e chi ci si dedica debba dimenticarsi di quello che succede intorno a lui. Il fastidio per chi non ha pensato solo a gareggiare è ancora oggi, purtroppo, così grande da rimuovere anche i valori assoluti delle gesta sportive che queste atlete e questi atleti hanno rappresentato.