Libri di A. C. Trimarchi

Jimmy Pitt, ricco e generoso scapolo americano, è il principale protagonista di questo romanzo del 1910. Una incauta scommessa fatta con un amico allo Strollers Club di New York lo vede scassinatore improvvisato – poi alle prese con uno vero – in un appartamento occupato da John McEachern, un poliziotto di origini inglesi. Pasticci e avventure tragicomiche, situazioni paradossali e casi inauditi costituiscono un intreccio entro il quale si muovono personaggi buffi e simpatici. Fra gli altri, Molly McEachern, della quale Jimmy si innamora durante una crociera e che alla fine sposerà; «Spinnie», dodicesimo conte di Dreever, sfortunato giocatore di biliardo; i suoi zii, l’asfissiante Sir Thomas e Lady Julia Blunt.

Psmith, l'eterno studente di Eton con il monocolo incastrato nell'orbita, e il suo amico Mike vengono inviati dai rispettivi genitori a lavorare in una banca della City londinese. Ma non si creda che l'austero, imponente congegno bancario riesca ad avere la meglio sulla frivola irresponsabilità di Psmith. Anzi! Ecco che nell'ingranaggio dello humour di Wodehouse restano presi tutti: il timido cassiere, in ufficio sempre paziente e mansueto, mentre a casa è un ardente assertore delle nuove idee sociali; il capufficio maniaco dello sport; il direttore scorbutico e presuntuoso. Insomma, ecco che fra Psmith e la City si scatena una battaglia... di battute (e non bisogna dimenticare che la battuta è sempre stata l'arma preferita di Psmith!).