Libri di Alfonso Mammato
L'Italia Meridionale nel Medioevo. Un centro politico, culturale ed economico (secoli V-XIII)
Libro: Libro in brossura
editore: Centro di Cultura e Storia Amalfitana
anno edizione: 2025
pagine: 485
Per chi si interessa di Medioevo europeo l'Italia Meridionale rappresenta probabilmente la "regione" per la quale sono più indicate le espressioni un po' abusate, ma ancora di sicuro impatto, quali "crocevia di culture", "crogiolo di popoli", "società multiculturale" e via dicendo. Anche se chiaramente influenzate da dibattiti moderni, a loro volta il prodotto di fenomeni attuali, quali la globalizzazione, il declinare e il ritorno dei nazionalismi o le dinamiche dei rapporti interreligiosi, tutte queste formule se pure peccano di presentismo colgono tuttavia un aspetto centrale: la complessità della storia del Mezzogiorno nel medioevo. Tale complessità è data dalla compresenza di genti di lingua, diritto e religione diversa, dal coesistere di sistemi di governo di differente natura e grandezza, dallo sviluppo di reti economiche diverse e in competizione fra loro, così come dal contrasto fra gli ambienti urbani e quelli rurali, peninsulari e insulari. L'Italia a sud di Roma, la Sicilia e la Sardegna erano quindi nel Medioevo sia un'area di confine, se vista dai maggiori centri di potere dell'epoca, come le capitali dei Franchi, Costantinopoli, il Cairo e Baghdad, ma anche un'area di fermento culturale e religioso così come di intensa attività commerciale. La storia dell'Italia Meridionale nel Medioevo è perciò intricata, tanto da non poter essere iscritta in un'unica definizione capace di coglierne tutti i significati e di offrire una narrazione totalmente coerente.
Crisi e trasformazioni. Storia, archeologia e atoria dell’arte dall’antichità ai giorni nostri
Libro: Libro rilegato
editore: Universitalia
anno edizione: 2020
pagine: 230
Nel giugno 2019 si è svolto l’XI Convegno Interdisciplinare dei Dottorandi e Dottori di Ricerca presso la Macroarea di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Gli atti raccolgono contributi intorno ai temi della crisi e delle trasformazioni, da intendersi come paradigma interpretativo delle società del presente e del passato. Nella contemporaneità il termine crisi ha progressivamente assunto un’accezione negativa. Tuttavia, l’analisi della sua etimologia mostra come in origine esso contemplasse una sfera semantica non solo più ampia rispetto a quella attuale, ma anche differente: la parola greca krisis si carica del significato che conosciamo oggi solo a partire da una certa epoca, e in una relazione pressoché esclusiva con l’ambito medico, per indicare uno stadio peggiorativo o terminale (“fase critica”) della malattia. Nella Grecia classica, infatti, il senso più comune della parola è quello che implica il discernimento, il giudizio e la scelta, e dunque la capacità dell’individuo di definire e valutare uno stato di cose a lui presente, nonché il suo successivo agire in una determinata direzione. Con conclusioni di Alessandro di Muro.