Libri di Angelica Giovinazzi
Il raduno. Favole e fiabe di una certa canaglieria
Marco Tarantino
Libro: Libro in brossura
editore: Pufa Editore
anno edizione: 2019
pagine: 120
Vediamo chi passa, pensò la Volpe, e preparò la stampella. Vediamo chi resta, pensò la Mela, e controllò la pistola. Coperta da un rovo, la Piccola Dinamitarda accese un cerino e baciò la miccia: oggi accendiamo i lampioni del cielo. Datemi un mitra, pensò la Castagna acquartierata sul ramo: e solleverò il Lupo dal problema di esistere. Datemi un orco, una Fata o un favolista e ne farò un antipasto, promise il Lupo. Datemi un Lupo smargiasso e ne farò un materasso, rise sprezzante la Fata. Celata da un frassino, la Strega con la lettera B s’inebriò del livore e contò le siringhe: il numero giusto per seminare sconforto. Ho il becco di ferro, disse la Merla: su, provate a provarlo. Il passato viene a cercarti, assicurò la Faina; ma è il presente che alla fine ti prende, sentenziò la Civetta. Poi entrambi ti fanno la festa, gracchiò la Cornacchia. A quel punto fatemi un colpo, ghignò lo Sciacallo: ci metto poco. Avanti, piccolo mio, lusingò Biancanave. Coraggio, fammi suonare, invitò l’Incantatrice dal flauto d’acciaio. Serata da ricordare, s’inchinò Cenerantola, accarezzandola lama prima di farsi una paglia.
Il fantasma visibile
Valentina Lippolis
Libro: Libro in brossura
editore: Pufa Editore
anno edizione: 2019
pagine: 72
Quando tra penna e cuore si crea un felice connubio, si scrivono pagine come quelle di Valentina Lippolis, dove ogni traccia di inchiostro è un palpito di vita passata, presente e futura. “Il fantasma visibile” è una voce che parla di sé, a volte con tono di sfida squarcia il silenzio del dolore, altre è un sussurro, un balbettìo incerto che cerca risposte, che vuole carezze. Valentina racconta così la sua esperienza di figlia che resta aggrappata nonostante tutto alla sua roccia, che tiene stretta quella mano che a tratti le scivola per poi riprendere e stringere più forte di prima. Pagina dopo pagina, la sua penna scende nei meandri del cuore, attraversa i ricordi che diventano spine e sorrisi, raccoglie immagini che si stampano indelebili nei suoi occhi verdi, nei loro occhi verdi; resta sospesa sul foglio bianco della speranza, e la parola si fa preghiera. Pochi passaggi di vita, salti lontani ma essenziali ricostruiscono un’esistenza, un io lacerato e composto nello stesso tempo. Un percorso breve in superficie ma infinito nella sua profondità; qui, paura e coraggio si intrecciano come le spire elicoidali del DNA e diventano un’unica linfa vitale, energia e forza.
La domenica mattina i pesci si svegliano tardi
Angelo Mansueto
Libro: Libro in brossura
editore: Pufa Editore
anno edizione: 2018
pagine: 72
I personaggi “casuali” di Angelo Mansueto si muovono in spazi e tempi indefiniti eppure non sono imprecisi senza un luogo, un fine; sono anzi descritti a volte con tratti incisivi, però al contempo riescono a sfuggire finendo deliberatamente “nell’irrisolto”, calati come sono tout-court in storie senza preamboli, messe cantate, proemi. Questo effetto riporta alla mente i racconti e la scrittura di Raymond Carver o i quadri di Hopper, naturalmente con debite differenze e scarti. In Carver si respira per esempio una inquietudine, un turbamento, un’angoscia (a volta esasperata dal suo editore Gordon Lish che lavorava con l’accetta sulle opere dello scrittore), presagi di una paura di vivere, la paura del buio, della morte. Una lettura che “sfila il tappeto sotto i piedi”. Quest’angoscia manca nei racconti di Angelo Mansueto, ma alla fine l’effetto destabilizzante risulta il medesimo, e cioè quello di “sfilare il tappeto sotto i piedi al lettore”. E così è capitato che “ho perso la mia ombra” e mi sono sentito “non più perpendicolare alla terra”.
Brutti di bosco. Favole e fiabe di una certa canaglieria
Marco Tarantino
Libro: Libro in brossura
editore: Pufa Editore
anno edizione: 2017
pagine: 104
Biancanave sa come si fa: gliel’ha ordinato il medico. Cenerantola crede di saperlo: gliel’ha spiegato la matrigna. Occhio alla Volpe, veterana di Gettysburg: ha una baionetta sulla stampella. Occhio alla Castagna: dal ramo prende la mira e non sbaglia mai. Occhio alla santabarbara della Piccola Dinamitarda, occhio all’astio della Mela Smith& Wesson, occhio alle doti (poco) nascoste dell’Incantatrice di sergenti, occhio agli agganci malavitosi dei subdoli Tre Tortellini. Occhio alla penna, occhio alla pelle: tempi duri, durissimi per gli otto Padri della Fiaba Costituita, diretti al Raduno nel bosco canaglia. Poiché è suonata ormai la campana sul cimitero dei luoghi comuni, dove giacciono quelli che ufficialmente vissero “felici e contenti”. E per nessuno può esserci più remissione di peccato.