Libri di Camilla Paul-Stengel
Di segno in disegno. Viaggio nel laboratorio di Karl Stengel. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2024
pagine: 96
Il catalogo della mostra ospitata dal 4 al 28 aprile 2024 a Firenze, nella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti e del Disegno, riproduce una selezione di dipinti e disegni realizzati dall’artista ungherese a partire dagli anni ’60 del Novecento. “Nel disegno e nelle varie tecniche della pittura”, scrive Cristina Acidini, “Stengel accoglie la figura umana in una sorta di centralità continuamente messa in discussione, entro un groviglio di segni andanti e ritornanti che smantellano i contorni e negano i volumi. Nei dipinti, spesso, della persona resta una sagoma meramente allusiva, una forma modellata in una sintesi simbolica da idolo preistorico: accenno di corpo, ombra senz’occhi, l’umanità precaria di Stengel ha l’aria di dover resistere fra piogge oblique e turbinanti spirali di segni colorati, come aggredita dagli eventi della grande storia e insieme della propria storia minima d’individuo, solo di fronte ai drammi dell’esistenza”. Testi di Cristina Acidini, Andrea Granchi.
Paradosso? Gesù e Giuda
Camilla Paul-Stengel
Libro: Libro in brossura
editore: Vertigo
anno edizione: 2023
pagine: 76
Nella "Bettola alla fine del mondo", tutto è possibile. In uno scenario teatrale alquanto insolito, una decina di persone, riunite in cerchio, provano un'improbabile commedia. Gli ospiti sono illustri, a partire dal dottor Freud, che analizzò e districò le menti altrui; Barabba, che visse al posto di Cristo; Ahasver, l'ebreo reo per aver deriso Gesù durante la crocifissione; Frau Marthe, tormento di Faust; l'oste, l'ostessa, il reporter, il regista e infine i due elementi di spicco: Gesù e Giuda. La tradizione li vuole rivali, addita Giuda come traditore per un pugno di monete, come colui che per avidità consegna il suo amico, Gesù, ai Romani, divenendo di fatto responsabile della sua crocifissione. Qui il clima è diverso, Giuda e Gesù danno una versione ben diversa da quella che la tradizione impone, e da quella degli evangelisti, cronisti del tempo, i quali adoperando i fatti e le parole a loro vantaggio, riportarono, secondo l'idea dei due illustri amici, quello che a loro conveniva. Nello svolgere del paradosso la storia diventa sempre più interessante e offre un chiave di lettura insolita. Si affaccia un realismo paradossale nel quale si erge l'essere umano nella sua totale fragilità e i dibattiti tra i personaggi, che senza freno si susseguono, ne danno un chiarissimo esempio: l'elaborazione dell'ipotesi, e nello stesso tempo dell'ipocrisia, la quale dalla notte dei tempi orchestra l'umanità.