Libri di Clara Wachsberger
L'interprete
Arminio Wachsberger
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2022
pagine: 160
Arminio Wachsberger venne arrestato dai nazisti a Roma il 16 ottobre 1943 e deportato ad Auschwitz insieme ad altre 1023 persone. Da quella razzia ne tornarono solo 16: lui fu uno di questi. La conoscenza delle lingue fu la sua salvezza e quella di tanti altri prigionieri che lui aiutò a scampare alla deportazione e a sopravvivere. Arminio si offrì come interprete fin dalla retata romana, per poi proseguire ad Auschwitz con il compito di tradurre per il famigerato dott. Mengele. Fu Mengele stesso a descrivergli ridendo (!) la morte della moglie e della figlioletta nelle camere a gas. Successivamente finì in altri campi, dove dopo mirabolanti avventure fu salvato dall’arrivo degli americani. Dopo la liberazione conobbe una sopravvissuta ungherese, Olga Wiener, e soli e bisognosi d’affetto com’erano, si sposarono nel giro di due settimane. Prefazione di Anna Foa.
L'interprete. Dalle leggi razziali alla Shoah, storia di un italiano sopravvissuto alla bufera
Arminio Wachsberger
Libro
editore: Proedi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 164
Le parole di Arminio Wachsberger ci "accompagnano" attraverso la tragedia della Shoah vissuta dagli ebrei d'Europa: dalla privazione dei diritti fondamentali alla cattura, dalla deportazione allo sterminio. Il titolo di questo libro ha due significati: il primo letterale, perché Wachsberger, per una serie di coincidenze, si trova a fare da interprete a Joseph Mengele "l'angelo della morte", direttore sanitario del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, diventando così uno dei principali testimoni del meccanismo dello sterminio. Il secondo è, per così dire, etico perché Arminio è diventato interprete, a beneficio di tutti noi, di un linguaggio distorto che può essere tradotto solo da chi è passato in mezzo all'inferno sapendo mantenere la propria umanità. Oggi le figlie di Arminio, Clara e Silvia, hanno deciso di raccogliere su carta la testimonianza del padre e i nipoti hanno voluto amplificarne la memoria nel film Fratelli d'Italia?, nella speranza che simili terribili prove non debbano più toccare nessuno e che le parole di Arminio Wachsberger possano essere un esempio per la formazione più civile e più umana delle giovani generazioni.