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Libri di E. Mora

Fashion Tales. Come è cambiato l'immaginario della moda

Fashion Tales. Come è cambiato l'immaginario della moda

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2022

pagine: 240

Il volume nasce dalla seconda edizione della conferenza internazionale Fashion Tales, organizzata da ModaCult, centro studi dell'Università Cattolica di Milano, nel giugno del 2015. Allora l'attenzione verso la sostenibilità e il consolidarsi della svolta digitale imponevano di pensare al futuro della moda in modo nuovo, come espressione di un agire responsabile dove far convergere interessi dei consumatori, dei produttori e dei comunicatori della moda. Ma oggi? Quali sono gli scenari per il futuro della moda? La domanda è ancora più rilevante, se consideriamo che nel frattempo abbiamo anche attraversato gli anni della pandemia che hanno accelerato i processi e forse modificato le aspettative di molti attori sociali. Il libro consente di ragionare su ciò che si è stabilizzato, nel complesso mondo che ruota intorno alla moda, di quei cambiamenti che nel 2015 apparivano come frontiere ancora in larga parte da esplorare. Come un fermo immagine, i contributi qui raccolti offrono l'opportunità di fare un bilancio provvisorio della moda nei primi vent'anni del XXI secolo. Dieci saggi, organizzati intorno a tre aree, Identità, Media e comunicazione, Tecnologia e sostenibilità, che espongono dieci punti di vista su oggetti e temi che nel 2015 stavano cambiando l'immaginario della moda. Soggetti radicati in territori fino a poco prima assenti dalle narrazioni giornalistiche e dalle collezioni dei brand, modelli di comunicazione inediti che intrecciano fisico e virtuale, immagini e testi. Rileggere oggi questi saggi permette di fare il punto su ciò che di quei cambiamenti annunciati si è consolidato. Il volume può dunque essere un utile strumento per interpretare alcune tendenze odierne disponendo di una lunghezza focale maggiore e di qualche punto di ancoraggio.
29,00

Artefici di bellezza. Mestieri d'arte nella moda italiana

Artefici di bellezza. Mestieri d'arte nella moda italiana

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2013

pagine: 268

Con questa nuova indagine, commissionata dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, il Centro di ricerca "Arti e mestieri" dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in collaborazione con il Centro per lo studio della moda e della produzione culturale (Modacult) dello stesso Ateneo, delinea una storia della moda nel nostro Paese vista da una prospettiva insolita, defilata rispetto ai riflettori del fashion system: quella dei sarti, modellisti, ricamatori, ma anche tessitori, tintori, merlettaie e degli altri maestri d'arte che, con il loro silenzioso contributo di manualità artigiana, assicurano il primato di qualità dello stile Made in Italy. Con la sua centralità strategica, infatti, la figura creativa e visionaria dello stilista lascia spesso in ombra questo background di professioni di altissimo artigianato che, tuttavia, giocano un ruolo basilare nella filiera della moda, trasformando un progetto creativo in un prodotto non soltanto bello, ma anche realizzato a regola d'arte. Il libro esplora la galassia fatta di migliaia di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, che rappresenta il nucleo artigianale gelosamente custodito dalle nostre griffe, in quanto vero cuore del savoir-faire, dello stile, della perfezione formale e sostanziale che sancisce ovunque il successo delle creazioni italiane.
24,00

Geografie della moda

Geografie della moda

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2010

pagine: 256

Lo spazio e il tempo sono sempre stati fondamentali per la moda. Per farla, seguirla e comprenderla, però, è sempre stato sufficiente affidarsi al prevedibile susseguirsi delle presentazioni e delle passerelle: collezione autunno-inverno, collezione primavera-estate. Lo show aveva luogo sempre negli stessi centri: Parigi, New York, Londra e Milano, città da cui le mode si diffondevano nel resto del mondo. Una geografia della moda, dunque, è stata superflua fino a poco tempo fa. Da una ventina d'anni, però, le cose non stanno più così: la rivoluzione del fast fashion ha impresso un'accelerazione al sistema produttivo, che propone mini collezioni e flash di collezione ogni poche settimane; alle tradizionali capitali della moda si aggiungono nuove piazze, metropoli sparse in tutto il mondo, dove sono cresciute esperienze formative, nuovi distretti produttivi, grandi fiere internazionali. Il volume si interroga sulle nuove configurazioni di una geografia della moda. Il titolo al plurale denuncia subito il presupposto: è indispensabile identificare diverse Geografie della moda. In termini spaziali è possibile riscoprire la materialità del corpo come terreno di partenza, da cui i simboli vestimentari traggono origine; d'altro canto la moda costituisce un settore dell'industria in cui l'intreccio tra globale e locale, tra territorio carico di identità e rete virtuale e internazionale costituisce la struttura stessa del sistema.
33,50

«Non perdere la speranza». La storia di due sorelle in lager
25,00

Manuale di otorinolaringoiatria

Manuale di otorinolaringoiatria

Marco De Vincentiis, Andrea Gallo, Mario Bussi

Libro: Libro rilegato

editore: Piccin-Nuova Libraria

anno edizione: 2008

pagine: 662

65,00

La spesa intelligente. Il consumo biologico e solidale

La spesa intelligente. Il consumo biologico e solidale

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 272

Consumi di prodotti biologici, equi e solidali, forme di boicottaggio e partecipazione a campagne di mobilitazione sociale: è ormai chiaro che si tratta di tendenze in crescita, anche se ancora di nicchia. In questo volume sono presentati e analizzati i risultati della prima ricerca in Italia che si propone di verificare attraverso un campione statisticamente rappresentativo l'incidenza sulla popolazione nazionale delle pratiche del cosiddetto consumo responsabile. Si tratta dell'onda lunga del generale clima di incertezza e insicurezza retoricamente espresso nei discorsi, nei simboli e nelle azioni collettive esplose dopo il crollo delle torri gemelle nel settembre 2001 oppure è il segnale di un cambiamento profondo dei legami sociali? La reazione ai comportamenti fortemente individualizzati di una società, in cui le istituzioni tradizionali quali famiglia, scuola, chiesa non forniscono più orientamento per l'agire dei singoli? Si tratta di un interrogativo decisivo, poiché nel primo caso il fenomeno è contingente e probabilmente di interesse quasi esclusivo dei ricercatori di mercato; se invece esso è il riflesso di un cambiamento del tessuto sociale, ha delle implicazioni complesse sulla struttura del sistema capitalistico, sul ruolo dei consumatori e sul loro status di cittadini, sui modelli di globalizzazione e di interdipendenza degli attori sociali.
24,50

Questioni di moda. Classe, genere e identità nell'abbigliamento

Questioni di moda. Classe, genere e identità nell'abbigliamento

Diana Crane

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2007

pagine: 352

Perché le persone si vestono così? In che modo l'abbigliamento contribuisce a costruire la loro identità, i ruoli e le posizioni che esse ricoprono nella società? Il volume pone una lunga serie di questioni e accumula informazioni ed evidenze da un ricco bagaglio di fonti della storia del costume degli ultimi due secoli, che viene messo in relazione con acute osservazioni sulle corrispondenti forme di organizzazione sociale della Francia, dell'Inghilterra e degli Stati Uniti. Ne esce un quadro molto chiaro dell'importante ruolo sociale svolto dall'abbigliamento e dalla moda durante tutto lo sviluppo della modernità industriale e alcuni stimolanti suggerimenti, in vista della comprensione della società che ci aspetta in un prossimo futuro.
30,50

Saperi e mestieri dell'industria culturale

Saperi e mestieri dell'industria culturale

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2003

pagine: 224

Il volume, scritto da studiosi esperti di diversi settori produttivi (moda, giornalismo on line, pubblicità on line, produzione artistica, cooperazione sociale e turismo), mostra come i lavoratori delle industrie culturali sviluppino delle specifiche culture professionali e aziendali, che però hanno alcuni tratti in comune: una diffusa impossibilità a separare in modo univoco le competenze tecniche da quelle comunicative, un sempre più forte orientamento alle esigenze del consumatore, un'attenzione crescente per il ruolo delle nuove tecnologie. Un tentativo di documentare come le relazioni tra gli attori coinvolti e le forme organizzative e culturali giustifichino la collocazione di diversi tipi di beni nell'ambito dell'industria culturale.
26,50

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