Libri di E. Passerini
Anno uno. The Punisher. Volume Vol. 1
Dan Abnett, Andy Lanning, Dale Eaglesham, Scott Koblish
Libro: Libro in brossura
editore: Panini Comics
anno edizione: 2016
pagine: 96
Per anni abbiamo saputo del brutale omicidio che ha tramutato Frank Castle nella macchina da guerra nota come il Punitore. Ora riviviamo le ore successive al trauma che ha cambiato per sempre la storia dell'ex marine, facendolo diventare il vigilante col teschio sul petto. Punisher Year One #1-4.
Una luce dagli abissi. Memorie di un prete nei lager cecoslovacchi
Anton Srholec
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 136
"Ho imparato a contrabbandare pezzi di matita nella mollica del pane o nelle bustine di tabacco che poi gli amici trasformavano in fumo velenoso. Ma tutti quei fogliettini li ho persi chissà dove. Trascrivevo in cirillico testi slovacchi, parole inglesi e pensieri personali. Ma anche quei quaderni russi sono andati perduti. Come scritti sull'acqua o su un marciapiede. Il detenuto scrive sul proprio corpo con il filo spinato". L'autore, sacerdote salesiano, ha trascorso dieci anni di prigionia, di cui otto ai lavori forzati, nelle miniere di uranio della Cecoslovacchia. Le sue memorie si intrecciano con la storia dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale: la morte di Stalin e l'inizio dell'era di Kruscev, la Primavera di Praga e la stagione di Dubek, il manifesto di Charta 77 sulla violazione dei diritti umani e l'elezione di Karol Wojtyla al soglio pontificio, gli anni di Gorbaciov, la caduta del muro di Berlino e la nascita, dalle ceneri della Cecoslovacchia, della Repubblica Ceca, presieduta da Václav Havel, e della Repubblica Slovacca. "Dall'inizio della primavera alla fine dell'autunno ci costringevano a piccoli gruppi a pulire la zona tra le staccionate elettriche e la recinzione di filo spinato", ricorda Srholec, "dovevamo estirpare con le mani nude tutte le erbacce; le armi automatiche di esperti tiratori erano puntate contro di noi dalle torri di guardia. Tornavamo in camera pieni di graffi, tra sterpi e filo spinato. Ma i graffi non sono infortuni..."