Libri di E. Tomassini
Coscienza. Le origini dell'intuizione morale
Patricia S. Churchland
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2021
pagine: 288
Cos'è la coscienza? Come e perché nasce il nostro senso morale? Che origine hanno i valori socialmente condivisi? In questo libro Patricia S. Churchland, fra le massime neurofilosofe, affronta domande filosofiche e politiche fondamentali con gli strumenti della più recente ricerca scientifica, ripercorrendola storia dell'evoluzione dei mammiferi sociali e rintracciando le origini dei valori nella propensione all'attaccamento, alla cooperazione, alla cura, secondo una collaborazione fra natura e cultura di straordinaria potenza e flessibilità. L'autrice si avvale di molti studi, a partire dalla neurologia ma senza dimenticare antropologia e psichiatria, come nelle osservazioni sui casi di patologica assenza di moralità. E, naturalmente, si confronta in maniera costante con la millenaria tradizione della filosofia morale, riuscendo infine nella mirabile impresa di coniugare teorie innovative e divulgazione, rigore scientifico e godibilissima narrazione, ricca di aneddoti, casi, storie. L'idea che per capire la mente umana sia necessario partire dalla comprensione del cervello che la «ospita» è sempre più convincente. E se il cammino da percorrere è ancora lungo, in questo libro Patricia S. Churchland ne traccia magistralmente la strada.
Il castello nel cassetto
Katharina von Arx
Libro: Copertina morbida
editore: L'orma
anno edizione: 2021
pagine: 296
Cosa spinge una reporter girovaga sempre in bolletta a imbarcarsi nella folle impresa del restauro di un castello che nessuno vuole? Dopo aver vissuto nel «più bel palazzo di Vienna», trascorso mesi in una sperduta baita tirolese e bazzicato i peggiori alberghi di Parigi, Katharina von Arx - la «viaggiatrice leggera» che negli anni Cinquanta aveva fatto scalpore per il suo celebre periplo del globo in solitaria - approda nell'incantevole borgo di Romainmôtier, in Svizzera, dove sonnecchia un rudere diroccato. La scrittrice vi riconosce subito la futura casa dei suoi sogni. Prende così avvio, tra le fatiche del buon vicinato e le scoperte di tesori nascosti, una sgangherata odissea in compagnia di operai fantasiosi e inaffidabili, burocrati umorali, architetti troppo entusiasti e un marito perplesso. "Il castello nel cassetto" è il resoconto chiassoso e variopinto di una favola bislacca che si trasforma in una realtà maestosa, ma sempre un po' da rattoppare.
La mente è piatta. Illusione della profondità psichica e improvvisazione mentale
Nick Chater
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2021
pagine: 324
Davvero abbiamo un mondo interiore, fatto di imperscrutabili profondità, in cui risiedono le nostre autentiche credenze, desideri, percezioni, valori? In maniera radicale quanto persuasiva, basandosi sui più rilevanti risultati della letteratura scientifica contemporanea, Nick Chater, eminente scienziato cognitivo britannico, risponde in questo libro di no. "La mente è piatta", appunto: non c'è nulla di nascosto, di sepolto dentro di noi; l'inconscio è un mito; le nostre più ferme e radicate convinzioni non hanno affatto radici, e possono essere sconvolte in un istante. Piuttosto, la nostra mente è una straordinaria improvvisatrice, capace di creare ogni volta, sul momento, idee, ragioni, pensieri. Una teoria sconvolgente. Attraverso racconti, esperimenti, esempi, con uno stile scientificamente inappuntabile come nella migliore tradizione anglosassone, Chater ci guida a capire qualcosa di più di noi stessi e degli altri e, letteralmente, a cambiare idea su quasi tutto quel che pensiamo della psiche umana. Nella convinzione (e convincendoci) che rinunciare all'illusione della profondità non sia affatto una perdita, ma un necessario nuovo passo nella comprensione di quella straordinaria creatura pensante che è l'uomo.
Dopo mezzanotte
Irmgard Keun
Libro: Copertina morbida
editore: L'orma
anno edizione: 2019
pagine: 183
Germania 1936: due notti indiavolate, trascorse tra feste eleganti e chiassose birrerie. Una diciannovenne come tante e con una gran voglia di ridere si ritrova a decidere della propria esistenza, mentre il rombo della folla, «profondo, roco e un po' stanco», acclama Hitler che sfila in corteo lungo le strade della città. In un tempo in cui il desiderio di vita non può che trasformarsi in necessità di fuga, lo sguardo svagato di Sanna coglie con irriverente grazia intrighi, tragedie, violenze e amori di un'indimenticabile compagnia di resistenti loro malgrado. Incontriamo così il malinconico Franz, con il quale Sanna vagheggia un futuro di tenera libertà, e poi la smaliziata Gerti, con la sua passione proibita per l'ebreo Dieter, e ancora il mediocre scrittore Algin, i cui inoffensivi successi attirano d'un tratto l'attenzione della censura, e il giornalista Heini, fin troppo lucido e affezionato al proprio cinismo. Con "Dopo mezzanotte" - scritto nel 1937 allo stesso tavolino su cui Joseph Roth stava componendo "La Cripta dei Cappuccini" - Irmgard Keun ha raccontato in presa diretta, e con un'ironia a maggior ragione stupefacente, quella meschinità che produce e alimenta i regimi di ogni tempo, regalandoci un prodigio di densità e leggerezza.
Una bambina da non frequentare
Irmgard Keun
Libro: Copertina morbida
editore: L'orma
anno edizione: 2018
pagine: 180
«Quando sarò grande cambierò tutto» proclama in uno dei suoi furenti monologhi la piccola peste protagonista di questo romanzo. Sono troppe le cose degli adulti che non le vanno a genio: inutili cattiverie, evidenti bugie, imperdonabili meschinità. Eppure il mondo potrebbe essere così divertente, a volerlo cogliere di sorpresa. Ad esempio battendosi con un denutrito orso del circo, o scrivendo all'imperatore per dirgli che «la guerra è durata già abbastanza ed è una vera porcheria». Imprese impareggiabili tra fioretti e misfatti, che costano a questa «bambina da non frequentare» esasperate ramanzine ma che segnano anche le tappe esemplari di un lungo addio all'infanzia. In questo effervescente romanzo, Keun lascia libere le briglie del suo estro comico, dando vita a una creatura adorabile, sfrontata e ribelle, che non ha paura di sfidare le convenzioni della società né di assaggiare i primi frutti, ancora molto acerbi, dell'amore. Un personaggio memorabile - un po' Gian Burrasca, un po' Huck Finn, un po' Zazie - che dalle strade della Colonia del 1918 continua a insegnarci quanto può essere esilarante imparare a vivere.