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Libri di F. Ottoni

Copenaghen

Copenaghen

Michael Frayn

Libro: Libro in brossura

editore: Sironi

anno edizione: 2008

pagine: 186

Copenaghen, autunno 1941: la Danimarca è occupata dall'esercito nazista e Hitler è alla ricerca dell'arma definitiva. Il fisico Werner Heisenberg, a capo del progetto nucleare tedesco, fa visita al suo antico maestro, il danese Niels Bohr. I due premi Nobel, un tempo amici, sono ora divisi dalla guerra. Heisenberg vuole coinvolgere Bohr nelle ricerche sulla costruzione della bomba atomica in Germania? Oppure cerca consigli su come sottrarsi a un compito tanto drammatico? O, ancora, mira a raccogliere informazioni sullo stato di un eventuale progetto alleato? Nella ricostruzione di Michael Frayn l'unica testimone del colloquio è la moglie di Bohr, Margrethe. Mescolando sapientemente gli ingredienti della drammaturgia alla storia della meccanica quantistica, Frayn costruisce una pièce teatrale intorno a un episodio - e alla figura di Heisenberg - che ancora divide gli storici della scienza. L'autore parte dall'indeterminazione della storia e dei moventi delle persone per spingersi a indagare, attraverso il confronto appassionato tra i tre protagonisti, i temi dell'etica scientifica e del rapporto fra scienza e potere. "Copenaghen" viene rappresentata nei teatri di tutto il mondo dal 1998 ed è ormai un classico della scienza a teatro. I critici l'hanno paragonata a "Vita di Galileo" di Bertolt Brecht e a "I fisici" di Friedrich Dürrenmatt; gli storici della scienza al "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" di Galileo.
16,00

Rumori fuori scena

Rumori fuori scena

Michael Frayn

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2006

pagine: 142

Brillante prova di teatro nel teatro, la commedia mette in scena le imprese goffe di una compagnia di teatranti inesperti, impegnati in un tour che porta in giro per l'Inghilterra la tormentata rappresentazione di una farsa erotica. A dirigerli, un regista che si preoccupa molto più di collocare nel palcoscenico un piatto di sardine che di contenere i suoi attori allo sbando. Si ripete tre volte il primo atto in un crescendo di equivoci, intrighi e storie parallele che si ingarbugliano dietro la scena. La comicità che ne deriva, tenuta alta da un intelligente british humour, ha un effetto dissacrante ma benefico. Lo sguardo acuto che gioca su una tempistica impeccabile, dal teatro si estende al mondo, scoprendone le manie e i capricci e rendendoli amabili con la forza dell'ironia.
7,80

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